Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione del nostro amico George Michalopulos su uno dei temi scottanti di questi giorni. Dalle fonti storiche da lui raccolte, sembra che ben due patriarchi di Costantinopoli dei secoli passati non abbiano avuto alcun problema con la definizione di Mosca come "Terza Roma", in netto contrasto con la posizione odierna del Fanar, che combatte quest'idea con veemenza.
24/04/2022
Messaggio pasquale dell'esarca patriarcale dell'Europa occidentale, metropolita Antonij di Korsun e dell'Europa occidentale
Beneamati nel Signore, fratelli arcipastori, venerabili padri, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!
Mi congratulo con tutti voi per la grande e gioiosa festa della santa Risurrezione di Cristo!
Gioiosi e trionfanti, ci rivolgiamo di nuovo gli uni gli altri le parole dell'augurio di Pasqua - CRISTO È RISORTO! – e sentiamo in risposta VERAMENTE CRISTO È RISORTO!
Nei giorni trascorsi della santa Quaresima e della Settimana della Passione, ci siamo preparati con riverenza all'incontro con il mistero della Risurrezione. Insieme al Signore, abbiamo percorso il sentiero degli ultimi giorni della sua vita e abbiamo osservato con riverenza la sua impresa di redenzione.
Fedele fino alla fine alla volontà del suo Padre celeste, Cristo è salito sul Golgota per dare la sua vita per la salvezza del mondo. Inchiodato alla croce, è stato abbandonato da tutti, dalla folla che lo aveva incontrato pochi giorni prima con grida di "osanna", dai discepoli più vicini e, apparentemente, da Dio stesso, soffrendo non solo di dolore fisico, ma anche di completa solitudine.
Tuttavia il tragico esito, in apparenza inevitabile, è stato seguito dalla Risurrezione, dall'inizio di una nuova vita che risplende dopo la morte, e il sentimento di inesorabile disperazione è stato ora sostituito dalla ferma convinzione che Dio provvede a ciascuno nello stesso modo in cui un padre amorevole si prende cura del suo amato figlio.
I pensieri a riguardo riempiono i nostri cuori di inesprimibile gratitudine, e perciò, offrendo al Signore il sacrificio incruento, alla Divina Liturgia secondo l'ordine di san Giovanni Crisostomo, invariabilmente rendiamo grazie a Dio "per tutto ciò che vediamo e non vediamo, per le benedizioni manifeste e immanifeste che scendono su di noi".
La fede ferma nel trionfo del Salvatore sul peccato e sulla stessa morte, secondo la promessa data dal Signore di stare con il genere umano fino alla fine dei tempi, serva a tutti noi, cari vladyki, padri, fratelli e sorelle, come forza e consolazione in questo momento difficile.
In questi giorni di festa, preghiamo vivamente Cristo risorto perché la gioia pasquale sia generosamente riversata nel mondo, che l'amore e la reciproca comprensione tra gli uomini regnino nei nostri Paesi d'origine, che, uniti da un'unica fede e da un solo Battesimo, proclamiamo instancabilmente con una sola mente
Vi presentiamo il testo italiano completo delle 15 letture profetiche alla Liturgia del Sabato Santo, in cui si raccolgono le principali profezie della morte e della risurrezione di Cristo nell'Antico Testamento. Ringraziamo Benedetta per il suo paziente lavoro di compilazione.
Padre Joseph Gleason ci offre una meditazione sul sacrificio della Croce che ci fa capire molte cose sul mistero dell'Incarnazione del Verbo e sul suo piano di salvezza per l'umanità.
21/04/2022
La non commemorazione del patriarca russo: uno scisma o una deviazione accettabile
La mancata commemorazione del nome del patriarca in alcune funzioni della Chiesa ortodossa ucraina è una delle conseguenze critiche del conflitto in corso. Per capire il problema, bisogna ricordare che la doppia commemorazione del vescovo locale e del patriarca è una caratteristica unica della Chiesa ortodossa russa, dovuta alla necessità di avere un punto di riferimento di canonicità in una Chiesa locale tanto vasta da spaziare letteralmente su mezzo mondo. Anche se utile a tale scopo, la pratica non è sempre stata facile da mantenere, come possiamo leggere in traduzione italiana nell'analisi di Konstantin Shemljuk, che presenta la posizione dei membri della Chiesa canonica in Ucraina.
20/04/2022
MESSAGGIO DI PASQUA DEL PATRIARCA KIRILL DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'
agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i figli fedeli della Chiesa ortodossa russa
2022
Sacratissimi arcipastori,
reverendi pastori e diaconi,
venerabili monaci e monache,
cari fratelli e sorelle!
CRISTO È RISORTO!
Rivolgendomi a voi con questo saluto di affermazione della vita, mi congratulo di cuore con tutti voi per la grande festa di Pasqua che salva il mondo. In questo giorno invocato e santo, siamo pieni di tale gioia spirituale e di grande gratitudine verso Dio, sentiamo così chiaramente la potenza e la profondità dell'amore del Creatore per l'uomo, che a volte è difficile trovare altre parole per esprimere i nostri sentimenti, se non quelle con cui le donne mirofore si precipitarono dagli apostoli, per raccontare loro il miracoloso fatto che avevano visto il Signore.
Si può solo immaginare quanto sia stato difficile per i discepoli del Salvatore credere nella realtà della risurrezione appena avvenuta. Dopotutto, fino a poco tempo prima avevano visto con i propri occhi come era stato torturato e crocifisso il loro amato Maestro. Erano ancora freschi i ricordi di come il suo corpo morto e senz'anima era stato posto in una bara e la fredda caverna era stata sigillata con una pesante pietra. E ora al dolore si sostituisce l'affermazione della fede e il trionfo della vita, e le lacrime di tristezza si trasformano in lacrime di gioia.
L'esperienza vissuta di comunione reale con Cristo Risorto e l'incessante gioia pasquale hanno ispirato e dato un impulso agli apostoli che sono andati fino ai confini della terra per predicare il perdono dei peccati e la salvezza, che noi abbiamo ricevuto per mezzo del Signore Gesù Risorto dal sepolcro. Non temendo avversità e crudeli persecuzioni, sopportando disastri e disavventure, gli apostoli testimoniarono incessantemente e con coraggio di Cristo, il Vincitore della morte.
E ormai da due millenni la Chiesa vive di questo messaggio della Risurrezione e si sforza di unire ad essa ogni persona che viene nel mondo (Gv 1:9). Alla luce della Pasqua, tutto si vede davvero diversamente: la paura e il senso di disperazione, generati dai dolori, dalle tristezze e dalle difficoltà mondane, scompaiono. E anche le difficili circostanze del presente periodo travagliato, nella prospettiva dell'eternità a noi concessa, perdono la loro infausta acutezza.
Per testimoniare il Salvatore Risorto, non è affatto necessario incamminarsi o andare in qualche luogo lontano, come gli apostoli che hanno diffuso il messaggio pasquale in tutto il mondo. Ci sono molte persone intorno a noi che hanno bisogno di un esempio vivo di fede cristiana, la fede che opera per mezzo della carità (Gal 5:6). Dio non ci richiede imprese insopportabili. Ci chiede solo che mostriamo amore gli uni verso gli altri, ricordando che così mostriamo amore anche verso di lui. Un sorriso gentile, attenzione e sensibilità verso chi è vicino, parole di conforto e sostegno pronunciate per tempo possono talvolta diventare le cose più importanti che abbiamo l'opportunità di fare per il Cristo risorto.
E oggi, quando il mondo è lacerato da conflitti e contraddizioni, e l'odio, la paura e l'inimicizia si sono stabiliti nel cuore di molte persone, è particolarmente importante non dimenticare la propria vocazione cristiana e mostrare vero amore per il prossimo, il solo che sana le ferite inflitte dal male e dalla menzogna. Non dobbiamo cedere alla tentazione del nemico del genere umano, che cerca di distruggere l'unità benedetta tra i cristiani ortodossi. Prego con fervore il Vincitore della morte, il Signore Gesù, e chiedo anche a voi di elevare a lui le preghiere più intense, affinché tutti gli ostacoli siano vinti, trionfi la pace duratura e le ferite delle divisioni siano sanate dalla grazia divina.
Congratulandomi con tutti nella festa di Pasqua, invoco su di voi la benedizione di Cristo Risorto e vi auguro, miei cari, una gioia pasquale immancabile e luminosa che ci rafforzi nella fede, nella speranza e nell'amore. Possa Dio concedere che questa luce non si spenga mai nei nostri cuori, che sia sempre la luce del mondo (Mt 5:14). E che noi, instancabilmente santificati dalla Parola di Dio, dalla lettura del Vangelo e dalla partecipazione della grazia divina attraverso la comunione ai misteri della Chiesa, cresciamo costantemente nella conoscenza del Signore e siamo rafforzati nell'adempimento dei suoi comandamenti, così che le persone, vedendo la luce delle nostre buone azioni, glorifichino il nostro Padre celeste (Mt 5:16) e assieme a noi rendano con gioia testimonianza che
VERAMENTE CRISTO È RISORTO!
+KIRILL
PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'
Pasqua di Cristo,
2022
19/04/2022
Le Chiese locali iniziano il rito della preparazione del santo crisma
Per la maggior parte del XX secolo, la Russia è stata un luogo senz'anima e senza Dio. I comunisti si sono assicurati che lo fosse. Con la rivoluzione arrivò una cupa determinazione a sopprimere la religione. Sotto Lenin, e in particolare sotto Stalin, i cristiani furono dichiarati nemici dello stato, le chiese furono distrutte, sacerdoti e monache incarcerati, spesso assassinati. Anche le campane delle chiese e la musica religiosa furono bandite. Come sono cambiati i tempi. Nella nuova Russia c'è stata una rinascita cristiana, una specie di resurrezione. La Chiesa ortodossa è tornata in attività, e i suoi missionari si danno da fare a diffonderne la voce.
Vi presentiamo in traduzione italiana le riflessioni di un lettore del blog Monomakhos, gestito dai nostri amici George e Gail Michalopulos, che fin dall'inizio del blog sono stati molto attenti a sottolineare i cattivi comportamenti dei vescovi ortodossi. Qui il pentimento (che ancora non si è visto) è riferito a quei vescovi ortodossi che sono stati fin troppo zelanti a conformarsi alle direttive sanitarie mondane durante la crisi del Covid, e che hanno dimenticato il loro compito di pastori e di uomini di preghiera e di fede.
16/04/2022
Parroco della Chiesa ortodossa ucraina organizza l'evacuazione di 1.500 residenti nella regione di Kiev
L'arciprete Boris Kovalchuk (nella foto) è uno dei tanti preti ortodossi ucraini che organizzano aiuti umanitari rischiando la propria vita, e nonostante sia stato oggetto di un tentativo di sequestro di chiesa. Vi presentiamo la sua storia in traduzione italiana.
15/04/2022
I persecutori della Chiesa combattono in rete, non in prima linea
Siamo lieti di offrirvi parole da un sermone dell'arciprete Dimitrij Sidor (nella foto) di Uzhgorod, anima e ispiratore religioso del popolo russino, che già abbiamo visto molte volte sul nostro sito. Padre Dimitrij ci ricorda come la vera Chiesa di Cristo è sempre oggetto di attacchi.
14/04/2022
Libro di preghiera pubblicato nella lingua cebuana delle Filippine
Grazie agli sforzi dei seminaristi filippini che studiano all'Accademia teologica di San Pietroburgo in Russia, si stanno pubblicando testi di funzioni e preghiere in cebuano, la seconda lingua parlata nell'arcipelago delle Filippine. Vi presentiamo la notizia della seconda di queste pubblicazioni.
13/04/2022
L'esercito ucraino continua a bombardare un monastero danneggiato di Donetsk, che ospita 300 civili
Vi presentiamo la notizia con video dei bombardamenti su un monastero di Donetsk, che nell'attuale situazione potrebbe sembrare un bersaglio assai strano: chi ha orecchie per intendere, tuttavia, intende benissimo che questa furia è provocata dal fatto che si tratta del monastero di un famoso starets, padre Zosima (Sokur, 1944-2002), sostenitore dell'unità spirituale russo-ucraina, di cui vi abbiamo già presentato un saggio biografico.
Mikhail Pogrebinskij (nella foto), il politologo ucraino di cui vi abbiamo già presentato un paio di analisi sul nostro sito, è stato arrestato dalla SBU a Kiev il 27 marzo. Come già è successo per Jan Taksjur, il giornalista ortodosso conduttore del canale "Primo cosacco", Pogrebinskij è accusato di tradimento, oltre che di arricchimento illegale. Le prove? È apparso su canali televisivi russi! Questo non è l'unico caso agli antipodi della logica e del buon senso, e tristemente i due esempii che vi abbiamo segnalato sono ben lontani da essere i soli. Mentre i media del mondo "libero" si affannano a parlarci di repressioni del dissenso in Russia, le repressioni altrettanto gravi del dissenso in Ucraina restano coperte da una vergognosa omertà. Per approfondire, consultate questo articolo del Saker blog su tutti quelli la cui vita e sicurezza sono in pericolo perché non sono disposti a comprare a scatola chiusa la narrativa ufficiale.
11/04/2022
Padre Matvej: un "Don Matteo" in versione ortodossa
Pochi in Italia sanno che la nostra fortunata serie televisiva di Don Matteo ha avuto anche un adattamento russo: Отец Матвей, ovvero "Padre Matteo", racconta le vicende di fede e di indagini poliziesche di padre Matvej Korneev, intepretato da Vladimir Kolganov.
Nella serie russa, il protagonista è un prete ortodosso sposato, che a causa di un furto nella propria chiesa, viene trasferito alla parrocchia di una piccola città. Qui la tranquilla vita di provincia nasconde molti segreti oscuri, che padre Matvej dovrà affrontare in prima persona.
La serie del 2014 si può facilmente trovare online. Eccovi il primo episodio.