Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana della storia di un prete di Rovno (o Rivne nella parlata locale), l’arciprete Viktor Zemljanoj (nella foto). Per il “crimine” di aver protetto le parrocchie locali dalla caduta nello scisma, i servizi segreti ucraini lo hanno sottoposto a interrogatorio e iscritto tra gli indagati per “incitazione all’ostilità religiosa”. Leggete la storia di padre Viktor, e chiedetevi quale sarebbe la vostra reazione se questi eventi accadessero in Italia.
21/03/2019
Preoccupazione per la persecuzione dei membri dell’Unione dei giornalisti ortodossi espressa in un rapporto dell'ONU
In un paese in cui difendere la Chiesa ortodossa canonica è visto come un crimine, non si può permettere che qualche giornalista si permetta di raccontare le vessazioni subite da tali difensori. Leggete in russo e/o in italiano i risultati del rapporto dell’ONU sulle persecuzioni dei membri dell’Unione dei giornalisti ortodossi, e non rimarrete stupiti che il governo ucraino non abbia dato nessuna risposta alle richieste delle Nazioni Unite di difendere la libertà di parola in questo caso.
20/03/2019
La russofobia come attività professionale in Bulgaria
Un aspetto poco conosciuto della russofobia è la sua penetrazione nei paesi tradizionalmente amici della Russia, come la Bulgaria, non tanto per generare odio antirusso in questi popoli, quanto piuttosto per togliere ai russi la speranza di contare su alleati storici. Nell’articolo di Janina Alekseeva che vi presentiamo in traduzione italiana, cerchiamo di sollevare un poco il velo dell’omertà su queste attività di guerra culturale.
20/03/2019
Domande e risposte dalla corrispondenza recente (marzo 2019)
Eccovi in traduzione italiana le risposte di padre Andrew Phillips alle ultime domande dei suoi corrispondenti sulla sua parrocchia, sul nazionalismo, sull’opera missionaria nell'Europa occidentale, sulla vita ortodossa e sul riscaldamento globale.
20/03/2019
A Kiev hanno letto il testo degli anatemi contro Bartolomeo
Il Trionfo dell’Ortodossia, al termine della prima settimana della Grande Quaresima, è stato festeggiato dalla Chiesa ucraina nonostante le persecuzioni con un grande seguito popolare, come attestano foto e video da tutto il paese. Oggi ci vogliamo soffermare su una di queste processioni tenuta a Kiev, neppure troppo grande (circa duemila fedeli), ma sicuramente significativa per due caratteristiche:
1) si è trattato di una funzione laicale tenuta dall’Unione delle confraternite ortodosse (eredi ideali di quelle confraternite che furono l’anima della resistenza ortodossa contro l’Unia di Brest), con un Moleben (officio di intercessione) seguito dalla tradizionale recitazione degli anatemi contro i nemici della Chiesa;
2) uno di questi anatemi ha avuto come oggetto il "falso patriarca Bartolomeo di Istanbul".
In quanto funzione laicale, ovviamente tutto quanto vi è stato espresso non impegna l’episcopato della Chiesa ortodossa ucraina, ma avrà senza dubbio la capacità di influenzarlo: vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto dell’evento, che invita a una riflessione sul ruolo della voce del popolo di Dio nella Chiesa ortodossa.
19/03/2019
Due aiuti per comprendere l’ecclesiologia ortodossa
Vi presentiamo due testi di un certo valore per giungere a una comprensione più profonda dell’ecclesiologia ortodossa e delle sue aberrazioni:
1) la traduzione italiana del documento della Chiesa russa da poco riunificata (nel 2008) sull’unità della Chiesa, dalla cui lettura si comprende come la posizione ecclesiologica di Mosca non si sia modificata di una sola virgola durante tutto il corso della crisi ucraina.
2) La traduzione italiana del documento intitolato “La pseudomorfosi dell'ecclesiologia ottomana”, in cui l’attento osservatore antiocheno che cura il sito Orthodox Synaxis valuta l’ecclesiologia di Costantinopoli come una falsa forma (“pseudomorfosi”, nella visione teologica di padre Georges Florovsky) che perpetua nell’Ortodossia odierna non il sistema imperiale cristiano, bensì quello ottomano.
18/03/2019
Il patriarca Bartolomeo ha ripudiato il canone apostolico 34?
Quando la Chiesa ortodossa russa ha definito le azioni di Costantinopoli in Ucraina "non canoniche", lo ha fatto a ragion veduta, perché la vita della comunione ortodossa è regolata da canoni spesso piuttosto precisi. Già una volta il sito Orthodox Synaxis ha dedicato un articolo alla violazione di una di queste regole, il Canone 5 del concilio di Sardica; oggi vediamo come il Patriarcato di Costantinopoli stia scartando la visione ortodossa di uno dei Canoni apostolici (proprio uno che parla di primato locale) in favore di un'interpretazione nettamente neo-papista.
18/03/2019
Nino Burjanadze: la Georgia non dovrebbe in alcun modo riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Nino Burjanadze (nella foto), ex presidente del parlamento georgiano, offre il suo parere non solo come figura politica, ma anche come credente vicina al patriarca Elia, sul rischio del riconoscimento degli scismatici ucraini, in un articolo che vi presentiamo in russo e in italiano.
17/03/2019
Tattiche di doppi standard: come gli Stati Uniti interferiscono nella vita della Chiesa ortodossa
Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti uno studio in russo e in italiano sulle interferenze del Dipartimento di Stato americano in Ucraina e prima ancora al Fanar.
Il 27 febbraio è stato presentato presso il Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca un libro sulle relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e della Rus' nel XX secolo, opera dello storico pietroburghese Mikhail Vital'evich Shkarovskij (nella foto). Vi presentiamo un articolo in russo e in italiano sul nuovo libro, che già la stampa ha ribattezzato il "libro nero" delle gesta di Costantinopoli, a causa delle numerose iniquità in esso dettagliate, e sulle quali la Chiesa russa ha deciso di non mantenere più il silenzio dopo l’invasione anti-canonica dell’Ucraina.
16/03/2019
Vescovo Irinej di Bačka: La Chiesa serba per ora mantiene la comunione con Costantinopoli per economia
In seguito alla dichiarazione ufficiale della Chiesa serba sulla situazione in Ucraina, che vi abbiamo presentato alcuni giorni fa, sono sorte voci di una rottura della comunione tra Belgrado e Costantinopoli. Il vescovo Irinej di Bačka, portavoce del Sinodo, ridimensiona queste voci in una nota che vi presentiamo in traduzione italiana, spiegando che esiste una raccomandazione a evitare le concelebrazioni con chi è in comunione con gli scismatici ucraini, e questa raccomandazione può essere implementata per correttezza (acribia) canonica, oppure non implementata per indulgenza (economia).
16/03/2019
Il canto del Magnificat nella cattedrale dei Nuovi Martiri a Mosca
Eccovi un video (NB. Video non disponibile - chiedetevi perché) con sottotitoli di presentazione della cattedrale dei Nuovi Martiri e Confessori presso il monastero Sretenskij di Mosca (una chiesa che vi abbiamo già presentato in diverse occasioni sul nostro sito). La colonna sonora è costituita dal Magnificat, il cantico biblico che accompagna la nona Ode del Mattutino.
Non perdetevi sul Saker blog italiano l'articolo di Raffaele Ucci sull'ammiraglio Fjodor Ushakov, un affascinante quadro di vita di un grande personaggio della storia russa che accanto a un’ineccepibile vita di soldato ha anche avuto una vita di credente e penitente tanto intensa da essere stato canonizzato tra i santi.
Vi presentiamo le traduzioni dei due ultimi testi dal blog di padre Andrew Phillips. Nel primo, dedicato a un confronto di ecclesiologie, si analizzano i modelli (imperiale e multinazionale contro imperialista e mono-nazionalista) che stanno emergendo sempre più chiari dal conflitto tra Mosca e Costantinopoli. Nel secondo, dedicato alla confusione del gender nel mondo occidentale contemporaneo, si identifica la fonte da cui nasce la confusione tra i sessi nel pensiero contemporaneo.
Martedì 5 e mercoledì 6 marzo il vescovo Irinej (Steenberg) di Richmond e dell'Europa occidentale ha fatto la sua prima visita alla parrocchia di Sanremo, dove ha potuto incontrare il parroco, padre Denis Baykov, oltre ai padri Georgij Blatinskij da Firenze ed Evgenij Nikitin da Mentone, celebrando con loro e i parrocchiani un Moleben a san Serafino di Sarov e avendo l'occasione di discutere la vita parrocchiale e le prospettive pastorali.
Pur con il nostro massimo rispetto per i sacerdoti che hanno servito negli anni precedenti, con grande fatica personale e spesso venendo da lontano, ci sembra che solo ora la vita della parrocchia di Sanremo si stia normalizzando, e le auguriamo la migliore crescita su questa linea.