In un breve commento di Saker, che riportiamo in russo e in traduzione italiana nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti", si analizza un'agghiacciante paragone tra l'attuale governo ucraino e quello della Germania nazista. Dopo la sconfitta militare che ha portato alla distruzione di un'intera brigata ucraina presso Lugansk, il presidente Poroshenko promette rappresaglie di centinaia di persone per ogni suo soldato ucciso. Saker nota come "ogni lettore francese o italiano saprà facilmente confermare che questa era la prassi nazista standard". Beh, per essere corretti, la prassi nazista era dieci volte più mite, come può ricordare chiunque sa qualcosa della strage delle Fosse Ardeatine o simili episodi, nei quali gli occupanti nazisti "si accontentavano" di dieci esecuzioni per ogni soldato ucciso.
Saker riporta questo episodio per quelli che lo rimproverano quando chiama l’attuale giunta ucraina “nazista”. Questa in realtà non è affatto un’esagerazione, né un’opera di propaganda: se ammetti nella tua coalizione di governo partiti apertamente neo-nazisti, se glorifichi criminali di guerra nazisti, e se ti comporti come i nazisti, esiste almeno il ragionevole dubbio che possa essere nazista tu stesso...
A coloro che invece hanno criticato il nostro sito perche usiamo “definizioni politiche”, rispondiamo che non ci sentiamo affatto obbligati a definire “nazista” l’attuale governo dell’Ucraina. Possiamo tranquillizzare i critici usando una categoria esclusivamente religiosa, senza alcuna colorazione politica, e definire tale governo “satanico”.
Padre Lawrence Farley ci parla di un problema che coinvolge spesso i preti ortodossi: l’arrivo al battesimo di bambini non abbastanza gradi da capire l’importanza del rito battesimale, ma già abbastanza cresciuti per rifiutare di essere battezzati (tipicamente, come forma di capriccio). Questi eventi sono in sé un notevole incubo per i parroci, e rivelano un’attitudine completamente sbagliata da parte di quei genitori che possono attendere anni per portare i loro figli in chiesa per la prima volta (e talvolta per l’unica volta) nella loro infanzia. Oltre a offrire alcuni consigli pratici su come gestire il caso di un battesimo “difficile”, il saggio di padre Lawrence, che presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti, sottolinea l’importanza di una seria preparazione battesimale che coinvolga in primo luogo i genitori.
12/07/2014
Sarà restaurata a Mosca una chiesa distrutta da Napoleone
La chiesa della decapitazione di san Giovanni Battista, presso il convento di Novodevichy a Mosca, sarà ricostruita entro un anno. Non si tratta di una chiesa distrutta nel periodo comunista, ma addirittura dall’armata napoleonica nell’occupazione di Mosca del 1812. La sua ricostruzione festeggerà i 200 anni dalla cacciata degli invasori francesi.
Proprio come la cattedrale di Cristo Salvatore, immaginiamo che questa nuova chiesa avrà i suoi detrattori, motivati dalla stessa mancanza di visione spirituale. Per noi questi esempi continuano invece a sottolineare la grandezza e la vitalità del progetto millenario della santa Rus’.
Padre Andrew Phillips (nella foto) risponde a una serie di domande sulla storia, la natura e la missione della ROCOR, la Chiesa ortodossa russa al di fuori della Russia, nella quale è sacerdote in Inghilterra. In questa intervista, che riportiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti, notiamo alcune prospettive che non coincidono con le nostre, ma questo non ci fa sentire lontani nella comunione reciproca. Per esempio, mentre il punto di vista di padre Andrew (che immaginiamo prevalente nella ROCOR) è di considerare il nome “Patriarcato di Mosca” come una denominazione politica ormai superata, e “Chiesa Ortodossa Russa” come un nome al di sopra delle nazionalità, tra noi si vede spesso il contrario, e proprio il termine “Patriarcato di Mosca”, che non contiene alcun appellativo etnico, neppure ideale, è per noi la garanzia di una Chiesa che guarda al suo centro a prescindere da quali possano essere i popoli che la costituiscono. Questa pluralità (o magari anche opposizione) di vedute non impedisce comunque né agli uni né agli altri di vedere la Chiesa come un’entità non legata alla storia di un singolo popolo o etnia. Anche se permangono diverse sensibilità, pertanto, queste sono legittime espressioni si una pluralità di approcci agli stessi principi. Presto o tardi, le unità amministrative della nostra Chiesa al di fuori del suo storico territorio canonico (e quindi parliamo sia di Inghilterra sia di Italia) passeranno sotto un’unica gestione, e non sarà male imparare gli uni dagli altri le nostre rispettive sensibilità, e provare a capirle e ad apprezzarle. Da parte nostra, offriamo volentieri le traduzioni italiane delle opere di padre Andrew proprio per facilitare questo processo.
Sulla piazza di fronte alla Cattedrale della Dormizione della Lavra delle Grotte di Kiev, si sono tenute le funzioni della Liturgia e del funerale del defunto primate della Chiesa Ortodossa Ucraina, il metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l'Ucraina.
Molti sono venuti a rendere omaggio, compresi i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali di Costantinopoli, Gerusalemme, Georgia, Serbia, Polonia, America, Bielorussia e la Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia.
Dopo il funerale tutto il pleroma della Chiesa ortodossa ucraina ha completato una processione con il corpo di sua Beatitudine al cimitero del monastero delle Grotte lontane, dove è stato sepolto presso la chiesa della Natività della santa Vergine.
Il primate della Chiesa ortodossa ucraina, Vladimir, metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina si è addormentato nel Signore sabato, 5 luglio 2014, a 79 anni di età.
Ai molti che si chiedono il perché delle decisioni russe nella crisi ucraina e nella guerra in corso nel Donbass, Saker offre una riflessione, che riportiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, sul vero scopo di questa guerra e su ciò che comporterebbe un intervento militare russo. Oggi il primo obiettivo strategico della Russia è quello di rinascere come stato sovrano (non solo nella sua componente cristiana), e la provocazione alla guerra è proprio un tentativo di bloccare questo processo di rinascita. Saker ci ricorda cosa sarebbe in grado di fare una Russia rigenerata, con le parole di un altro fautore di rinascita dello stato russo, il grande ministro Pëtr Stolypin (1862-1911, nella foto): "Date alla Russia 20 anni di pace interna ed esterna e non la riconoscerete".
10/07/2014
"Se essere 'buoni' è la misura della nostra salvezza, allora siamo perduti"
In un’omelia sul testo dell’Apostolo della domenica passata, il sacerdote Robert Miclean della Chiesa Ortodossa in America ci spiega il senso ortodosso del peccato, del cammino di redenzione e del pentimento nell’ottica ortodossa, ricordandoci che il fine della vita cristiana non è un generico ‘essere buoni’, ma la partecipazione alla vita stessa di Dio. Riportiamo il testo della predica di padre Robert nella sezione “Omiletica” dei documenti.
10/07/2014
Il bue dà del cornuto all’asino: accuse di intromissione politica alla Chiesa georgiana
Domenica 6 luglio il vescovo Jakob (nella foto), uno dei tre vicari del patriarca Elia II della Georgia, ha fatto sentire la voce della Chiesa in una predica alla cattedrale della Santissima Trinità a Tbilisi. All'approssimarsi del ballottaggio elettorale del 12 luglio, ha invitato i votanti a "respingere coloro che non si pentono per quello che hanno fatto al paese" quando erano al potere.
Anche senza fare nomi, è chiaro il riferimento all'Unione Movimento Nazionale di Mikheil Saakashvili, oggi all'opposizione, e responsabile dei disastrosi conflitti del 2008 e della svendita della Georgia al peggior europeismo anticristiano.
Quattro gruppi di monitoraggio e di diritti umani (paraventi della CIA, come tutta l'ingloriosa epopea della 'rivoluzione delle rose') gridano alla violazione della legislazione elettorale, dando la triste immagine che a tutte le organizzazioni religiose, sociali, umanitarie e non governative in Georgia è consentito ingerirsi a volontà e fare lobbismo politico... a tutte, tranne alla Chiesa ortodossa, soprattutto quando quest'ultima si limita a riconoscere la verità dei fatti.
Come vi abbiamo annunciato ieri, è ora on-line la versione in lingua russa del blog the Vineyard of the Saker, che sempre più commentatori non hanno paura di definire “la fonte on-line più informata sull’Ucraina”. Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” la versione russa e la traduzione italiana dell’articolo di presentazione del nuovo blog in russo (i riferimenti alla Francia e ai francesi sono dovuti al fatto che negli stessi giorni è apparsa anche la versione francese del blog). La versione russa è certamente meno utile, visto che i russi e i russofoni sanno trovare abbastanza informazioni accurate sulla crisi ucraina nella loro lingua; quello che conta davvero è l’opera di informazione (o di contenimento della disinformazione mediatica) che Saker e il suo team di collaboratori hanno reso possibile nelle principali lingue dell’Occidente. Dal nostro sito, siamo lieti di aver potuto dare il nostro contributo, nei limiti delle nostre possibilità, per quanto riguarda il mondo di lingua italiana.
Lo ieromonaco Petru ci aiuta a non idealizzare “l’età d’oro dei Padri antichi”, presentandoci una prova molto tangibile e grottesca di quanti veri e propri farabutti ricoprivano cariche episcopali nel IV secolo. L’autore di questa prova non è altri che san Gregorio Nazianzeno, che dedica alcuni dei suoi componimenti poetici ai peggiori esempi cristiani del suo tempo. Presentiamo l’originale romeno e la traduzione italiana del saggio di padre Petru nella sezione “Santi” dei documenti.
09/07/2014
Eletto il nuovo metropolita antiocheno del Nord America
Il 3 luglio 2014 il Santo Sinodo del Patriarcato di Antiochia, riunito alla residenza patriarcale di Balamand (Libano), ha eletto l'arcivescovo Joseph (Zahlawi) di Los Angeles alla sede di New York, come successore del defunto metropolita Philip (Saliba). Il nuovo metropolita, nato a Damasco nel 1950, ha studiato all'Università di Beirut e alla facoltà di teologia di Tessalonica; parla correntemente arabo, inglese e greco, e conosce altre lingue europee.
08/07/2014
Il ruolo della Germania nell'odierna distruzione dell'Ucraina
In quella che è sempre più vista come una guerra totale degli Stati Uniti contro la Russia, non è sempre chiaro il ruolo della Germania. L’autore del blog The Vineyard of the Saker (blog da oggi disponibile anche nella sua versione russa, Виноградник Балобана) ospita un'analisi con la quale egli stesso non si dichiara d'accordo (se fosse vera, le analisi dello stesso governo russo potrebbero essere gravemente viziate), ma che merita sicuramente attenzione, soprattutto per la valutazione del ruolo della Germania nel disfacimento della Jugoslavia. Dagmar Henn (nella foto) attivista politica a Monaco di Baviera, ha seguito attentamente tutte le fasi della crisi ucraina, e applica i precedenti dell’ingerenza tedesca in Croazia e Slovenia (e alcuni paralleli storici più antichi e ormai dimenticati) per ricavarne una direzione inquietante dell’interesse tedesco nella dissoluzione dell’Ucraina. Presentiamo quest’analisi nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Il senso della sofferenza ritorna profondamente nei periodi in cui vediamo sofferenze attorno a noi, soprattutto sulla pelle di credenti innocenti. La giusta attitudine verso la sofferenza è una delle cose che ci insegna il nostro Signore Gesù Cristo, che si presenta non tanto come liberatore dalle sofferenze, quanto piuttosto come colui che sa soffrire al nostro fianco, dando anche al nostro dolore una dimensione di speranza di gloria. Ce ne parla Gabe Martini in un saggio su Pravoslavie.ru, che riportiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
07/07/2014
Luci e ombre su Lugansk: una tonsura monastica sotto il fuoco dell'artiglieria
Aggrappandoci per quanto possibile alle notizie buone dalla Novorossija, presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti l’originale russo e la traduzione italiana di un racconto di coraggio e di speranza: la recente tonsura della monaca Agrippina da parte dell’arcivescovo Mitrofan al convento di santa Olga a Lugansk. Sarebbe il resoconto una normalissima tonsura monastica, con tanto di fotografie, se non fosse che è avvenuta sotto i colpi dell’artiglieria, diretti – come di regola, in questa sporchissima guerra – su obiettivi civili. Ci vuole una certa fede per affidare a Dio la vita di una donna che all’alba del giorno dopo la tonsura potrebbe essere o monaca (morta al mondo) o vittima civile (morta a tutti gli effetti), e siamo contenti di vedere che Dio le ha concesso di esercitare ancora la vita monastica in questo mondo. Ciò non ha impedito, comunque, al convento stesso di essere ancora bombardato qualche giorno più tardi, per grazia di Dio ancora una volta senza vittime al suo interno.
07/07/2014
“Non abbiamo altro aiuto tranne te...”: considerazioni sul linguaggio poetico degli inni alla Madre di Dio
Padre John Whiteford ci aiuta a fare un po’ di chiarezza su alcune espressioni di venerazione della Madre di Dio, vista “il solo aiuto” o “l’unica a intercedere”, e ci spiega come questi esempi di iperbole poetica sono perfettamente leciti nel linguaggio dell’innografia cristiana (così come lo sono anche nel linguaggio biblico) e non devono farci pensare a qualche strana aberrazione teologica, che vede solo la Madre di Dio, magari a esclusione di Dio stesso.