Eccovi la traduzione italiana del terzo capitolo del diario da Mosca di padre John Whiteford (nella foto), di cui vi abbiamo già tradotto le parti iniziali: in questa sezione è incluso il resoconto della visita al monastero Sretenskij, che padre John aveva già visitato nel 2007 per le feste della riunificazione della ROCOR con il patriarcato, e dove ha potuto fare alcune considerazioni sulla crescita dell’ultimo decennio.
07/05/2019
Le attitudini degli scismatici ucraini verso Chiesa e stato
Vi presentiamo due articoli di Konstantin Shemljuk pubblicati dal sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi:
1) Nel primo articolo, intitolato “Gli scismatici rimangono scismatici”, potete leggere in russo e in italiano un’analisi approfondita delle tesi del recente documento di 12 anziani athoniti, che si oppongono all’ingerenza di Costantinopoli in Ucraina e all’omologazione degli scismatici ucraini agli altri ortodossi.
2) Nel secondo articolo, intitolato “Cristo e Barabba”, potete leggere in russo e in italiano i commenti ai recenti messaggi di auguri al neopresidente Zelenskij fatti dal metropolita Onufrij e dal “patriarca” Filaret, per rendervi conto ancora una volta di più dell’abisso che separa le due personalità e le rispettive strutture.
Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo sulle tradizioni pasquali greche, sotto forma di intervista all’etnologa Ksenija Klimova, esperta di folklore greco dell’Università statale di Mosca. Attraverso l’intervista, vediamo come due mondi popolari ortodossi si studiano e si ammirano a vicenda, riconoscendo nelle loro particolarità tradizionali espressioni distinte ma equivalenti della stessa fede.
05/05/2019
Dodici citazioni su Ortodossia, ecumenismo e cattolicesimo
Dal blog Orthodoxologie del nostro caro confratello Claude Lopez-Ginisty, vi presentiamo una serie di citazioni all’apparenza ciniche, ma in realtà di assoluto buon senso, che ci aiutano a vedere il dialogo tra cristiani con sobrietà e sincerità.
L’arcivescovo Demetrios (Trakatellis, nella foto con il patriarca Bartolomeo) ha rassegnato le sue dimissioni da capo dell’Arcidiocesi greca d’America nel suo incontro con il patriarca al Fanar sabato 4 maggio. Le sue dimissioni saranno valutate dal Santo Sinodo giovedì 9 maggio. L’arcivescovo Demetrios ha diretto l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America dal 1999, dopo il mandato di un triennio del suo predecessore Spyridon (Papageorge), già metropolita d’Italia.
La nostra parrocchia vi propone quest’anno ben due pellegrinaggi di una settimana, uno in Russia dal 7 al 14 settembre 2019, e uno in Terra Santa dal 23 al 30 novebre 2019. Vi presentiamo i programmi di entrambi i pellegrinaggi, e ringraziamo il nostro diacono Nicolae e il nostro lettore Alexander che si sono dati da fare per renderli possibili.
Negli anni passati vi abbiamo messo a disposizione sul sito una spiegazione dei cestini pasquali e un breve articolo sul simbolismo della tavola pasquale; oggi vi presentiamo in russo e in italiano il testo più dettagliato di Irina Pertseva (catechista presso il podvor’e patriarcale di Krutitsy a Mosca) che parla dei principali cibi legati alla Pasqua, e cerca di ricostruire attentamente il loro significato al di là delle più facili interpretazioni popolari.
02/05/2019
"Il patriarca Bartolomeo non rispetta i sacri canoni": 12 anziani athoniti si rivolgono alla sacra Comunità in difesa della Chiesa ucraina canonica
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo sulla lettera scritta da 12 superiori monastici di eremi e celle dipendenti dai monasteri del Monte Athos, che condannano apertamente l’invasione anti-canonica dell’Ucraina da parte del patriarca di Costantinopoli, lamentando il rischio dell’estensione dello scisma anche alla stessa Montagna Santa.
Nel corso dell'ultima settimana si sono addormentati nel Signore due vescovi della diaspora russa: il vescovo Mikhail (Storozhenko, nella foto a sinistra) di Rue Daru, defunto in Francia al Lunedì Santo, e l'arcivescovo Alipij (Gamanovich, nella foto a destra) della ROCOR, defunto in America alla mattina della Pasqua.
I due vescovi ultranovantenni avevano in comune le origini (le regioni di Kherson e di Nikolaev, a nord della Crimea, in quella che non si vergognavano di chiamare "Novorossija") e una vita di esilio in Occidente. Possiamo leggere qualcosa di più sulle loro vite nel saggio autobiografico (in inglese) dell'arcivescovo Alipij e nella nota biografica (in francese e in russo) del vescovo Mikhail.
Vi presentiamo una nuova galleria fotografica con le immagini della notte di Pasqua, in cui il nostro amico Alberto Ceoloni ha voluto ritrarci come fa da molti anni: gli siamo grati sia per questi momenti che ci aiuta a ricordare, sia per la sua costanza nel rimanere al nostro fianco nei momenti più importanti della nostra vista parrocchiale.
29/04/2019
Antiochia e Gerusalemme trovano un accordo sul Qatar
Il recente incontro dei patriarchi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme a Cipro ha portato un risultato molto positivo: la risoluzione del contenzioso sul Qatar tra i patriarcati di Antiochia e Gerusalemme, un tema sul quale il nostro sito vi ha tenuti informati fin dal 2013. La notizia è ormai vecchia di più di una settimana, ma abbiamo preferito attendere di offrirvi oggi la sua traduzione italiana come regalo pasquale. Questo evento ha portato a ristabilire la comunione interrotta tra i due patriarcati che comprendono la maggioranza dei fedeli ortodossi arabi nel mondo.
28/04/2019
Auguri pasquali del Metropolita IOANN di Korsun e dell'Europa occidentale, Esarca patriarcale nell'Europa occidentale
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande trionfo della Pasqua del Signore, la risurrezione del Signore Gesù dai morti!
Nella Risurrezione di Cristo si compiono tutte le profezie bibliche sul superamento della morte. Nella risurrezione di Cristo, trova la sua giustificazione la convinzione dell'immortalità che vive nelle profondità del cuore umano. Nella risurrezione di Cristo, si soddisfa la sete dell'eternità. Nella Risurrezione di Cristo acquista un senso immutabile il desiderio di vittoria sulla morte, incarnato nei podvigi (imprese e gesta eroiche).
La Chiesa proclama in ogni momento ai suoi figli l'annuncio evangelico della risurrezione di Cristo. Il Signore Gesù è risorto nel suo corpo – e noi risorgeremo fisicamente. Il corpo risorto del Signore non ha più conosciuto alcuna barriera – e il nostro corpo sarà glorificato nello Spirito. Il Signore ha regnato sul mondo – e ci attende la gloria celeste.
La risurrezione di Cristo è inestricabilmente legata alla sua seconda gloriosa venuta. "Proclamiamo la tua morte, o Signore, confessiamo la tua risurrezione, attendiamo la tua venuta", si dice nella Liturgia dell'apostolo Giacomo. Nella speranza della venuta del Signore e della risurrezione generale, noi siamo chiamati con voi a predicare il Vangelo. Così dappertutto, fino ai confini della terra, è stato udito il buon annuncio che la morte non c'è più.
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande giorno senza fine della Pasqua di Cristo. Il Risorto dai morti, il Signore Gesù, "la stella luminosa del mattino" (Ap 22,16), sia con voi in questo tempo di Pasqua, tutti i giorni della nostra vita e fino alla fine del mondo.
Alla Liturgia Vesperale del Sabato Santo, si leggono ben quindici passi dall'Antico Testamento, che in un modo o nell'altro costituiscono le profezie bibliche della risurrezione di Cristo. Ringraziamo Benedetta, che ci ha fatto sapere che le indicazioni dei testi non si trovano facilmente in italiano. Perciò, ecco qui la lista delle quindici letture profetiche per tutti quelli che vogliono seguirle durante la funzione del Sabato Santo, oppure leggerle a casa:
Prima: Genesi 1:1-13
Seconda: Isaia 60:1-16
Terza: Esodo 12:1-11
Quarta: Giona (l'intero libro) 1:1-4:11
Quinta: Giosuè 5:10-15
Sesta: Esodo 13:20-22, 14:1-32, 15:1-19
Settima: Sofonia 3:8-15
Ottava: Terzo libro dei Re (ovvero 1 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 17:1,8-23
Nona: Isaia 61:10-11, 62:1-5
Decima: Genesi 22:1-18
Undicesima: Isaia 61:1-9
Dodicesima: Quarto libro dei Re (ovvero 2 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 4:8-37
Tredicesima: Isaia 63,11-19, 64:1-5. (si omette la prima frase, iniziando con "Dov'è colui...")
Quattordicesima: Geremia 31:31-34
Quindicesima: Daniele 3:1-88
26/04/2019
Perché le funzioni mattutine della Settimana Santa sono celebrate alla sera, e le funzioni serali al mattino?
Vi presentiamo la nostra traduzione italiana, con alcune note di chiarimento, alla risposta data sul blog Mystagogy dal nostro amico John Sanidopoulos a una domanda che lascia spesso perplessi i visitatori e i neofiti delle funzioni delle Settimana santa ortodossa. Molti si chiedono perché in questi giorni il Mattutino si celebra alla sera, mentre le funzioni del mattino sono per lo più Liturgie vesperali: la spiegazione di John Sanidopoulos è molto chiara ed esauriente, e permette non solo di spiegare la pratica della Chiesa, ma anche di aiutare a capire l’evoluzione storica dei riti della Chiesa e il loro adattamento alle necessità umane (incluse le loro debolezze), facendo sì che “il sabato sia fatto per l’uomo”.
Dai blog in lingua francese Journal d’un orthodoxe ordinaire e Orthodoxologie, vi abbiamo tradotto in italiano una conclusione sulla débâcle dell’autocefalia ucraina, scritta sotto la forma di un invito al pentimento: quest’ultimo ci sembra un modo assai decente di risolvere i conflitti nella Settimana Santa.