Se qualcuno dei nostri lettori ha ancora il sospetto che le nostre idee sulla cospirazione mediatica contro la Russia e il cristianesimo ortodosso non siano altro che paranoia, lo invitiamo a confrontare queste due immagini circolate nel mondo nel 2014.
La prima foto è quella che ha fatto il giro di tutto il mondo (ma in Italia si è vista solo in rete) con l’interno della stazione spaziale Sojuz, in cui tre colleghi astronauti, il russo Anton Shkaplerov, l’italiana Samantha Cristoforetti e l’americano Terry Virts, hanno appena finito di mangiare. Vale la pena ricordare che la foto ha generato commozione in tutto il mondo, con il suo angolo delle icone in un ambiente che pochi decenni fa era considerato un baluardo dell’ateismo.
Ed ecco la foto pubblicata in Italia da LaRepubblica. Notate dove è stato nettamente operato il taglio dell’immagine, e traetene le vostre conclusioni.
Segnaliamo l’articolo di Graham Phillips sul blog italiano di Saker, con alcune delle considerazioni più serie da parte di uno dei conoscitori più seri dell’Ucraina, che parlando della morte dell’Ucraina così come l'abbiamo finora conosciuta, non fa altro che sottolineare da vero esperto quello che noi (che non ci consideriamo poi tanto esperti) avevamo già fatto notare oltre un anno fa.
A gennaio di questo anno, vi abbiamo parlato della visita di Viktor Zinchuk (nella foto), il maestro chitarrista russo che ci ha promesso di tornare a visitare la nostra chiesa e di offrirci un saggio musicale: ebbene, la promessa sarà mantenuta questa sera stessa, mercoledì 3 giugno, alle ore 20. Aspettiamo in chiesa tutti i nostri amici che vogliono sentire dal vivo questo artista tanto virtuoso quanto devoto.
Pochi temi relativi alla pratica ortodossa sembrano suscitare tante domande e obiezioni come la “comunione chiusa” (ossia l’accesso alla comunione eucaristica limitato ai soli fedeli ortodossi). Ci siamo già occupati in passato di presentare una risposta su questo tema, e anzi noi stessi abbiamo offerto chiarimenti di fronte a una proposta di “condivisione eucaristica” nell’area della nostra città.
Il dibattito è comunque molto ampio, e vogliamo presentare una collezione di ben tre articoli sul tema della comunione chiusa, segnalati in diversi momenti dal portale Pravmir. Abbiamo raccolto i tre saggi sulla comunione chiusa, in traduzione italiana, nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
02/06/2015
Come la cultura occidentale inverte il progresso spirituale
Padre Andrew Phillips ci aiuta in una delle sue riflessioni storiche a riconoscere i mali e la distruttività dell’attuale società occidentale nelle radici che hanno separato la civiltà occidentale dalle sue radici cristiane: la “prima rivoluzione europea” del secolo XI. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Confronti” dei documenti.
Dai nostri fratelli dell’associazione degli amici di Dečani riceviamo, con preghiera di diffusione, una notizia inquietante: proprio in occasione della Slava della Pentecoste presso il monastero ormai distrutto di Mušutište, il rinvenimento di un ordigno esplosivo (per fortuna disinnescato) fa ritornare la situazione indietro di molti anni. Ora è il momento di intensificare la nostra attenzione, la nostra solidarietà, il nostro desiderio di informarci e di far informare.
È già da ben oltre una decina di anni che sul nostro sito abbiamo offerto indicazioni sui problemi derivati dal conflitto del 1991 in Moldova, e sulle possibilità di risolvere la crisi transnistriana. Evidentemente, chi vuole esacerbare la crisi dell’Europa Orientale ha tutte le ragioni per NON voler risolvere questa crisi. Nel video di YouTube (cliccate sulla foto per aprirlo), con un servizio del canale TV Russia 24 sottotitolato a cura dello staff del Saker blog italiano, possiamo vedere come la condizione della Transnistria è degenerata a un punto che non può far altro che farci gridare all’indecenza... forse dovrebbero essere in più a gridarlo.
Padre Sergej Sveshnikov ci aiuta, in un articolo del suo blog che presentiamo in traduzione italiana, a fare un passo avanti nella comprensione del termine “Pastorale”. Ben più di un rifugio e un sostengo, il compito della vera pastorale è di prepararci al supremo sacrificio di noi stessi. Usando le immagini del gregge e degli agnelli, animali sacrificali per eccellenza (un paragone ben chiaro nelle menti dei suoi discepoli), Gesù Cristo indica la via che dovremmo percorrere nel nostro impegno pastorale come partecipazione al suo sacrificio.
31/05/2015
Il 1 giugno la Chiesa commemorerà i bambini uccisi nel Donbass
In tutte le chiese parrocchiali e in tutti i monasteri della Chiesa ortodossa ucraina saranno commemorati i bambini che sono stati uccisi nel Donbass. Una direttiva in tal senso è stata inviata alle diocesi dalla cancelleria eparchiale della metropolia di Kiev, come riporta il portale Pravlife.org.
Le preghiere per il riposo di tutti i bambini uccisi nella zona del conflitto armato in Ucraina orientale saranno offerte nelle chiese il 1 giugno - festa dello Spirito Santo, che quest'anno coincide con la celebrazione della Giornata internazionale per la protezione dei minori. La lettura di questa preghiera ecclesiale comune è stata benedetta da sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, primate della Chiesa ortodossa ucraina.
Secondo il difensdore civico dei bambini dell'Ucraina (il commissario presidenziale per i diritti dei bambini), 65 bambini sono stati uccisi e 127 feriti nel corso della fase attiva del conflitto nel Donbass.
Il numero esatto di bambini che sono caduti vittime della guerra in Ucraina orientale resta ancora sconosciuto.
31/05/2015
La Chiesa serba riprende il dialogo per risolvere la questione della Chiesa macedone
Il Concilio episcopale della Chiesa ortodossa serba ha deciso di riprendere il dialogo per la risoluzione dello status canonico della Chiesa ortodossa macedone, nominando una commissione formata dal metropolita Amfilohije di Montenegro e del Litorale e dai vescovi Irinej di Backa, Grigorij di Zahumlje-Erzegovina, e David di Stobi, e dall'arciprete Gajo Gajic.
30/05/2015
Arciprete Andrew Phillips: Domande e risposte dalla corrispondenza recente (maggio 2015)
Presentiamo ancora una traduzione italiana di una serie di domande e risposte dalla corrispondenza di padre Andrew Phillips, che ci apre alcuni orizzonti di collegamenti tra la storia cristiana ed eventi contemporanei come i conflitti in Europa orientale e la ricerca di supremazia globale, delineando il ruolo speciale della Russia nella restaurazione di un ordine cristiano nel mondo.
Dopo un quadro sul presente dell’Ucraina, ascoltiamo ancora la voce informata e attenta di Rostislav Ishchenko, che traccia un quadro del futuro del paese, analizzando con altrettanto realismo le opzioni che rimangono. Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” il testo russo e la traduzione italiana del saggio, ricordando come nel futuro dell’Ucraina sono coinvolte le vite di decine di milioni di cristiani ortodossi.
Il dibattito tra evoluzionisti e creazionisti sembra interessare poco il mondo ortodosso, che non ha alcuna posizione dogmatica rispetto alle teorie dell’origine del mondo. Di fronte ad alcuni settori del mondo ortodosso che si schierano a favore di uno dei due campi contrapposti, padre Andrew Phillips ci ricorda come entrambi i sentieri siano altrettanto percorribili (e come entrambi siano fragili nei loro presupposti assiomatici) da un cristiano ortodosso. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione "Confronti" dei documenti.
27/05/2015
L'anziano Efrem di Vatopedi su Internet e l'esperienza spirituale
Tutti quelli che come noi si sforzano quotidianamente di far conoscere la Chiesa e la fede ortodossa attraverso Internet non possono che essere felici delle parole sobrie e piene di attenta visione spirituale pronunciate recentemente ad Atene dall’archimandrita Efrem, igumeno del monastero di Vatopedi sul Monte Athos. Presentiamo il testo del discorso di padre Efrem in russo e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
Dopo lo sforzo di mediazione della Chiesa ortodossa russa, l’arcivescovo Jovan di Ohrid è stato finalmente liberato. Anche se non sono ancora stati fatti grandi passi sulla via della pacificazione della situazione ecclesiale nella Repubblica di Macedonia, possiamo vedere segnali molto positivi di disgelo. Da una parte, vladika Jovan è libero di poter offrire la sua testimonianza dentro e fuori dal suo paese. Lo ha fatto in numerose occasioni, e vogliamo lasciare la parola alle immagini presentandolo durante la celebrazione della festa dell'Ascensione al monastero di Dečani. Vedere vladika Jovan che celebra accanto al vescovo Teodosije e ai nostri fratelli di Dečani è la realizzazione di un sogno per il quale abbiamo a lungo pregato.
Dall’altra parte, anche un’accentuata attitudine di rispetto per la Chiesa ortodossa macedone può essere un aiuto importante per un rinnovo di un dialogo da troppo tempo bloccato. L’11 maggio, festa dei santi Cirillo e Metodio secondo il nuovo calendario, l’arcivescovo Stefan di Skopje, assieme ai metropoliti Timotej di Debar e Ilarion di Bregalnitsa, è stato accolto nella cattedrale di Sofia dal patriarca Neofit in una visita che, seppure non certo una concelebrazione formale, è certamente qualcosa di più che un “abbraccio fraterno tra comunioni separate”.
Il giorno in cui l’Amleto dentro il nostro cuore potrà annunciare che “non c’è più del marcio in Macedonia”, avremo molte occasioni di essere felici.