Mentre circola la notizia che il Patriarcato di Mosca è disposto a modificare i suoi statuti per accogliere nel suo seno l’Arcivescovado di Rue Daru, presentiamo con piacere la lettera scritta dal nostro confratello e amico, l’arciprete Vladimir Zelinskij di Brescia (nella foto), nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana. Oltre che un gradito resoconto dall’interno della situazione in atto in seno all’Arcivescovado, la testimonianza di padre Vladimir è di particolare importanza per i dati che offre all’estero sull’esperienza pastorale ortodossa in Italia.
Padre Andrew Phillips ci dà la notizia che la ROCOR ha deciso di assegnare in permanenza il vescovo Irenei (Steenberg, nella foto) alla propria diocesi di Londra e dell’Europa occidentale. Il nuovo vescovo, che è di madrelingua inglese e ha già vissuto per 10 anni in Inghilterra, è una risposta a decenni di preghiere dei fedeli del Regno Unito e dell’Irlanda.
Unto many years! Многая лета! Per molti anni!
03/07/2019
Esplode la violenza mentre l'Occidente rivolge la sua arma di sovversione sessuale contro la Georgia
Ancora una volta un colpo contro la Chiesa ortodossa, e ancora una volta con l’uso dell’arma impropria dell’ideologia LGBTeccetera: vi presentiamo in traduzione italiana l’articolo dell’analista greco-americano James George Jatras sulle conseguenze della guerra ibrida a Tbilisi, che può forse far capire l’assenza della Chiesa georgiana alle recenti celebrazioni in onore di vladyka Onufrij a Kiev.
Il detto “Dio rende prima dementi quelli che consegna alla perdizione” calza come un guanto sulla patetica storia della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, oggi costretta a condannare il suo stesso padre fondatore, lo pseudo-patriarca Filaret, senza tuttavia poterlo sconfessare apertamente (perché questo rivelerebbe tutta l’inconsistenza della sua posizione). In un’altra brillante analisi di Kirill Aleksandrov, vediamo in russo e in italiano come il “sinodo” degli scismatici filo-fanarioti non riesce nemmeno a produrre decisioni in linea con i propri stessi documenti di fondazione.
Dopo il caso della tragica concelebrazione di Boris Bojović, "archimandrita" della "chiesa autocefala montenegrina" con gli scismatici ucraini e il metropolita Emmanuel di Francia (di cui vi abbiamo parlato due settimane fa), la credibilità di Constantinopoli presso la Chiesa serba è scesa a minimi storici. Il tentativo di salvare la faccia dicendo che il metropolita non aveva idea con chi stesse concelebrando può forse valere come scusa formale, ma testimonia il tentativo del Fanar di fare di tutto per non perdere quel poco di stima rimasto presso gli ortodossi serbi. In questa stessa linea si situa la strana lettera inviata dal patriarca Bartolomeo al presidente montenegrino Milo Đukanović, di cui vi presentiamo la notizia in italiano. Nella lettera cui si ribadisce che il Fanar non vuole avere nulla a che fare con gli scismatici montenegrini. Ancora un caso di doppi standard, in quanto tutte le (giuste) ragioni addotte per la non collaborazione con la politica di Đukanović contro la Chiesa canonica in Montenegro sono arbitrariamente negate nella collaborazione con la politica di Poroshenko contro la Chiesa canonica in Ucraina.
01/07/2019
16 straordinarie chiese russe situate fuori dalla Russia
La versione francese di Russia Behind the Headlines ha pubblicato un articolo di Boris Egorov con foto e didascalie (di cui vi presentiamo la versione in italiano) di alcune tra le più famose chiese russe nella diaspora, incluse un paio in Italia.
Il sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi ha pubblicato in russo (e noi vi abbiamo tradotto in italiano) l’articolo dello ieromonaco eremita Konstantin del Caucaso, intitolato Accettiamo davvero la "notte di san Bartolomeo"?
Per la prima volta dall’inizio della crisi ucraina, ci viene presentato un testo con abbondanti ragioni teologiche (canoniche, bibliche e di mero buon senso) per le quali la soluzione della crisi è, né più né meno, la deposizione del patriarca Bartolomeo. Padre Konstantin non si limita a dire che questa è la soluzione più corretta per riportare la giustizia, ma avvisa anche che ogni ulteriore inazione dell’episcopato ortodosso costituirà ora un precedente per altre violazioni canoniche da parte del Fanar.
29/06/2019
Luce e guerra: la situazione in Ucraina spiegata in due analisi magistrali
In questi giorni, sono successi tanti eventi in Ucraina da meritare due brillanti articoli di analisi da parte di Kirill Aleksandrov:
1) Nella prima analisi, intitolata “Luce tra le Chiese ortodosse”, possiamo leggere in russo e in italiano come le recenti celebrazioni dell’onomastico del metropolita Onufrij (nella foto) testimoniano il sostegno compatto dell’Ortodossia alla Chiesa canonica e al suo primate, e spingono il mondo secolare a porre fine alle ingiustizie.
2) Nella seconda analisi, intitolata “La guerra dei concili”, leggiamo in russo, in romeno e in italiano come gli scismatici si stanno preparando a una lotta intestina senza quartiere, e riusciamo a comprendere quali sono le idee che motivano i vari gruppi di ortodossi o di sedicenti tali in Ucraina.
Abbiamo incluso nel sito la nuova versione romena dell’articolo di Taras Rebikov sui motivi delle presenze degli scismatici ucraini al Monte Athos.
Per adesso le versioni in romeno tardano alcuni giorni ad apparire, com’è naturale che accada con le pagine secondarie di un sito (e così come succede anche con anche le nostre traduzioni in italiano): ci sforziamo comunque di renderle disponibili appena possibile ai nostri lettori.
28/06/2019
“Un litigio tra proprietari terrieri”: gli interessi economici dietro gli scismi in Ucraina
Con questa colorita espressione Pavel Rudjakov, l’analista politico che ci aveva già spiegato alla fine dello scorso dicembre le contraddizioni del cosiddetto “concilio d’unificazione”, ci spiega in russo e in italiano le ragioni più evidenti della nuova frattura tra gli scismatici ucraini: niente meno che interessi di milioni di dollari, che il Fanar, vistosi negare dal nuovo governo le proprietà fondiarie promesse da Poroshenko, vuole recuperare sotto forma di “decime”, e che Filaret, dopo avere per decenni rubato i beni della Chiesa canonica, non vuole spartire con i suoi complici a Istanbul.
28/06/2019
La riforma cattolica della Preghiera del Signore è irriverente verso Cristo stesso
Vi presentiamo in russo e in italiano il testo dell’intervista di Mikhail Tjurenkov del canale TV Tsargrad al professor Aleksej Osipov (nella foto), che fa osservazioni di gran rigore teologico sulle recenti riforme liturgiche della Chiesa di Roma e sulla mentalità che le determina.
Vi presentiamo la traduzione italiana della testimonianza sofferta ma sincera di un ortodosso americano, Dionysius Redington, lettore e consigliere parrocchiale che ha dovuto lasciare la parrocchia dell’Arcidiocesi greca d’America da lui servita, per opposizione alla nuova ecclesiologia papista del Fanar. Con la nuova generazione di estremisti alla guida delle diocesi costantinopolitane (nella foto, il nuovo arcivescovo Elpidophoros d’America), è probabile che sentiremo molte più storie come questa.
Terminiamo la traduzione italiana del diario di viaggio in Russia di padre John Whiteford (nella foto) con il resoconto del giorno finale e del pellegrinaggio ai monasteri di Optina e Shamordino. Anche se può sembrare strano presentare nei primi giorni dell’estate un viaggio fatto nel cuore dell’inverno russo, speriamo che questo episodio dica qualcosa a chi è interessato a partecipare al nostro prossimo pellegrinaggio parrocchiale, che in settembre toccherà anche questi monasteri.
Vi presentiamo in traduzione italiana la storia di Maksim, un cinese della provincia di Sichuan, divenuto il primo cristiano ortodosso della città di Chengdu (la capitale della provincia di Sichuan, una “cittadina” di oltre 14 milioni di abitanti) a causa del suo amore per la Russia.
25/06/2019
I politici cercano di sedersi sul trono della Chiesa perché non vedono Cristo che vi è seduto sopra
Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista del diacono Sergej Geruk al metropolita Onufrij di Kiev: nelle parole di sua Beatitudine possiamo apprezzare la serenità e la lucidità di un pastore d'anime che anche nelle circostanze più complicate sa sempre mettere Cristo al primo posto.