Presentiamo la versione russa e la nostra traduzione italiana della Dichiarazione con cui il Santo Sinodo della ROCOR (nella foto) sostiene l’analogo documento del Sinodo tenuto a Minsk il 15 ottobre. Anche se a molti può parere scontato che la ROCOR sostenga Mosca, chi conosce un po’ di storia recente dell’Ortodossia sa che ci sono state spesso linee molto divergenti tra i due Sinodi, e che ancora permangono settori in cui l’attitudine rispettiva è piuttosto differente (uno tra tutti, il campo dei rapporti ecumenici). Pertanto, troviamo importante segnalare anche la voce di un’Ortodossia russa tanto slegata dai meccanismi di potere socio-politico della Russia, da non poter essere seriamente accusata di interessarsi all’Ucraina per giochi di potere terreno.
20/10/2018
Versione romena della Dichiarazione del Santo Sinodo del 15 ottobre
Dopo aver presentato le versioni russa e italiana della Dichiarazione sinodale relativa all’intrusione del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina, aggiungiamo ora anche la versione romena, ringraziando per questo lavoro il nostro confratello padre Sergiu Popescu, parroco a Imola e a Parma. Poiché è volontà del nostro nuovo vescovo Ioann che il testo della Dichiarazione sia spiegato e commentato nelle nostre parrocchie dopo la Liturgia di domenica 21 ottobre, ci pare che sia molto importante diffonderne anche la versione in lingua romena, che è la madrelingua della maggioranza dei chierici (e verosimilmente, anche dei fedeli) del Patriarcato di Mosca in Italia.
19/10/2018
Metropolita Jonah: "Pentitevi, e fermate questa pazzia"
Il metropolita Jonah (Paffhausen, nella foto), trovandosi nella posizione unica di vescovo a riposo e di ex primate di una Chiesa autocefala (il suo passaggio alla ROCOR è del 2015), ha molto da dire sulla recente crisi ucraina, e lo fa con tutto il candore di un americano che conosce le responsabilità del governo del suo paese in questo complicato gioco geopolitico. Possiamo leggere in traduzione italiana il parere di vladyka Jonah, che è apparso domenica 14 ottobre sulle pagine di alcuni blog indipendenti, e che ha suscitato un certo scalpore tra i lettori.
18/10/2018
Metropolita Ilarion: il Patriarcato di Costantinopoli si è auto-distrutto come centro di coordinamento nella Chiesa ortodossa
Il primo pronunciamento pubblico del metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk dopo il Santo Sinodo tenuto lunedì 15 ottobre a Minsk è stato tanto duro quanto chiaro. Abituati a pronunciamenti molto calmi e diplomatici da parte sua (dopo tutto, è il suo ruolo come portavoce di un dipartimento di relazioni ecclesiastiche), le sue parole, che possiamo leggere in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, ci lasciano un segno di particolare autorevolezza. Al di là delle possibili posizioni e contrapposizioni ufficiali, è evidente che dovrà passare molta acqua sotto i ponti del Bosforo prima che il Patriarcato Ecumenico riacquisti credibilità come istituzione di garanzia nel mondo ortodosso.
17/10/2018
Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa in relazione all'invasione del Patriarcato di Costantinopoli sul territorio canonico della Chiesa russa
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti il testo completo della Dichiarazione del Sinodo del 15 ottobre a Minsk, di cui abbiamo offerto un'anticipazione ieri, nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana.
16/10/2018
Священный Синод Русской Православной Церкви признал невозможным дальнейшее пребывание в евхаристическом общении с Константинопольским Патриархатом
На заседании Священного Синода Русской Православной Церкви, состоявшемся 15 октября 2018 года в Минске, было принято Заявление Священного Синода в связи с посягательством Константинопольского Патриархата на каноническую территорию Русской Православной Церкви.
Члены Священного Синода признали невозможным дальнейшее пребывание в евхаристическом общении с Константинопольским Патриархатом.
В Заявлении, в частности, сказано: «Принятие в общение раскольников и анафематствованного в другой Поместной Церкви лица со всеми рукоположенными ими "епископами" и "клириками", посягательство на чужие канонические уделы, попытка отречься от собственных исторических решений и обязательств, — все это выводит Константинопольский Патриархат за пределы канонического поля и, к великой нашей скорби, делает невозможным для нас продолжение евхаристического общения с его иерархами, духовенством и мирянами».
«Отныне и впредь до отказа Константинопольского Патриархата от принятых им антиканонических решений для всех священнослужителей Русской Православной Церкви невозможно сослужение с клириками Константинопольской Церкви, а для мирян — участие в таинствах, совершаемых в ее храмах», — указывается в документе.
Священный Синод также призывал Предстоятелей и Священные Синоды Поместных Православных Церквей к надлежащей оценке вышеупомянутых антиканонических деяний Константинопольского Патриархата и совместному поиску путей выхода из тяжелейшего кризиса, раздирающего тело Единой Святой Соборной и Апостольской Церкви.
16/10/2018
Vladyka Ioann (Roshchin) eletto nuovo vescovo per l'Italia
Il Sinodo del 15 ottobre 2018 a Minsk ha deciso (Verbale № 77) la nomina di un nuovo vescovo per l'Italia, liberando l'arcivescovo Antonij (Sevrjuk) dal compito di amministratore delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia, ed eleggendo con il titolo di "Vescovo di Bogorodsk" sua Grazia il vescovo Ioann (Roshchin), finora amministratore delle parrocchie patriarcali negli Stati Uniti con il titolo di vescovo di Naro-Fominsk.
Vladyka Ioann, al secolo Georgij Evgen'evich Roshchin, è nato a Mosca il 22 ottobre 1974, e ha compiuto studi di legge e di lingua inglese, e quindi di teologia in Russia, Stati Uniti e Romania, con diverse specializzazioni, tra cui il dialogo ecumenico (con la Chiesa etiopica) e inter-religioso (con l'islam sciita).
Nella nostra parrocchia a Torino è conosciuto in modo particolare, perché è stato collega di studi del nostro vice-parroco, padre Victor Matveev.
Un sincero ringraziamento all'arcivescovo Antonij per l'attenzione e la benevolenza che ha avuto per noi in questi anni, e un benvenuto di cuore a vladyka Ioann alla nostra guida. Possa san Giovanni di Shanghai e San Francisco (in onore del quale è stato tonsurato) guidare il nostro nuovo vescovo a essere una luce di fede ortodossa nel nostro paese. Многая лета! Unto many years! Per molti anni!
15/10/2018
Metropolita Ilarion: le decisioni di Costantinopoli non hanno a che fare con la storia, ma con il brigantaggio
A due soli giorni dalla data del Sinodo della Chiesa ortodossa russa a Minsk, il metropolita Ilarion (Alfeev) ha risposto a una serie di domande sulla crisi ucraina nel programma tv "La Chiesa e il mondo" di Russia-24. In attesa di notizie dal Sinodo, vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista.
14/10/2018
Metropolita Antonij, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina: "Il Sinodo di Costantinopoli ha scioccato l'intero mondo ortodosso"
In un breve comunicato di cui vi presentiamo la traduzione italiana, il metropolita Antonij di Borispol e Brovary (nella foto) spiega le conseguenze del comportamento del Patriarcato ecumenico e dei danni da esso causati causati all'Ortodossia in Ucraina.
13/10/2018
La Chiesa ucraina non parteciperà al concilio per l'unificazione proposto dalle chiese non canoniche
Riportiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti l’articolo relativo alla risposta della Chiesa ucraina alle proposte di unificazione mosse dai due corpi scismatici locali subito dopo la loro legittimazione unilaterale da parte del Fanar.
12/10/2018
В.Р. Легойда: Константинопольским Патриархатом совершено беспрецедентное антиканоническое действие
Председатель Синодального отдела по взаимоотношениям Церкви с обществом и СМИ В.Р. Легойда прокомментировал официальное заявление, опубликованное на сайте Константинопольского Патриархата по итогам состоявшегося 9-11 октября 2018 года в Стамбуле заседания Священного Синода Константинопольского Патриархата.
«Константинопольским Патриархатом совершено беспрецедентное антиканоническое действие, являющееся попыткой разрушения основ православного канонического строя. Иначе нельзя оценить заявление Константинополя о вступлении в каноническое общение с раскольниками и с лицом, отлученным от Церкви», — заявил В.Р. Легойда.
«Священный Синод Русской Православной Церкви на ближайшем заседании 15 октября в Минске даст надлежащую оценку этого деяния», — добавил он.
По словам председателя Отдела по взаимоотношениям Церкви с обществом и СМИ, апелляция Константинопольского Патриархата к канонической прерогативе рассматривать подобные обращения — это новая теория, поддерживаемая преимущественно самим Константинополем.
В заявлении Константинопольского Патриархата, в частности, говорится о восстановлении главы т.н. «Киевского патриархата» Филарета Денисенко, главы «Украинской автокефальной православной церкви» Макария Малетича «до их иерархического или священнического звания» и о возвращении прихожан «УПЦ КП» и «УАПЦ» в церковное общение. Также в заявлении сказано об «отмене юридической силы синодального письма 1686 года... которое предоставило Патриарху Московскому через икономию право рукоположить митрополита Киевского, избранного собором духовенства и мирян его епархии».
Синодальный отдел по взаимоотношениям Церкви с обществом и СМИ/Патриархия.ru
11/10/2018
Una risposta a osservazioni incompetenti dell'arcivescovo Job (Getcha) di Telmessos
È sempre difficile sostenere un’accusa a una persona che si conosce e che si apprezza. Conosciamo da decenni l’arcivescovo Job (Getcha, a destra nella foto con il patriarca Bartolomeo), che è uno dei pochi vescovi ortodossi a conoscere la nostra parrocchia fin dalla sua fondazione. Tuttavia, dobbiamo concordare con le accuse di incompetenza che gli muove il protodiacono Vladimir Vasilik, ucraino in diaspora quanto lui (ma non altrettanto ucrainista). Riportiamo queste accuse nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti. Vladyka Job è una indiscussa autorità nel campo degli studi liturgici, cosa che gli riconosciamo su queste pagine fin dal 2012, ma quando passa a sostenere le tesi dell’autocefalismo ucraino, abbiamo l’impressione che si stia cimentando a difendere l’indifendibile.
10/10/2018
Gli esarchi patriarcali a Kiev sono attesi per parlare alla sessione del Santo Sinodo iniziata oggi a Costantinopoli
Vi presentiamo in traduzione italiana la notizia della prima uscita dall’Ucraina dell’arcivescovo Ilarion e del vescovo Daniel (nelle foto), per portare al Santo Sinodo del Patriarcato ecumenico una relazione sui loro incontri con gli scismatici ucraini.
09/10/2018
Aleksandr Shchipkov: "Il patriarca Bartolomeo sarà ricordato come un maestro di scisma"
In un’intervista di alcune settimane fa, ma ancora utile a capire la dinamica della crisi ucraina, presentiamo la traduzione italiana dell’intervista al professor Aleksandr Shchipkov (nella foto), funzionario del Dipartimento sinodale del patriarcato di Mosca per i rapporti con la società e i media, che cerca di sottolineare le ragioni e le conseguenze della richiesta di autocefalia promossa dal Trono ecumenico.
08/10/2018
Vladislav Petrushko: "Il patriarcato che un tempo ha condannato il nazionalismo ecclesiastico ne è ora preda"
In una conversazione con lo storico della Chiesa Vladislav Petrushko (nella foto), Jurij Pushchaev di Pravoslavie.ru rivede tutte le obiezioni del patriarcato di Costantinopoli relative alla crisi ucraina, ricevendo le risposte di un docente preparato e competente, che possiamo leggere in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti