Vi presentiamo la traduzione italiana della vita di Sergij, al secolo Geraldio Lau Gefaldo (nella foto), un ortodosso indonesiano diciottenne che ha iniziato gli studi di medicina a Rostov sul Don, dove presta servizio in una parrocchia locale e si prepara a portare la testimonianza della fede cristiana ortodossa nel più grande paese musulmano del mondo.
17/06/2019
Il papato distopico di Bartolomeo I di Costantinopoli
Ormai il nostro tentativo di spiegare la crisi ucraina ha raggiunto le dimensioni di una piccola enciclopedia, e per quelli che non sono stati attenti a seguire la vicenda come hanno fatto i nostri lettori più assidui, si sente la necessità di riassumere tutti gli eventi in un breve saggio, da leggere in pochi minuti. È quello che ha provato a fare padre James Rosselli, un sacerdote di rito occidentale della ROCOR, che ci offre in traduzione italiana un quadro semplice, chiaro e senza mezzi termini.
…no, non si tratta di due missionari che viaggiano in coppia come i discepoli del Signore, ma di due persone agli estremi opposti dello spettro ecclesiale: di fatto, un archimandrita vero di una Chiesa vera e di un “archimandrita” fasullo di una “chiesa” fasulla, che vanno proprio dove li può portare la traiettoria della Chiesa vera e quella di una pseudo-chiesa:
1) L’archimandrita Nektarios (Babopoulous, al centro della foto, con l’epitrachilio bianco), segretario della diocesi di Tamassos a Cipro, è stato a visitare i fedeli ortodossi perseguitati in Ucraina, celebrando con le comunità scacciate dai loro luoghi di culto, e traendone un’esperienza di sofferenza santificante che lo ha edificato. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa sia la fratellanza cristiana.
2) Lo pseudo-archimandrita Boris (Bojović) della "Chiesa ortodossa montenegrina", è stato a Kiev a concelebrare con gli scismatici ucraini e con i vescovi Emmanuel e Amphilochios del Patriarcato di Costantinopoli, per rafforzare la sua “internazionale dello scisma” e al contempo affossare le residue speranze di buone relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e di Serbia. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa non si deve fare se si ha a cuore lo sviluppo di una coscienza cristiana.
Con l’elezione del metropolita greco-americano Nikitas (Loulias, nella foto) ad arcivescovo di Thyateira e Gran Bretagna, il Sinodo del Patriarcato ecumenico ha completato la terna dei nuovi arcivescovi detti “delle tre A”: Inghilterra (Αγγλία), America e Australia, tre regioni di particolare importanza per il Fanar, e finora in situazione stagnante o controversa.
Il nuovo arcivescovo, eletto dal Sinodo all’unanimità (come era successo per gli altri due arcivescovi, Makarios in Australia ed Elpidophoros in America) era stato metropolita in Asia orientale, quindi era stato riassegnato negli Stati Uniti dopo la débâcle missionaria del Patriarcato ecumenico in Indonesia, e messo per un decennio a occupare la sinecura di direttore dell’Istituto teologico patriarcale a Berkeley, in California.
La terna dei nuovi arcivescovi viene a confermare quel che vi abbiamo accennato lo scorso febbraio: le qualifiche per questi posti dirigenziali non sono di competenza pastorale o missionaria (come evidenziato dal fallimento epocale del nuovo arcivescovo di Gran Bretagna), né di teologia (la tesi del primus sine paribus del nuovo arcivescovo d’America continua a procurare brividi a chiunque abbia un poco di sane nozioni di ecclesiologia ortodossa), ma piuttosto di incrollabile lealtà al patriarca Bartolomeo. I nuovi pretoriani del Fanar non lasciano molta speranza in una risoluzione pacifica dell’attuale crisi ecclesiologica in seno alla Chiesa ortodossa.
15/06/2019
Un breve saggio sulle diaconesse nel mondo ortodosso
Presentiamo in romeno e in italiano le considerazioni di padre Petru (Pruteanu) sulle diaconesse, che a partire da una proposta di reintroduzione del ministero delle diaconesse fatta in America, parla sia delle origini storico-teologiche di questo ministero, sia dei tentativi moderni di farlo rivivere in diverse aree del mondo.
Uno dei più controversi patriarchi di Alessandria e Costantinopoli è Cirillo Lukaris (1572-1638, nell’icona), che storicamente è stato spesso accusato di influenze calviniste.
I più recenti storici ortodossi hanno cercato di confutare tali accuse, e questa può essere una delle ragioni che ne hanno permesso nel 2009 la canonizzazione a opera del Patriarcato di Alessandria.
Presentiamo nella sezione "Santi" dei documenti la traduzione italiana di uno di questi tentativi di confutazione, opera dell'arcivescovo vecchio-calendarista Chrysostomos di Etna. Troviamo interessante che i vecchi calendaristi greci, che sono sempre stati ai ferri corti con i patriarcati di Costantinopoli e Alessandria, siano comunque pronti a difenderne un illustre rappresentante nel nome della verità storica.
La farsa degli scismatici ucraini continua a piena velocità (più di quanto noi possiamo documentare, purtroppo), con la proposta, che vi presentiamo in traduzione italiana, di un nuovo “concilio dei briganti” per respingere quello dello scorso 15 dicembre.
Per chi fosse interessato (e c’è sempre da imparare...) a capire il voltafaccia di molti scismatici nei confronti del loro “patriarca onorario” Filaret, da loro finora osannato, può essere interessante il testo russo e italiano dell’articolo di Konstantin Shemljuk sull'evoluzione dell'immagine di Filaret tra gli scismatici fino a poco fa aggregati al suo carro.
13/06/2019
Metropolita Onufrij: il diavolo combatte la Chiesa attraverso persecuzioni, eresie e scismi
Grazie alle nuove funzioni multilingui del sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi, siamo contenti di presentarvi in russo, in romeno e in italiano un articolo (corredato di video) di alcune tra le più recenti parole di insegnamento del metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l’Ucraina.
12/06/2019
L'Unione dei giornalisti ortodossi lancia le versioni greca e romena del sito
È stata pubblicata in russo (e ora anche nella nostra traduzione italiana) la notizia dell’apertura delle versioni in greco e in romeno del sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi, la più accurata e dettagliata fonte sulla crisi ecclesiastica ucraina in corso. Mentre ci rallegriamo dell’estensione di questo sito davvero provvidenziale, che lo porta a essere un punto di riferimento per ulteriori paesi e culture, ci preme soprattutto segnalare l’importanza che ha per noi l’apertura della versione in romeno. Infatti, ci teniamo a presentare sul nostro sito i testi, laddove possibile, in versione trilingue, e negli ultimi mesi le pagine in romeno si sono fatte piuttosto desiderare. Speriamo che ora il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi – a cui attingiamo spesso, e che stimiamo per l’attenzione e la profondità dei suoi servizi – ci permetta di fare un cambio di direzione, offrendo ai nostri lettori anche la versione romena di molti suoi articoli.
11/06/2019
Da dove viene la dottrina del primato del Fanar nel mondo ortodosso?
Vi presentiamo in russo e in italiano un attento studio sulle posizioni teologiche del metropolita Ioannis di Pergamo (Zizioulas, a sinistra nella foto), autore di diversi accostamenti dell’ecclesiologia ortodossa a quella cattolico-romana. Molte sue affermazioni sono passate inosservate (nonostante abbia collezionato numerose critiche) perché pensate come idee per trovare un terreno comune tra ortodossi e cattolici. Purtroppo, quelle stesse idee sono state alla base della nuova ecclesiologia fanariota e delle giustificazioni per i disastri anti-ortodossi compiuti in Ucraina. Una ragione in più per comprendere a fondo dove le posizioni del metropolita Zizioulas sono aberranti.
10/06/2019
Russia – Ucraina – Bielorussia: un unico spazio spirituale
Eccovi in russo e in italiano il testo dell’Intervento del metropolita Ilarion di Volokolamsk al convegno sullo spazio di civiltà comune organizzato a Friburgo in Svizzera il 1 giugno 2019. sua Eminenza spiega in modo molto autorevole come l'unità degli ortodossi che si trovano sotto un unico patriarcato è percepita come un valore di civiltà, e come i tentativi di spezzare quest'unità, come nel recente caso ucraino, siano in realtà attacchi alla Chiesa,
09/06/2019
Metropolita Daniil di Vidin: Costantinopoli minaccia la conciliarità e l'unità della Chiesa
Vi presentiamo in italiano la notizia della lettera spedita all’episcopato della Grecia dal metropolita Daniel di Vidin (nella foto), che tra i vescovi bulgari è il più deciso nel denunciare le violenze perpetrate contro la Chiesa dal patriarca Bartolomeo.
08/06/2019
Gli inquietanti retroscena dello scoutismo ucraino
La guerra contro l’Ortodossia continua in Ucraina con mezzi più subdoli: da pochi giorni, la Verkhovna Rada ha approvato una legge che subordina i fondi statali al sostegno di una singola organizzazione scout (e non di tutte le organizzazioni scout nel loro insieme). Non stupisce che l’organizzazione prescelta, Plast, sia il fiore all’occhiello dell’uniatismo, promosso in chiave “patriottica” anche in quelle regioni dell’Ucraina in cui non ci sono mai state presenze greco-cattoliche. Di questo tema, oltre ai risvolti più sgradevoli e francamente satanici di Plast, possiamo leggere in russo e in italiano nell’analisi di Kirill Aleksandrov.
07/06/2019
Intervista all’abate Nektarij di Città del Messico
Padre Nektarij (Haji-Petropoulos, nella foto) è l’abate dell’eremo della santa Trinità, un insediamento monastico della ROCOR a Città del Messico. Vi presentiamo la traduzione italiana di una sua intervista risalente a quasi nove anni fa, e che racconta una vita trascorsa attraverso un gran numero di paesi, lingue e culture. Da allora la sua missione non ha avuto grandi cambiamenti, se non che egli stesso è stato nel frattempo promosso dal rango di igumeno a quello di archimandrita mitrato, il più alto grado di prete monaco nella Chiesa russa. Dopo aver letto l’intervista, credo che sarete d’accordo con noi nell’ affermare che anche il mantenimento di un tale grado di testimonianza missionaria per un decennio è un’impresa che merita di essere raccontata.
Vi presentiamo la traduzione italiana della quarta parte del diario di viaggio a Mosca di padre John Whiteford, con il resoconto di un giorno alla Lavra della Trinità e di san Sergio.