Vi presentiamo in traduzione italiana uno studio di Kirill Aleksandrov che ci offre un paragone che aspettavamo da lungo tempo, comparando attentamente l’attuale scisma dalla Chiesa ucraina con quello dalla Chiesa bulgara, avvenuto negli stessi decenni e risolto in un modo che in Ucraina non si è potuto fare. Scopriamo perché...
16/01/2020
Ἔτι καὶ ἔτι... il patriarca Bartolomeo e l'eresia dell'etnofiletismo
Ancora e ancora, dalle parole stesse del patriarca Bartolomeo, ci giungono conferme della sua caduta in un’eresia condannata, per ironia, dal suo stesso patriarcato, e ancora e ancora siamo obbligati, in qualità di cristiani ortodossi, a denunciare questi rischi di eresia, per non compromettere la nostra stessa fede ortodossa. Eccovi due articoli specifici su questo punto: lo studio di Kirill Alexandrov sul perché il patriarca Bartolomeo incita all'odio etnico, e le considerazioni del blog Notes on Arab Orthodoxy sull’aberrazione di una “nazione eletta dell'Ortodossia”.
15/01/2020
Il vescovo di Pinerolo omette il Credo alla Messa dell'Epifania: un parere di parte ortodossa
Eccovi alcuni commenti su un gesto avvenuto la scorsa settimana a Pinerolo (nella foto: la cattedrale di San Donato), che ha scatenato una buriana di polemiche. Se certi gesti si fanno per rispetto degli altri credenti (tra cui gli ortodossi), forse la migliore soluzione sarebbe consultare detti credenti prima di compiere tali gesti.
15/01/2020
La risposta del patriarca Bartolomeo al patriarca Theophilos
Vi presentiamo in italiano il testo della lettera di risposta del patriarca di Costantinopoli all’invito alla Sinassi dei primati prevista a febbraio ad Amman, insieme ai commenti del curatore del sito Orthodox Synaxis.
Attenzione: la lettura del testo della lettera non è adatta alle persone facilmente impressionabili, mentre la lettura dei commenti che la precedono non è adatta a chi è ancora convinto che insomma, ecco, forse, quasi, diciamo, probabilmente la posizione del patriarca Bartolomeo sia ancora ricuperabile nel contesto dell’ecclesiologia della Chiesa ortodossa.
Lo ieromonaco Ignatij (Shestakov), referente del monastero Sretenskij di Mosca per i rapporti con la Chiesa serba, ha preparato un'accurata rassegna (corredata di galleria fotografica) delle proteste della popolazione del Montenegro alla legge-vergogna che espropria i beni della Chiesa (nella foto, la preghiera pubblica della sera di domenica 12 gennaio nella capitale Podgorica). Vi abbiamo preparato la traduzione italiana dell'articolo di padre Ignatij, nella speranza che aiuti altre persone ad attivarsi contro questa ingiustizia di cui il mondo dei media non parla.
Dal Kosovo, invece, accogliamo volentieri l’ultima intervista all’abate Sava di Dečani, che vi presentiamo in traduzione italiana per darvi un’idea della situazione attuale del Kosovo, anche questa, non sorprendentemente, trascurata dai media.
13/01/2020
Gli antiocheni non deludono: il caso di padre Aaron Warwick
Padre John Whiteford ci racconta come il metropolita Joseph e l’arcivescovo Basil (nella foto) dell’Arcidiocesi antiochena d’America abbiano dovuto prendere provvedimenti contro un loro sacerdote che ha scritto un articolo diseducativo e anti-cristiano sotto il pretesto di un approccio pastorale al tema dell’omosessualità, e ha finito per offrire armi alla piccola lobby che sta cercando di introdurre un pensiero pro-LGBT nella Chiesa ortodossa. Vi offriamo il saggio di padre John in traduzione italiana, per aiutarvi a essere pronti a quando le stesse suggestioni di “tolleranza pastorale” si faranno strada anche nelle Chiese ortodosse in Italia.
12/01/2020
Il primate greco aveva accusato il patriarca Bartolomeo di usurpazione di potere
Vi presentiamo in traduzione italiana un commento sulla notizia data su Facebook dal blogger Aleksandr Voznesenskij, che ha ritrovato una dichiarazione del defunto arcivescovo Christodoulos di Atene (nella foto), che già nel 2004 accusava il patriarca Bartolomeo di voler passare illegalmente da un primato d’onore a un inaccettabile primato di potere.
Vi presentiamo una nuova galleria fotografica con le immagini della Liturgia del giorno di Natale, e ringraziamo come sempre il nostro caro amico Alberto Ceoloni per averci aiutato a fissare e a diffondere questi momenti.
10/01/2020
"I racconti di un pellegrino russo" e l'insegnamento del vescovo Ignazio (Brjanchaninov) sulla preghiera
I Racconti di un pellegrino russo sono molto conosciuti nel mondo cattolico (dove si potrebbe ipotizzare che siano il libro più noto di spiritualità ortodossa), ma sono anche un’opera che è trattata dagli autori spirituali russi con molta cautela. Questa cautela ha le sue ragioni, ed è pressoché ignorata tra i lettori cattolici, così come è ignorato sant’Ignazio (Brjanchaninov), che tra i vescovi russi è quello che ha spiegato meglio le ragioni dell’attenzione ai metodi di preghiera troppo “facili”. Vi presentiamo in traduzione italiana il testo di un’intervista ad Aleksej Il'ich Osipov, il più famoso docente di teologia della Chiesa russa contemporanea: il professore narra di come aveva messo in guardia nel 2004, a una delle conferenze internazionali della Comunità di Bose, le persone troppo entusiaste di una messa in pratica dello stile del pellegrino russo.
Dopo che abbiamo fatto qualche giorno fa un cenno a una nuova chiesa in Ungheria (nella foto: la cattedrale della Dormizione a Budapest), il nostro amico Tudor Petcu ci ha chiesto di mettere a disposizione dei lettori del sito il saggio storico scritto anni fa da padre Andrew Phillips. Lo facciamo volentieri, e ringraziamo Tudor per questa attenzione.
08/01/2020
Tomos, scisma e fede rafforzata: gli 8 eventi di punta del 2019
Vi presentiamo in traduzione italiana il saggio di Kirill Aleksandrov che passa in rassegna gli eventi dell’anno passato (positivi e negativi) che hanno avuto il maggior impatto sulla Chiesa ortodossa in Ucraina e nel mondo.
Come piccolo regalo di Natale ai sacerdoti ortodossi che si trovano in difficoltà quando arrivano richieste di preghiere per varie necessità personali, offriamo una preghiera dal Molitfelnic romeno, con le sue varianti e le traduzioni italiane.
Con grande piacere e con immenso rispetto e ammirazione per i nostri fratelli cristiani ortodossi di lingua araba, aggiungiamo la presentazione della nostra parrocchia in arabo. Quello dell’Ortodossia di lingua araba (che non si esaurisce certamente nella bandiera libanese che usiamo per rappresentarla) è uno dei volti meno conosciuti in Italia, e ci farebbe solo bene approfondirlo. Speriamo che da questi piccoli segni di stima possano seguire buoni contatti in futuro.
L’ingresso nel 2020 ha portato un grave lutto ai cristiani ortodossi di Torino: padre Lucian Roșu (nella foto qui a lato) si è addormentato nel Signore dopo anni di lotta contro la leucemia, un calvario che non gli ha impedito di sviluppare la più attiva parrocchia ortodossa in città, di aiutare i più poveri e diseredati nel suo lavoro secolare, e di essere un marito e un padre esemplare. Ci stringiamo attorno alla presbitera Amalia, ai suoi figli, Iulia, il diacono Alexandru, Pavel e Nicolae, e a tutta la parrocchia: a tutti mancherà profondamente la sua umiltà, disponibilità e serenità anche di fronte alle circostanze più difficili. Abbiamo iniziato a ricordarlo anche nelle nostre funzioni (qui sotto trovate un paio delle foto della prima Panichida che abbiamo servito per lui).
Eterna la sua memoria!
Veșnica lui pomenire!
04/01/2020
Montenegro: politici scomunicati, i fedeli scendono in piazza, i vescovi fanno sentire la loro voce (+ VIDEO)
Eccovi in italiano l’articolo sulle proteste in Montenegro per la legge-vergogna che vorrebbe rubare i beni secolari della Chiesa canonica per metterli a disposizione del governo e degli scismatici ad esso allineati. Non scordiamo l’appello del patriarca Kirill a fare tutto il possibile per sostenere i cristiani ortodossi del Montenegro, e ricordiamoci che basta davvero poco (meno del tempo che impieghiamo per leggere questo articolo e guardare il video allegato) per scrivere un messaggio di protesta. A Roma abbiamo due ambasciate del Montenegro, presso la Repubblica Italiana e presso la Santa Sede: sono i due luoghi istituzionali migliori a cui inviare (per fax, e-mail o per buona vecchia posta cartacea) lettere di indignazione per una legge tanto ingiusta e ripugnante.