James L. Kelley (nella foto), filosofo e scrittore che vive a Norman, in Oklahoma, è stato intervistato dal nostro amico Tudor Petcu. Riportiamo volentieri la traduzione italiana di quest'intervista, ricordando che proprio il parroco di James Kelley, l'arciprete Anthony Nelson, rettore della parrocchia di san Benedetto a Oklahoma City, è stato uno dei nostri primi corrispondenti ortodossi in America nella seconda mettà degli anni '90.
17/11/2018
Storia del rinnovazionismo e della "chiesa locale unita" in Ucraina: strane coincidenze
Sergej Komarov ci aiuta a capire in russo e in italiano i nessi tra la "Chiesa vivente" dei rinnovazionisti al tempo del regime bolscevico di ieri a Mosca, e gli attuali scismi ucraini al tempo del regime nazionalista a Kiev.
16/11/2018
Preghiera liturgica nei monasteri athoniti per il metropolita Onufrij e il suo gregge ucraino
Riportiamo in traduzione italiana una notizia piuttosto incoraggiante dal Monte Athos, dove diversi monasteri greci hanno iniziato a pregare pubblicamente per la Chiesa ortodossa ucraina sofferente, mandando in tal modo uno dei messaggi più chiari e limpidi sulla posizione più autentica dei cristiani ortodossi.
Presentiamo il testo italiano dell'intervista di Tudor Petcu a padre Guy Fontaine (nella foto), ieromonaco dell'Esarcato di Rue Daru in Belgio.
Ricordiamo che, anche se non abbiamo mai fatto mistero dei nostri dubbi sulla raison d'être dell'Esarcato russo di Costantinopoli, ritenendolo al meglio un'istituzione anacronistica e al peggio un esempio di ecclesiologia aberrante, tuttavia non abbiamo nulla di personale verso i suoi chierici come padre Guy, e ascoltiamo sempre volentieri le storie del loro viaggio verso l'Ortodossia.
15/11/2018
Il Concilio dei vescovi a Kiev conferma l’invalidità delle ingerenze del Fanar
Vi presentiamo in russo e in italiano il testo delle risoluzioni prese martedì 13 settembre dal Concilio dei vescovi a Kiev. Da queste possiamo vedere l’attitudine di fede e di serenità della vera Ortodossia in Ucraina, che non si lascia smuovere né da propaganda né da minacce, e nemmeno da eventi plateali come il mancato arrivo del presidente ucraino all’incontro da lui programmato con i vescovi.
Vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti il testo di una conferenza del nostro confratello padre Eugenio Miosi sul tema, mai troppo approfondito, del rapporto tra gioco e spiritualità. Il testo è stato ispirato da una visita al Museo del Giocattolo di Bagheria, curato da una famiglia siciliana di origine russa.
14/11/2018
Alla Lavra delle Grotte di Kiev è iniziata la sessione del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina
i membri del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina
All'incontro, i membri del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina prenderanno in considerazione le questioni attuali della vita della Chiesa.
Il 13 novembre 2018, una regolare riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina ha avuto inizio nella residenza del primate della Chiesa nella Lavra delle Grotte di Kiev, come informa il dipartimento della Chiesa ortodossa ucraina per l'informazione e l'istruzione.
L'incontro è stato presieduto da sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina.
"Oggi abbiamo bisogno di discutere un problema molto importante – la situazione ecclesiale nel nostro stato ucraino", ha detto il primate della Chiesa ortodossa ucraina, aprendo la riunione. "Molti eventi si stanno sviluppando intorno alla Chiesa oggi. Stanno cercando di coinvolgere la Chiesa in giochi politici. Vogliono trasformare la Chiesa in uno strumento politico che consenta di raggiungere alcuni dei loro obiettivi terreni. Il nostro obiettivo ultimo è preservare la purezza della fede ortodossa, preservare la nostra fedeltà a Cristo".
Si noti che durante i lavori del regolare incontro del santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, i vescovi considereranno questioni attuali della vita della Chiesa. I verbali del sinodo saranno pubblicati successivamente sul sito Web del dipartimento per l'informazione e l'istruzione.
Come ha riferito l'Unione dei giornalisti ortodossi, il 13 novembre alle 14 si terrà una riunione del presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko con l'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina.
14/11/2018
Pubblicati i dettagli del prossimo incontro di Poroshenko con l'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina
il primate della Chiesa ortodossa ucraina, sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, e il presidente Petro Poroshenko
Il presidente incontrerà il primate e i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina il 13 novembre. Una riunione episcopale avrà luogo alle 13:00, il capo dello stato arriverà alle 14:00.
Secondo i media, l'incontro si svolge sullo sfondo della crisi nel processo di creazione della Chiesa locale unica, come scrive "Vesti".
L'edizione ha scoperto che il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha avviato un incontro con il primate e i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina. Allo stesso tempo, il presidente ha insistito sul fatto che i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina dovessero venire da lui per l'accoglienza alla Casa ucraina. Ha discusso la questione con sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina in un discorso telefonico la sera del 9 novembre.
Secondo una fonte dell'amministrazione presidenziale, la ragione per tentare di spostare l'incontro dalla Lavra delle Grotte di Kiev, dove questo era stato originariamente programmato, era di natura protocollare. Il presidente ha insistito per incontrarsi nella casa ucraina, poiché temeva che la sua visita al Lavra potesse essere percepita dal pubblico come espressione di sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina.
L'edizione spiega: la conversazione telefonica è durata a lungo. Sua Beatitudine il metropolita Onufrij non ha accettato di trasferire l'incontro alla Casa ucraina e ha insistito affinché il capo dello stato venisse alla Lavra. Dopo molte esitazioni, il Presidente ha accettato.
Secondo la fonte, Poroshenko si è lamentato in una conversazione che non voleva che le informazioni sulla riunione imminente venissero divulgate alla stampa. Tuttavia, al momento della conversazione, l'informazione che tale riunione era programmata era già diventata nota al pubblico.
La risorsa riporta anche che, secondo dati non ufficiali, il metropolita Simeon di Vinnitsa e Bar, che, secondo quanto riferito dai media, era previsto come candidato alla carica di capo di una Chiesa ucraina unificata, non sarà presente all'incontro con Poroshenko. All'improvviso si è ammalato ed è in ospedale.
Come ha riferito l'Unione dei giornalisti ortodossi, in precedenza l'esperto politico Ruslan Bortnik ha spiegato che il processo di creazione di una nuova struttura ecclesiastica si è tradotto in una situazione di stallo e non è andato nel modo che vorrebbe l'amministrazione presidenziale. Secondo lui, senza i rappresentanti della più grande denominazione, la Chiesa ortodossa ucraina, il Concilio di unificazione si trasformerà in un Concilio di fondazione: il Patriarcato di Costantinopoli dichiara che lo scisma non è stato superato, e quindi non vede ancora il proprio Patriarcato in Ucraina. Ecco perché il presidente sta cercando di persuadere i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina a cooperare e a partecipare al Concilio di unificazione, ha detto l'analista politico.
13/11/2018
La Chiesa serba rifiuta la riabilitazione degli scismatici ucraini da parte di Costantinopoli
La Chiesa ortodossa serba ha pubblicato la sua posizione sulla crisi della Chiesa in Ucraina dopo le ultime decisioni del Patriarcato di Costantinopoli dell'11 ottobre.
I vescovi della Chiesa serba si sono incontrati a Belgrado tra il 6 e il 7 novembre, affrontando diversi temi urgenti nella vita della Chiesa serba e della Chiesa ortodossa nel suo insieme, comprese la situazione in corso di crisi e persecuzione in Kosovo e Metohija, e il miglioramento dell'educazione nella Chiesa serba.
Il comunicato della santa Assemblea dei vescovi della Chiesa ortodossa serba sul Kosovo e Metohija può essere trovato sul sito ufficiale della Chiesa serba.
Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, il Concilio dei Vescovi in primo luogo "nota con rammarico che il Patriarcato di Costantinopoli ha preso una decisione canonicamente infondata di riabilitare come vescovi e di riconoscere i due leader dei gruppi scismatici in Ucraina, Filaret Denisenko e Makarij Maletich, insieme ai loro episcopato e al loro clero".
I gerarchi serbi osservano che il primo è stato canonicamente deposto e scomunicato e il secondo è privo di ogni successione apostolica, essendo il capo di un ramo dei cosiddetti "auto-consacrati", il cui episcopato è stato creato, piuttosto che ricevuto, in Canada negli anni '20.
Denisenko è stato deposto dal Patriarcato di Mosca nel 1992 e scomunicato nel 1997. A quel tempo, il Patriarcato ecumenico ha riconosciuto la "competenza esclusiva" del Patriarcato di Mosca ad affrontare tali questioni e ha accettato le sue decisioni.
Pertanto, "il Concilio dei santi Vescovi ha deciso che la decisione del Sinodo di Costantinopoli non è vincolante per la Chiesa ortodossa serba".
"L'Assemblea non riconosce le figure citate e i loro seguaci come vescovi e clero ortodossi, e di conseguenza non accetta la comunione liturgica e canonica con loro e con i loro sostenitori", continua la dichiarazione.
Infine, il Concilio episcopale serbo propone al Patriarcato di Costantinopoli e a tutte le altre Chiese autocefale che la questione della autocefalia e della diaspora ortodossa debba essere affrontata al più presto in un Concilio pan-ortodosso, "per confermare e rafforzare la cattolicità e l'unità della Chiesa ortodossa ed evitare in futuro la tentazione in cui la santa Ortodossia sta passando ora".
Una dichiarazione congiunta di sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X di Antiochia e di sua Santità il patriarca Irinej di Serbia, firmata a fine ottobre, ha anche chiesto che un Concilio pan-ortodosso affronti la questione dell'Ucraina su una base conciliare, piuttosto che unilaterale.
12/11/2018
Metropolita Ilarion: il patriarca di Costantinopoli pretende un potere sulla storia stessa
Il metropolita Ilarion di Volokolamsk ha rilasciato un’intervista al quotidiano serbo Politika, di cui presentiamo il testo russo e italiano. Questa intervista vede la crisi ucraina dal punto di vista piuttosto interessante di una Chiesa ortodossa terza rispetto ai patriarcati di Costantinopoli e di Mosca in conflitto, e ne illustra bene le perplessità e le domande sul futuro delle relazioni inter-ortodosse.
Poiché ormai i testi da noi tradotti e pubblicati sul tema della crisi dell'autocefalia ucraina stanno diventando tanto numerosi da non riuscire più a ricordarli, abbiamo pensato di rendere la vita un po' più facile a chi vuole raccogliere dati (o semplicemente avere un colpo d'occhio su quanto si è detto) pubblicando per voi una cronologia, che cercheremo di tenere aggiornata strada facendo. Nell'elenco, gli argomenti sono nell’ordine in cui li abbiamo presentati noi, non necessariamente nell’ordine in cui sono stati scritti o pubblicati in origine: a causa delle nostre limitazioni di tempo e di mezzi, abbiamo dovuto talvolta rimandare la presentazione di alcuni argomenti a periodi successivi.
Mai come in questi giorni ci si chiede cosa sia veramente un’autocefalia, soprattutto una di quelle della varietà proposta dal Patriarcato di Costantinopoli. Per aiutare a farci un’idea, leggiamo in russo e in italiano la storia della Chiesa ortodossa nelle Terre ceche e in Slovacchia, nonché la cronaca dei suoi avvenimenti più recenti, in cui il Patriarcato ecumenico ha avuto un ruolo preponderante (alcuni potrebbero dire: prepotente) nel formare l’autocefalia locale a propria immagine e somiglianza. L’autore dell’articolo, il dott. Jakub Jiří Jukl, è uno dei membri del consiglio diocesano di Praga, e arriva a descrivere l’autocefalia di matrice costantinopolitana come “il crollo di una Chiesa locale”.
10/11/2018
Il patriarca Bartolomeo riconosce e premia estremisti e nazisti
Eccovi in traduzione italiana alcuni esempi significativi della nuova “ortodossia” ucraina che il patriarca di Costantinopoli vorrebbe infliggere alla comunione delle Chiese ortodosse. Personaggi che in un paese civile meriterebbero un posto sulle foto segnaletiche della polizia, sono oggi oggetto di foto di benemerenze al Fanar.
10/11/2018
Il rettore dell'Accademia teologica di Mosca bandito dall'Ucraina
Sua Eminenza l’arcivescovo Amvrosij (Ermakov, nella foto), giunto a rappresentare l'Accademia teologica di Mosca alle festività della corrispondente Accademia a Kiev, è stato respinto alla frontiera con motivazioni pretestuose e illegali, ed è convenientemente finito sulla famigerata lista dei “nemici dell’Ucraina”. Vi presentiamo in traduzione italiana gli aggiornamenti sui doppi standard di un governo che con una mano promette uguaglianza di diritti e libertà di culto, e con l’altra dispensa discriminazioni.
10/11/2018
10 anni dalla fondazione della Chiesa ortodossa russa all’Avana
Domenica 4 novembre si è tenuta all’Avana la ricorrenza del decennale della fondazione della cattedrale ortodossa russa, dedicata all’icona di Kazan’. Ci fa piacere notare dalla foto della Liturgia come due dei tre celebranti (l’arcivescovo Antonij e l’arciprete Vjacheslav Bachin) siano stati entrambi parroci a Roma.