Vi presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti una video-intervista di Inna Stromilova, collaboratrice dell’eparchia di Saratov, con l'igumeno Nektarij (Morozov), sul tema pastorale della condivisione della gioia pasquale.
Gli auguri e le felicitazioni di Pasqua che abbiamo ricevuto sono davvero un gran numero. Tra i tanti messaggi, vogliamo condividerne uno con voi, sotto forma di poesia, che ci è stato inviato da una parrocchiana della chiesa di san Panteleimone a Saarbruck in Germania, come ringraziamento per l’ospitalità che abbiamo esteso al suo gruppo di pellegrini nel 2015, in occasione dell’ostensione della Sindone.
Христос воскрес! Пусть колокольный звон
Разбудит всех своей чудесной песней!
Пусть Бог хранит Ваш светлый теплый храм,
И жизнь пусть будет капельку чудесней!
Cristo è risorto! Che il suono delle campane
Risvegli tutto il suo meraviglioso canto!
Che Dio conservi la vostra luminosa, calda chiesa,
Vi presentiamo la galleria fotografica con le immagini della notte di Pasqua del 2017. Ringraziamo Andrey per questo prezioso lavoro, e auguriamo a tutti ogni bene in Cristo risorto.
Oltre alla gioia della risurrezione, che nessuno ci può togliere, la notte di Pasqua ci ha portato anche un piccolo ma gradito regalo: il contatore dei nostri visitatori ha superato il mezzo milione.
Così si conferma l’interesse sempre in crescita per il nostro sito parrocchiale, che in meno di 5 anni dal suo rilancio ha avuto oltre centomila visitatori all’anno, una cifra considerevole anche per una “parrocchia virtuale”. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito a rendere il sito una fonte di informazione per tanti, e una speciale menzione alla memoria del nostro ierodiacono Giovanni, che anche se non ha potuto arrivare a festeggiare con noi questo momento, nondimeno ha sempre aiutato e incoraggiato questa forma di missione.
Si sta diffondendo la notizia della discesa del fuoco santo all'edicola del Santo Sepolcro, per la prima volta dopo la fine dei lavori di restauro e consolidamento della chiesa.
La Chiesa russa partecipa alla preghiera pan-ortodossa per la pace in Terra Santa, prevista per il Sabato Santo. Dopo la Liturgia del Sabato Santo, tutte le parrocchie sono invitate a recitare questa preghiera:
Preghiera per la pace in Terra Santa
Signore Gesù Cristo, Dio nostro, che hai sopportato la Croce e la morte per la salvezza del genere umano, sei disceso agli inferi, hai subito la sepoltura di tre giorni, hai vinto la morte, hai reso inerme il diavolo e hai spezzato i vincoli del nemico, ricevi la preghiera dei tuoi umili servi, che assieme a Davide salmeggiano esclamando a te per la pace della santa Sion, il trono del grande Re, la madre della Chiesa, la gloriosa Gerusalemme.
Donando la pace al genere umano, spegni ogni conflitto e discordia in Terra Santa, dona la pace a chi è legato dal rancore, benedici quelli che ora si recano al tuo sepolcro vivificante, e per noi che ci prosterniamo davanti ad esso nella nostra mente, effondi la luce del tuo volto che da esso promana.
Accendi i nostri cuori con la fiamma dell'amore per te, Cristo Dio, perché infuocati da te nel cuore, nella mente e nell'anima e con tutte le nostre forze, amiamo te e il nostro prossimo.
Poiché tu sei la nostra pace, e a te innalziamo la gloria, con il tuo eterno Padre, e il tuo Spirito tutto santo, buono e vivifico, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Il nome di Hendrik (Hank) Hanegraaff, scrittore e apologeta olandese-americano, è forse poco conosciuto in Italia, ma è molto noto nel mondo anglosassone: è forse il più autorevole esempio mondiale dell’apologetica cristiana “Counter-cult”, cioè quella difesa della fede cristiana contro ateismo, altre fedi, nuove religioni ed eresie che si batte con armi esclusivamente dottrinali, applicando ricerca e logica a temi di fede e di morale. Attraverso la sua organizzazione, il Christian Research Institute, Hank Hanegraaff ha per decenni argomentato la verità della fede cristiana promuovendo un’ortodossia dottrinale su basi bibliche. Questa ricerca e difesa della retta fede lo ha portato dal protestantesimo al cristianesimo ortodosso, quando si è reso conto che alla retta dottrina deve essere affiancata una retta vita. Dopo anni di frequentazione del mondo ortodosso, ora è giunta la notizia che, alla Domenica delle Palme del 2017, Hank Hanegraaaf, sua moglie Kathy e due dei loro dodici figli sono stati cresimati nella chiesa greco-ortodossa di san Nettario a Charlotte, nella Carolina del Nord. Nessuno può accusare i nuovi convertiti di ingenuità, né per età (Hank ha 67 anni), né per i decenni di incredibile esperienza accumulata nello studio critico di tutte le religioni del mondo. Presentiamo un resoconto della conversione nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
12/04/2017
Il Mattutino di Pasqua in 3 lingue è a disposizione
Chi desidera averlo sotto mano non ha che da andare in una copisteria con accesso a Internet, e chiedere di far stampare il testo PDF in formato libretto. Con una spesa minima, potremo avere tutti il testo della funzione ortodossa più frequentata in assoluto!
11/04/2017
Il soldato irlandese che è divenuto prete ortodosso
Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, presentiamo la traduzione italiana di un articolo su padre Thomas Carroll (nella foto). Padre Thomas è un irlandese di Dublino che, da militare delle Nazioni Unite a Cipro negli anni ’60, ha iniziato un cammino verso l’Ortodossia che lo ha portato a diventare sacerdote.
Il nostro corrispondente Tudor Petcu ci ha inviato una sua intervista a Peter Jonkers (nella foto), professore di teologia e filosofia all'università di Tilburg (Paesi Bassi), sull’interazione tra filosofia e religione. Presentiamo il testo dell’intervista in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Presentiamo la traduzione italiana di un articolo di padre John Whiteford che apparentemente ci dà torto nel nostro modo di celebrare le funzioni della Settimana Santa. In pratica, padre John ci ricorda (cosa vera) che la celebrazione dell’unzione generale degli infermi (officio dell’Olio Santo) è un abuso del tempo della Settimana Santa, nato per ragioni particolari nel periodo della turcocrazia, e che ha finito per sostituire una funzione ben più appropriata a questi giorni, ovvero il Mattutino del Giovedì Santo. In realtà, anche nella nostra parrocchia celebriamo l’Olio Santo proprio in questo modo storicamente abusivo, e questa è una nostra risposta a quell’altro importante fattore chiamato la realtà delle cose. Infatti, quando celebravamo il Mattutino del Giovedì Santo, la partecipazione media alla funzione era di tre fedeli; all’officio dell’Olio Santo, non abbiamo mai meno di sessanta partecipanti. Siamo più che d’accordo con le premesse di padre John, ma poiché uno dei punti delle sue osservazioni è la necessità dell’educazione dei fedeli, facciamo notare che c’è bisogno anche che ci siano dei fedeli da educare.
Vi segnaliamo la traduzione italiana dell’articolo del nostro amico Saker sulla Russia, che vi invitiamo a leggere con attenzione: è il riassunto di un serio analista che conosce davvero a fondo la Russia, sa valutare il suo rapporto con l’Occidente e ne sa tracciare gli andamenti presenti e futuri.
Srdja Trifkovic (nella foto) risponde alle domande di un’intervista presso la televisione della Repubblica Serba di Bosnia, parlando della sua recente partecipazione al Forum Economico di Mosca, ed evidenziando le difficoltà geopolitiche della Russia contemporanea. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista.
06/04/2017
La chiesa di Merano ritorna in uso permanente al patriarcato di Mosca
La chiesa di San Nicola a Merano (nella foto), una delle più antiche chiese russe in Italia, è stata costruita alla fine del XIX secolo, quando Merano era ancora nell'Impero Austro-Ungarico. Dal 1997 vi si sono tenute funzioni attraverso la formula della concessione temporanea di un bene comunale, ma questo regime è da poco cambiato.
Il 31 marzo 2017, a Bolzano, il nostro vescovo Antonij di Bogorodsk ha firmato un accordo con la provincia autonoma dell’Alto Adige, in base al quale la comunità parrocchiale riceve l’uso permanente della chiesa e la piena libertà di organizzare i propri offici liturgici. Prima d’ora, la lista delle funzioni doveva essere concordata su base annua con il comune di Merano.