Vi presentiamo un’analisi di Konstantin Shemljuk sulle recenti domande di un’igumeno greco, l'archimandrita Maximos (Karavas) all’episcopato ortodosso. In un coerente stile patristico, con candore ma assieme con rigore, padre Maximos mette il dito nella piaga degli atteggiamenti discutibili dei vescovi contemporanei, soprattutto sulla coerenza tra aperture ecumeniche e spirito patristico, e sulla difesa della tradizione rispetto alle imposizioni dovute alla pandemia.
22/05/2021
Patriarca di Serbia: non abbiamo scelto la "parte" di Mosca o del Fanar
Vi presentiamo un riassunto delle affermazioni del patriarca Porfirije, desideroso di far capire che il sostegno della Chiesa serba al metropolita Onufrij e alla Chiesa ortodossa ucraina non è dettato da prese di partito ecclesiastico, ma dal rigoroso rispetto dei canoni e dell’ecclesiologia ortodossa.
21/05/2021
La Chiesa ortodossa russa non avanza pretese di leadership nell'Ortodossia mondiale
Il metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) di Volokolamsk ci offre una confutazione delle idee esposte dal patriarca Bartolomeo nella sua ultima intervista, confutando anche alcune delle sfacciate menzogne da questi espresse: per esempio, parlare dell’autocefalia della Chiesa ortodossa in America “non riconosciuta da nessuno” proprio a un canale TV della Georgia, la cui Chiesa riconosce tale autocefalia!
20/05/2021
Eletto il nuovo vescovo ausiliare della Diocesi del Sud della OCA
L'archimandrita Gerasim (Eliel, al centro nella foto) è stato eletto all’episcopato della Chiesa Ortodossa in America alla sessione del Santo Sinodo di martedì 18 maggio 2021. La vita di padre Gerasim è stata documentata in un lungo articolo biografico, presente sul nostro sito già dal 2013, e che vi preghiamo di rileggere con attenzione. Nel fare i nostri migliori auguri a padre Gerasim, concludiamo dicendo che la sua elezione a vescovo era un gesto che aspettavamo da fin troppo tempo, e forse il minimo riconoscimento dovuto a uno dei convertiti occidentali che, in 40 anni di vita nell’Ortodossia, ha dato uno dei maggiori contributi personali alla crescita della Chiesa.
Per molti anni, presule! Unto many years, Master!
19/05/2021
La coscienza canonica del Fanar sta subendo un degrado
Quando qualcuno si serve di menzogne per tirarsi fuori da una situazione conflittuale, e poi è obbligato, per salvare la faccia, a continuare a credere alle menzogne che ha asserito, allora si può parlare senza dubbio di un degrado della coscienza. È un pericolo contro cui mette in guardia l’arciprete Andrej Novikov (nella foto), di cui presentiamo una breve analisi di come le interpretazioni distorte dei privilegi di Costantinopoli stanno spingendo sempre di più il Fanar in una spirale autodistruttiva del proprio stesso ruolo.
Ringraziamo il monaco Massimo (Fabris) per la sua recente intervista al vescovo Andrej (Ćilerdžić), ordinario per le parrocchie ortodosse serbe in Italia. Le domande al vescovo riguardano le reazioni ecclesiali al coronavirus e il legame tra salute e salvezza. Ci fa piacere sentire che il vescovo Andrej, di famiglia serbo-tedesca, parla un buon italiano, sebbene non risieda nel nostro paese, e gli auguriamo molti anni di serena guida pastorale.
17/05/2021
Patriarca Kirill: non abortire, la Chiesa crescerà tuo figlio
Vi presentiamo la notizia del recente appello del patriarca Kirill, che sta invitando le donne di tutta la Russia a concedere ai figli di essere allevati in strutture apposite, invece di ucciderli con l’aborto. Oggi, con 77 centri dedicati al rifugio e alla protezione delle persone in crisi, la Chiesa russa è in grado di implementare il programma per l’aiuto alle donne sviluppato dal defunto arciprete Dmitrij Smitnov (un programma di cui vi abbiamo già parlato nel 2017), che oltre a garantire la speranza di vita un tempo offerta dalle adozioni e dai monasteri, permette anche alle donne che non hanno voluto crescere un figlio di riprenderselo non appena desiderano ripensare alla loro scelta.
Padre Andrew Phillips ci presenta un ritratto della chiesa di san Giovanni di Shanghai a Colchester (nella foto), una parrocchia che ci è molto vicina per visione, missione e pratica.
15/05/2021
Vescovo serbo ai macedoni: non capite cosa perderete rivolgendovi a Costantinopoli?
Il vescovo Irinej (Bulović) di Bačka rivolge alla gerarchia della Chiesa macedone scismatica un ultimo avvertimento, ricordando quanto un appello a Costantinopoli per un’autocefalia possa portare ben poco bene e tanti mali, come si è visto nel caso parallelo in Ucraina.
14/05/2021
Una "benedizione" dagli USA per i sequestri di chiese?
Mentre proseguono gli incontri privilegiati dei diplomatici con gli scismatici ucraini, vediamo in un saggio di Andrej Vlasov quali potrebbero esserne le tristi conseguenze.
Vi presentiamo un saggio di Kirill Aleksandrov sulle attitudini verso il fuoco sacro di Gerusalemme, che vanno dallo scetticismo verso il fenomeno della discesa del fuoco sacro al Santo Sepolcro (e dalla conseguente illogica venerazione del fuoco giunto in Ucraina da Gerusalemme), fino alle illazioni blasfeme che mettono il rogo omicida del maggio 2014 a Odessa al livello di un “fuoco sacro” nazionalista.
12/05/2021
Il ministero di un prete ortodosso nella Svezia post-cristiana
Vi presentiamo il testo in due parti della recente intervista di Vladimir Basenkov all'arciprete Vitalij Babushin, che già abbiamo conosciuto in un’intervista di Sergej Mudrov del 2019, e che ci offre un quadro completo dello sviluppo dell’Ortodossia russa in Svezia.
11/05/2021
Il patriarca Bartolomeo afferma ancora una volta i privilegi speciali del Fanar
Vi presentiamo il resoconto delle ultime esternazioni del patriarca Bartolomeo a una televisione georgiana, lasciandovi trarre le conclusioni su quanta fiducia possa ancora riporre il mondo ortodosso nel Patriarcato di Costantinopoli.
10/05/2021
Il patriarca Theophilos risponde alla richiesta di celebrare la Pasqua con i cattolici
All’ennesimo appello da parte cattolica per una Pasqua comune (appello che sottintende, ovviamente, che gli ortodossi dovrebbero adottare la Pasqua cattolica), il patriarca Theophilos di Gerusalemme (nella foto) risponde con l’ennesima garbata spiegazione che la celebrazione della Pasqua ha delle regole fissate negli antichi Concili ecumenici, e che una Chiesa che pretenda di essere in continuità con quei Concili deve seguirli anche oggi.