Esaminiamo i canoni che sono stati violati dal Patriarcato di Costantinopoli nel creare una giurisdizione parallela in Ucraina, nella traduzione italiana del saggio dell'arciprete Andrej Nikolaidi diffuso dall’Unione dei giornalisti ortodossi.
14/09/2019
Due risposte alle proposte del metropolita Hierotheos
Le posizioni oggi totalmente filo-fanariote del metropolita di Nafpaktos Hierotheos (Vlachos, nella foto) hanno suscitato diverse obiezioni. È in parte a causa di queste posizioni che il professor Tselengidis ha scritto la sua lettera al Sinodo greco da noi tradotta l’altro ieri. Oggi vi presentiamo un altro paio di questi documenti di risposta:
1) la traduzione italiana del saggio del lettore americano Dyonisus Redington sulle due fallacie logiche del documento del metropolita Hierotheos;
2) la traduzione italiana dell’analisi di Konstantin Shemljuk sulla proposta del metropolita Hirotheos risolvere “alla greca” la crisi ucraina proponendo un’improponibile mescolanza di ortodossi e scismatici.
13/09/2019
Il clero della Chiesa greca pubblica una lettera aperta sulla "questione ucraina"
Il malsano attaccamento della Chiesa greca a tutto ciò che viene dal Fanar (che tiene di fatto la Chiesa greca in ostaggio di tutti i capricci patriarcali) ha ricevuto un duro colpo dalla lettera di 179 distinti chierici, monaci e laici della Chiesa di Grecia, di cui vi offriamo la traduzione italiana unita ad alcuni commenti in materia.
12/09/2019
Il pentimento non può essere sostituito o annullato
Vi presentiamo la traduzione italiana della lettera sulla chiesa scismatica ucraina inviata al Santo Sinodo greco da Demetrios Tselengidis (nella foto), professore di teologia dogmatica all'Università di Salonicco. Il professor Tselengidis si era già segnalato tre anni fa per uno studio critico del concilio di Creta, e continua a non fare sconti al Fanar sulla questione ecclesiologica ucraina.
Vi presentiamo in traduzione italiana le considerazioni di padre Andrew Phillips sui risultati della recente Assemblea generale dell’Arcivescovado di Rue Daru, e sulle immediate conseguenze dell’incapacità di questa riunione di arrivare a una decisione vincolante sulla proposta di riunificazione con la Chiesa russa.
Il metropolita Mark di Vjatka e Slobodskoj, esperto di tecniche di arti marziali russe, mostra alcune di queste tecniche in occasione di una video-intervista, e cerca di spiegare la liceità del combattimento difensivo e la filosofia che sta dietro alla preparazione militare russa nei secoli.
A funerale ormai avvenuto, per ragioni di riservatezza tutta torinese, vorrei chiedervi di pregare per il riposo dell’anima di mio padre, l’ingegner Guido Cassinasco (1923-2019, nella foto), che si è addormentato nel Signore venerdì scorso. Vi chiedo questo ricordo in preghiera anche e soprattutto perché mio padre è stato, in modo molto discreto, un grande benefattore della nostra parrocchia, permettendo che molte attività, incluso il sito parrocchiale, si potessero svolgere in modo più sereno e costruttivo. Se la vostra frequentazione di questo sito vi ha portato qualche beneficio, una preghiera sarà un segno di gratitudine davvero apprezzato.
All'Assemblea generale di Rue Daru di sabato 7 settembre la votazione per passare sotto il patriarcato di Mosca ha registrato il 58,1% di voti a favore, ma questa maggioranza non ha raggiunto i due terzi necessari perché la delibera dell'Assemblea possa passare. Sarà pertanto necessaria un'altra votazione, e intanto l'Arcivescovado continuerà a vivere nella "terra di nessuno" di un'eparchia non riconosciuta.
In queste vicende si nota come l'eccessivo democratismo di queste procedure, che avrebbero dovuto estendersi a tutta la sterminata espansione della Chiesa russa secondo le delibere del Concilio del 1918 a Mosca, sia piuttosto inutile – e talora controproducente – nei casi di piccoli raggruppamenti di chiese in Occidente.
08/09/2019
4 modi in cui i genitori annoiano i loro figli fino a portarli fuori dal cristianesimo
In questi giorni in cui riprendono gli studi, molte chiese ortodosse si attivano per riaprire i propri programmi di scuola domenicale per i bambini, in vista di una loro educazione cristiana. Il portale Pravmir ha pensato anche di darci un avvertimento ospitando un articolo dell’autrice ed educatrice evangelica americana Natasha Crain, che ci aiuta a riflettere se proprio questo programma di scuole domenicali ripetitive, assieme a un’assenza di conversazioni con i figli sui temi di fede che li potrebbero davvero motivare, non faccia in realtà poco bene e molto male ai bambini, portandoli fuori della vita della Chiesa come effetto di semplice noia. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Natasha Crain nella sezione “Pastorale” dei documenti.
07/09/2019
"Il volto della dignità" o "il volto di Giano": perché Petro Poroshenko scommette sugli uniati
Vi presentiamo in traduzione italiana un’altra analisi di Kirill Aleksandrov sulla strana fluttuazione dell’interesse di Petro Poroshenko dagli autocefalisti ortodossi agli uniati, che in sé potrebbe essere un mero voltafaccia di interessi politici, ma che assume risvolti inquietanti quando si considera la parte attiva avuta dagli uniati nei tentativi di colpi di stato che hanno destabilizzato l’Ucraina.
06/09/2019
In memoriam: arcivescovo Georgij Tarasov (1893-1981)
Prima dell’assemblea che dovrebbe decidere il futuro di Rue Daru, padre Andrew Phillips vuole ricordare la figura dell’arcivescovo Georgij (Tarasov, nella foto), da lui considerato uno dei vescovi più santi di questa giurisdizione e di tutta la diaspora russa. Vi presentiamo la traduzione italiana di questo ricordo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
05/09/2019
Fanar, Vaticano o Dipartimento di Stato: quali sono le forze dietro il Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Qualche sforzo di “dietrologia” aiuta a capire le ragioni di tanti comportamenti che sono visti come dissonanti o incomprensibili. Soprattutto in questo mese di settembre, in cui vediamo intorno a noi diverse iniziative ecumeniche che cercano in modo piuttosto ingenuo di affrontare il tema della crisi ucraina, diamo un’occhiata alla traduzione italiana dell’articolo di Konstantin Shemljuk che cerca di offrire una valutazione più accurata dei giocatori attorno a questa complessa scacchiera internazionale.
04/09/2019
Sulla "canonicità" delle ordinazioni della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina"
La "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", guidata dall’ex prete del Patriarcato di Mosca Makarij (Maletich, nella foto) è una figura di importanza minore nella corrente crisi ucraina, ma è spesso citata in relazione alla provenienza assolutamente spuria delle sue ordinazioni, che sono state accettate dal Fanar senza un’ombra di seria indagine storica e teologica. Poiché al contrario c’è chi ha fatto i compiti, leggiamo in traduzione italiana i commenti di padre Nikolaj Danilevich, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina canonica, sugli abissi di frode e immoralità che stanno alla base degli scismatici che il patriarca Bartolomeo pretende di aver "sanato".
Domenica 1 settembre si è addormentato nel Signore l'arcivescovo Nikon (Liolin, nella foto a sinistra) di Boston e del New England, rettore della diocesi albanese della Chiesa ortodossa in America.
L'arcivescovo Nikon era in precedenza un prete sposato, divenuto vescovo nel 2002 dopo essere rimasto vedovo. A capo di una delle diocesi più piccole della OCA, aveva attraversato indenne i due ultimi decenni di gravi scandali di natura finanziaria e talora morale che avevano causato grandi problemi alla sua giurisdizione.
Il 30 agosto, il Santo Sinodo a Mosca ha approvato l'elezione all'episcopato di due vescovi ausiliari per la ROCOR negli Stati Uniti: uno, l'archimandrita Alexander (Belya), come vescovo di Miami, e l'altro, l'archimandrita James (Corazza, nella foto a destra), come vescovo di Sonora in California.
Padre James, convertito nel 1979 all'Ortodossia dal luteranesimo, serve alla cattedrale di San Francisco e si è occupato per anni di organizzare pellegrinaggi per chi desidera venerare le reliquie di san Giovanni Maksimovich.
All'arcivescovo Nikon: Eterna memoria!
Ai vescovi eletti Alexander e James: Per molti anni!
03/09/2019
La Belarus' è la prossima dopo l'autocefalia ucraina? Perché la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" concelebra con gli scismatici
Una delle ragioni per cui insistiamo a parlare della profonda malignità dell’autocefalismo ucraino è che quest’ultimo NON riguarda la sola Ucraina, ma può danneggiare la Chiesa ortodossa in tutto il mondo. Nel saggio di Konstantin Shemljuk che vi proponiamo in traduzione italiana, si analizzano i fenomeno della nascita di una “internazionale dello scisma” in cui Costantinopoli può pervertire i canoni e usare doppi standard a suo piacimento, per esempio condannando la presenza degli autocefalisti montenegrini in mezzo ai propri tirapiedi ucraini (per non causare un conflitto con la Chiesa serba) e contemporaneamente sostenendo la presenza tra di loro degli autocefalisti bielorussi (per portare avanti il proprio conflitto all’ultimo sangue con la Chiesa russa).