Nella festa dell’Ascensione del Signore, l’Assemblea dei vescovi della Chiesa ortodossa serba ha richiesto di posporre il Concilio (ormai sempre meno pan-)ortodosso di Creta (qui i comunicati in serbo e in inglese, corredati dalla lettera del patriarca Ireneo al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli).
Da parte nostra, proponiamo due letture in traduzione italiana per capire meglio la situazione corrente. La prima, di carattere giornalistico e irenico, anche se poco entusiasta, è intitolata Tristi dettagli del processo pre-conciliare, di Andrej Zolotov, e la seconda è un saggio di padre Andrew Phillips (nel suo consueto stile, diretto e senza mezzi termini), dal titolo Il Fanar è sul punto di cadere in uno scisma?
09/06/2016
L'economia nel contesto della globalizzazione: la Chiesa ortodossa russa si pronuncia in campo di economia contemporanea
Vi invitiamo a leggere questo articolo sul recente documento del patriarcato di Mosca in materia di economia, dove di fronte a una dichiarazione di incompatibilità della Chiesa con il modello della globalizzazione unipolare, si prospetta un modello multipolare di valori tradizionali e di rispetto delle culture, fortemente radicato nella sovranità di ogni paese.
La segreteria del Santo Sinodo del patriarcato di Antiochia ha comunicato via Facebook in arabo, francese e inglese una decisione molto esplicita dei motivi per cui anche la Chiesa di Antiochia, dopo quella bulgara, non parteciperà al Concilio previsto a Creta tra due settimane. Presentiamo la traduzione italiana di questo testo, che spiega in modo chiaro quanto siano state discutibili le fasi di preparazione finale a questa riunione episcopale.
Attraverso l’intervista di Tudor Petcu all'ipodiacono Jacques Agbodjan, apprendiamo qualcosa della crescita nell’ultimo decennio (a partire dal 2005) della Chiesa ortodossa in una delle più piccole nazioni dell’Africa. Sentiamo un moto di solidarietà con questa chiesa locale che conta appena un migliaio di fedeli, quattro comunità e un solo parroco residente, e che è già funestata – nelle parole dello stesso intervistato – da uno “sciame” di chiese ortodosse non canoniche, provenienti dai paesi europei (inclusa, purtroppo, anche l’Italia). Presentiamo la traduzione italiana dell’intervista nella sezione “Pastorale” dei documenti, e invitiamo tutti gli ortodossi in Italia (in particolare quelli che sanno il francese) a sostenere la missione ortodossa nella Repubblica del Togo.
Un confronto tra esperienza religiosa ed esperienza magica ha occupato il pensiero di molti studiosi, e spesso ci si è spinti a paragonare le figure del mago e del sacerdote per capire i tratti distintivi dei due. Paradossalmente, i parallelismi tra esperienza magica e liturgica sono stati più accentuati nel caso del sacrdozio cattolico (dove è più forte la tendenza a sistematizzare e razionalizzare l’esperienza sacra, aprendo così la via a costruzioni parallele con le teorie della magia) che non in quello ortodosso (dove il maggior rispetto per l’ineffabilità del mistero libera anche da pericolosi parallelismi). Padre Gregory Jensen ci propone un interessante saggio di approfondimento di questo tema, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.
06/06/2016
Il monachesimo non è un passatempo per la pensione
Il metropolita Antonij (Pakanich) di Borispol e Brovary (a destra, nella foto) risponde ad alcune domande sulla scelta monastica, partendo dalla sua decisione presa nel proprio villaggio natale, e discute dell’importanza di una scelta cosciente e matura... ma non nella prospettiva di un hobby per gli ultimi anni di vita. Presentiamo l’intervista a sua Eminenza il metropolita nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Giovedì 2 giugno 2016, la parrocchia ortodossa romena di Lucca ha visto i suoi locali consacrati in via definitiva in una celebrazione alla quale hanno preso parte cinque vescovi del patriarcato di Romania. Ecco il filmato dell’evento:
Ci complimentiamo con il parroco, padre Liviu, e con tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, perché è un evento storico: il primo caso in cui un locale di chiesa in Italia è stato interamente riconvertito allo stile liturgico ortodosso romeno.
Ci permettiamo tuttavia di ricordare che questo è solo un primo stadio. Aver ricreato un ambiente canonicamente corrispondente in tutto a una chiesa della Romania è importante, ma dovrà essere integrato, quanto prima, da due altri importantissimi passi:
1 – Lo sviluppo di una vita liturgica in lingua italiana (facciamo presente che i fedeli di questa chiesa vivono già in un ambiente di lingua italiana sotto OGNI altro aspetto della loro vita).
2 – La venerazione dei santi ortodossi locali (di cui la Toscana non è priva), che non sarà certamente impossibile a una parrocchia che si è scelta come patrono un santo africano del terzo secolo.
05/06/2016
I più importanti suggerimenti per un appuntamento con una donna russa
Uno dei compiti di una parrocchia ortodossa – oggi sempre più ricca di coppie miste – è quello di operare un’attenta mediazione culturale per le coppie portatrici di diversi valori. Le due parti di una coppia devono essere aiutate a capire una logica che è differente solo per l’apporto di culture diverse. Una “guida a far colpo su una donna”, anche se piuttosto insolita in un ambiente parrocchiale, può essere un aiuto non privo di valore per promuovere questa mediazione culturale. Presentiamo la curiosa guida in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Alla notizia recente (1 giugno) del ritiro della Chiesa bulgara dal Sinodo di Creta (di fatto una richiesta di revisione o rinvio, che però arriva quando non c’è più tempo per revisionare o rinviare la riunione), si ripropongono le varie obiezioni al Sinodo e alle sue procedure che abbiamo cercato di monitorare nei mesi passati. Il nostro confratello padre Petru (Pruteanu) ha offerto sul suo blog Teologie.net una serie di considerazioni molto opportune, che presentiamo nell’originale romeno e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
L’iconografo Aidan Hart, di cui abbiamo presentato diversi saggi, ha offerto nei giorni scorsi un corposo articolo in due parti sul blog Orthodox Arts Journal, in cui delinea i principi e le linee guida che gli iconografi di oggi e domani dovrebbero conoscere, e con cui dovrebbero saper operare, soprattutto in un periodo in cui la richiesta di buone icone cresce non solo nel mondo ortodosso (con la crescita del numero di chiese nel mondo) ma anche da parte degli altri cristiani. Consapevoli che una buona iconografia è una delle maggiori testimonianze dell’Ortodossia, presentiamo il doppio articolo in traduzione italiana nell’omonima sezione dei nostri documenti.
In questi giorni sta diventando virale nel web ortodosso la denuncia di un sacerdote di Patrasso, il protopresbitero Anastasios Gotsopoulos, relativa a un particolare dell’Accademia Ortodossa di Creta, il luogo dove tra pochi giorni sarà ospitato il Concilio pan-ortodosso. Nel salone d’ingresso dell’Accademia, proprio accanto alla cappella, è esposto un pannello in vetro colorato di R. Bleninger:
La denuncia di padre Anastasios parte dal carattere sincretista di quest’opera, fondato sull’equivalenza salvifica delle “religioni monoteiste”, un concetto in totale disaccordo con la dottrina della Chiesa. Nello stesso locale, sono esposti due dipinti e un bassorilievo raffiguranti Prometeo incatenato, di cui padre Anastasios fa notare un parallelo profetico con l’attesa di un redentore, ma anche l’appropriazione dello stesso personaggio come simbolo di una lotta occulta contro la rivelazione divina. La presenza di queste opere d’arte in un luogo che dovrebbe ospitare i rappresentanti dell’episcopato ortodosso (particolarmente a fronte dell’assenza nel locale di una singola icona di Cristo) lancia un messaggio inequivocabilmente preoccupante. Chi ha visto i frutti più dissacranti legati al Concilio Vaticano II poteva sperare che almeno al Patriarcato Ecumenico avessero imparato la lezione... Padre Anastasios chiude la sua denuncia (peraltro estremamente rispettosa, in un autentico stile ecclesiale) augurandosi che le discutibili opere d’arte siano rimosse dall’Accademia non solo durante il Concilio, ma anche in futuro.
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una complessa e acuta analisi di Vladimir Putin fatta da Christopher Caldwell, basata sui dati di alcune delle biografie più equilibrate del leader russo, come potrebbe fare qualsiasi giornalista occidentale ben informato dei fatti e non al soldo di interessi anti-russi.
31/05/2016
Il contributo di un blogger alla diffusione della fede ortodossa
Un anno fa, ad Atene, si è tenuta una prima conferenza internazionale dedicata ai media informatici e alla pastorale ortodossa, un tema di grande attualità in questi anni. In particolare, è stato dato risalto all’importanza dei blog ortodossi come mezzo di legame tra tutte quelle persone che non hanno una chiesa o comunità ortodossa nelle loro vicinanze, e che vivono in uno stato di pericoloso isolamento. A trattare questo tema per il mondo di lingua francese era il nostro amico Claude Lopez-Ginisty (nella foto), che ha tenuto una relazione che vi presentiamo con il video in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Presentiamo un piccolo foto-reportage della visita del patriarca Kirill e del presidente Vladimir Putin al Monte Athos, nel corso delle celebrazioni del millennio del monachesimo russo sul Monte Santo.