Vi presentiamo due articoli di Jad Ganem dal blog Notes on Arab Orthodoxy, che offrono intelligenti e provvidenziali contrappunti da parte della (purtroppo) poco considerata Ortodossia araba:
- Il primo articolo, intitolato Il vicolo cieco, del 5 marzo, analizza il rifiuto del patriarca Bartolomeo di indire una Sinassi dei primati per risolvere la questione ucraina, con il pretesto che non c'è l'unanimità (o per dirla con spietata sincerità, perché tutti gli altri sono in disaccordo con le sue decisioni). Qui vediamo l'assurda negazione del principio ortodosso della conciliarità: se fosse meglio non tenere riunioni conciliari quando manca l'unanimità, allora non ci sarebbe mai stato un singolo concilio in tutta la storia della Chiesa.
- Il secondo articolo, intitolato La fanteria dell'ellenismo, del 14 febbraio, è una salutare doccia fredda per tutti quelli che si illudono di avere dal Monte Athos indicazioni univoche per una via d'uscita dalla crisi ucraina.
07/03/2019
47 pastori protestanti e 350 fedeli battezzati nella santa Ortodossia in India
Dopo avervi presentato ieri la storia delle missioni dell’Ortodossia russa in India, vi forniamo oggi il resoconto del più recente successo missionario che viene a ravvivare quelle “braci perpetue” di cui abbiamo appena seguito l’epopea secolare. È fuori di dubbio che l’Ortodossia stia per vedere nel subcontinente indiano sviluppi finora impensabili.
06/03/2019
La ROCOR apre una missione in Texas per servire famiglie che hanno lasciato una parrocchia greca sotto Costantinopoli
Vi presentiamo la traduzione italiana di un’altra storia di passaggio da Costantinopoli alla ROCOR, questa volta non a causa di decisioni di parroci o consigli parrocchiali, ma di gruppi di fedeli che non apprezzano la linea del loro patriarcato. Una buona regola sociologica, ben conosciuta dagli editori e dai pubblicitari, dice che per ogni persona che manifesta pubblicamente un’opinione discordante, ce ne sono almeno un centinaio che condividono tale opinione senza renderla pubblica. In base a tale regola, dobbiamo dedurre che il dissenso nei confronti della politica di Costantinopoli in Ucraina è ben più profondo di quanto possa apparire.
06/03/2019
Braci perpetue: una cronaca degli sforzi missionari della ROCOR in India
Uno degli aiuti più importanti per capire il respiro universale dell’Ortodossia è lo studio delle sue missioni. A tal fine, vi presentiamo la traduzione italiana di un dettagliato studio storico delle missioni della ROCOR nel subcontinente indiano, opera del monaco rassoforo Angelos (Stanway, nella foto) di Jordanville. Le lezioni che possiamo imparare dai momenti luminosi e oscuri di queste vicende missionarie sono insegnamenti di grande valore per ogni cristiano ortodosso che si vuole impegnare nell’evangelizzazione.
05/03/2019
C'è una ragione per interrompere la comunione eucaristica? (Parte 2)
Alcuni giorni fa abbiamo iniziato a tradurvi le considerazioni di Anna Stickles sul tema della interruzione della comunione tra Chiese ortodosse. Oggi proseguiamo la serie con un secondo articolo sulle giustificazioni ecclesiali di tale pratica nella dottrina dei Padri della Chiesa.
Ucraina. Gennaio, febbraio 2019 Violenze contro chiese e rappresentanti del clero del Patriarcato di Mosca. Vaticano, UE, stampa "democratica e antifascista" non pervenuti.
04/03/2019
Sacerdote Viktor Parandjuk: "Gli scismatici commettono un errore catastrofico"
Vi presentiamo in russo e in italiano la testimonianza di un parroco davvero notevole, padre Viktor Parandjuk (nella foto) che fino a 10 anni fa era un tenente colonnello dell’aviazione ucraina, e fino alla firma del “Tomos” era rettore della chiesa situata presso la scuola di polizia a Vinnitsa. Da lui riusciremo a capire qualcosa della vita dei preti scacciati dalle loro chiese grazie al meraviglioso dono di “riconciliazione” così generosamente scaricato sul popolo ucraino da Costantinopoli.
Alla sera di domenica 3 marzo 2019, il contatore dei nostri visitatori ha superato i tre quarti di milione. Per un sito parrocchiale che non pretende di fare altro che informare sulla Chiesa ortodossa, è davvero un buon traguardo, e testimonia un notevole gruppo di visitatori regolari: ora, sulla vita totale del sito in quasi sette anni, siete stati un totale di oltre 300 al giorno, e negli ultimi sei mesi, grazie alla nostra copertura pressoché quotidiana del tema della crisi ucraina, siete saliti a oltre 400 al giorno. Speriamo di poter mantenere la vostra attenzione e premiare la vostra fedeltà con la costante fornitura di informazioni di qualità. Vi ringraziamo tutti con affetto.
03/03/2019
"La voce della Chiesa ucraina sofferente deve essere udita in tutto il mondo"
Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista di Sergej Geruk al vescovo Viktor (Kotsaba, nella foto) di Baryshev, capo della Rappresentanza della Chiesa ortodossa ucraina presso le organizzazioni internazionali europee. Vladyka Viktor sta parlando da anni presso parlamenti, commissioni internazionali e rappresentanti dei media per denunciare le violazioni dei diritti religiosi e umani dei fedeli ortodossi in Ucraina.
02/03/2019
La Chiesa serba ha pubblicato una dichiarazione ufficiale sulla situazione in Ucraina
I vescovi della Chiesa ortodossa serba (nella foto) si sono espressi fin dal principio contro all’ingerenza di Costantinopoli in Ucraina, e mentre è stata sempre chiara la volontà della Chiesa serba di non riconoscere gli scismatici ucraini, la dichiarazione del 28 febbraio, che vi riportiamo in russo e in italiano, vede un passo ulteriore e a nostro avviso determinante nella vicenda ucraina. Infatti, anche se a livello di mera raccomandazione, la Chiesa serba chiede ora ai propri vescovi e chierici di astenersi dal concelebrare non solo con gli scismatici ucraini, ma anche con quelli che sono in comunione con detti scismatici (in chiari termini: il Patriarcato di Costantinopoli), secondo il principio che chi è in comunione con gli scismatici diventa a sua volta scismatico.
Eccovi una nuova serie di domande e risposte dal blog di padre Andrew Phillips, su temi ecclesiologici e giurisdizionali, su religione e politica, e sul presente e sul futuro della Chiesa.
02/03/2019
La BBC ucraina scopre che la chiesa scismatica non ha alcun dato ufficiale sui numeri dei trasferimenti di parrocchie
Talvolta i migliori scoop giornalistici sono fatti da quelle agenzie che non hanno alcun interesse di parte a pubblicizzare i dati che scoprono. Nessuno può accusare la BBC di essere particolarmente “russofila”, eppure i dati recentemente scoperti dalla BBC ucraina dimostrano quale castello di carte sia stato eretto per dimostrare un esodo di massa dalla Chiesa ortodossa ucraina alla struttura scismatica montata da Costantinopoli. Ebbene, si è scoperto che la vantata cifra di 350 parrocchie passate di giurisdizione non solo non ha un riscontro effettivo, ma... nella chiesa scismatica non hanno neppure dati ufficiali su quante parrocchie vi siano transitate! A farne le spese è stata la mappa interattiva degli spostamenti di parrocchie pubblicata da RISU (guarda caso, il servizio stampa degli uniati, che non perdono il vizio di voler parlare a nome degli ortodossi), che gli stessi autori hanno dovuto dichiarare farlocca; qui in Italia, attendiamo fiduciosi che l’ondata di indignazione suscitata da queste menzogne mediatiche arrivi a travolgere anche la credibilità di AsiaNews, il servizio stampa nostrano sempre pronto a pubblicare bufale sull’Ortodossia in nome della “missionarietà”.
01/03/2019
Padre John Whiteford partecipa a una conferenza teologica internazionale sulla crisi ucraina a Mosca
Abbiamo sentito poco ultimamente da parte del nostro amico e confratello del Texas, padre John Whiteford (nella foto), che è stato a Mosca a parlare presso l'Università ortodossa di san Tikhon di come la crisi ucraina stia coinvolgendo i cristiani ortodossi che vivono in Occidente. Vi presentiamo in traduzione italiana il resoconto del viaggio di padre John.
Partendo da un recente caso di cronaca, padre Lawrence Farley cerca di offrire una prospettiva ortodossa del suicidio, soprattutto quelli generati dalla noia di vivere e sostenuti dalla convinzione del tutto infondata che tutti vadano comunque in paradiso dopo la morte.