Il progetto Дороги России ("Le strade della Russia") è una raccolta di immagini naturali, culturali e storiche della terra russa. Tra le immagini si può trovare una grande quantità di splendide foto di chiese e monasteri.
Per familiarizzarvi con la portata di questa meravigliosa risorsa, vi invitiamo a scorrere la raccolta che, a titolo di mero esempio, il portale Orthochristian.com offre ai lettori di lingua inglese. Per oggi, riteniamo inutile una traduzione: le immagini parlano già adeguatamente da sole.
Continuano le violenze contro le chiese ortodosse in Ucraina: questa volta la piccola parrocchia della Trasfigurazione nel distretto Obolonskij di Kiev (già vandalizzata in passato) ha subito un incendio doloso, di cui possiamo vedere gli effetti nell’articolo corredato di video in cui il parroco, l’arciprete Aleksandr Prochenko, mostra i danni e lancia un appello d’aiuto.
15/03/2018
Un batjushka inglese con un'anima russa. Ospiti dell'arciprete Andrew Phillips
Eccovi un video con una visita di un autobus di pellegrini russi alla chiesa di san Giovanni il Taumaturgo a Colchester.
Ci ha fatto molto piacere vedere Colchester proprio come la ricordiamo dagli anni passati, e mentre vi invitiamo a vedere il video, vi ricordiamo che padre Andrew è più che lieto di accogliere pellegrini provenienti dall'Italia.
14/03/2018
Arciprete Andrew Phillips: "Solo Cristo ci può salvare"
Vi presentiamo in russo e in italiano il testo della più recente intervista a padre Andrew Phillips di Evgenij Ivanov, direttore scientifico del Centro di analisi san Basilio a Mosca. Tra i temi trattati, le percezioni e la realtà dell’Occidente, i problemi legati all’ecumenismo, il recente Concilio episcopale a Mosca, le difficoltà pastorali in Russia e fuori della Russia e le figure di santi significativi per la missione ortodossa.
13/03/2018
8 parrocchie aggiunte al decanato del patriarcato di Mosca in Thailandia
Le notizie della crescita della Chiesa ortodossa russa in Thailandia sono tra le più incoraggianti, e faremo bene a tenercene informati (per lo meno, per il non trascurabile motivo che condividiamo lo stesso vescovo): leggiamo gli ultimi sviluppi in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Siamo lieti di annunciarvi che abbiamo risolto il problema del ritardo nell’apertura del sito, come vi abbiamo accennato quattro giorni fa. Grazie a chi ci ha segnalato il problema, e grazie a tutti per la vostra pazienza e per la fedeltà con cui seguite gli aggiornamenti del sito, cosa che ci spinge a cercare sempre di offrirvi informazioni di qualità sulla Chiesa ortodossa.
Vi presentiamo in traduzione italiana il resoconto, arricchito di documentazione fotografica e di un video, della recente visita del patriarca Kirill in Bulgaria, in occasione della celebrazione comune dei 140 anni dalla liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano per opera delle truppe russe.
In questi giorni, il metropolita Mark (Golovkov) di Rjazan’ (che ricordiamo con affetto qui in Italia) ha finalizzato gli accordi per il ritorno dello storico Cremlino della città (nella foto) agli usi ecclesiastici, confermando la piena libertà di accesso che avevano avuto finora i turisti. A chi parla di sfarzo e potenza della Chiesa russa di oggi, ricordiamo che finora vladyka Mark (che pure è uno tra i più potenti e influenti membri dell’episcopato) non ha avuto un palazzo episcopale: sul suo stile di vita più modesto di quello di molti parroci invitiamo a rileggere la sua intervista che abbiamo pubblicato nel 2012.
10/03/2018
La Chiesa ortodossa serba cambierà nome per sottolineare il legame con il Kosovo
Capita ben di rado di vedere nella propria vita una Chiesa ortodossa locale che cambia il proprio nome: è quello che farà la Chiesa ortodossa serba in maggio, quando compirà la nuova revisione della propria costituzione (il cui ultimo cambiamento di grandi proporzioni risale al 1947), e adotterà il nuovo nome di “Chiesa Ortodossa Serba – Patriarcato di Peć”. Il nuovo nome (che non è nulla di nuovo: il patriarca della Chiesa serba porta già il titolo di “arcivescovo di Peć”) intende rafforzare i legami della Chiesa serba con la regione che ne è stata la culla e la radice.
10/03/2018
Una conversione in Kosovo, o come Adem è diventato Adam
Vi presentiamo in traduzione italiana la storia esemplare di Adam Mujovich (nella foto, a sinistra) un abitante di Prizren che dopo aver visto la disumanizzazione del Kosovo, ha deciso all’età di ottant’anni di chiedere il battesimo nella Chiesa ortodossa. Ci commuove e ci ispira la risposta con cui tronca le discussioni che si fanno a proposito della sua nazionalità: “Siamo di Cristo!”
09/03/2018
Gli scismatici ucraini continuano a fare scismi in Spagna
Il metropolita Polykarpos (Stavropoulos, nella foto) di Spagna e Portogallo si è trovato recentemente a fronteggiare una crisi nelle sue parrocchie di Madrid.
Membri del "patriarcato di Kiev" hanno incitato alla divisione gli ucraini che frequentano le chiese di sant'Andrea e di san Demetrio (che dipendono dal patriarcato di Costantinopoli), creando con i membri di entrambe le chiese una propria comunità, che si è stabilita presso il centro missionario ecumenico di Madrid.
Al metropolita Polykarpos non è rimasto altro che informare le autorità cattoliche locali dello status scismatico del "patriarcato di Kiev", e in seguito a questo la nuova comunità è stata allontanata dal centro ecumenico e si è trasferita nel seminterrato di una casa privata a Madrid.
La notizia dovrebbe far riflettere tutti quei vescovi del Patriarcato ecumenico che pensano di sviluppare le loro diocesi attirando ucraini insoddisfatti da Mosca. Sulle prime il progetto potrebbe sembrare anche dare frutti positivi di cosmopolitismo ortodosso, ma siccome l'insoddifazione nei confronti di Mosca è per questi ucraini una delle ragioni di promuovere il proprio scisma, prima o poi gli indipendentisti passeranno a saldare i loro conti in sospeso.
Conosciamo sua Eminenza il metropolita Polykarpos, e non abbiamo ragioni di dubitare della sua sincerità nel volere genuinamente aiutare questi ucraini che si dicono ortodossi, ma siamo anche persuasi che se avesse fatto tesoro delle lezioni storiche imparate a riguardo dalla Chiesa della Rus', avrebbe risentito di meno di questi conflitti.
Alcuni di voi ci hanno segnalato ritardi nell’aprire il nostro sito e le sue pagine.
Vogliamo rassicurarvi: il problema è dovuto al ritardo di apertura di un collegamento esterno, che si verifica probabilmente per la manutenzione della pagina a cui il nostro sito si collega. Di solito questa pagina si riallinea abbastanza velocemente, ma ci scusiamo per i disagi che avete dovuto sopportare. Se doveste continuare a rilevare problemi con il sito, vi preghiamo di segnalarceli, e provvederemo a risolverli quanto prima.
L’icona dei santi imperatori Costantino ed Elena che vedete nella foto è stata terminata dagli iconografi di Niš, in Serbia, che hanno realizzato per noi anche un’icona di san Nicola nello scorso mese di ottobre. Ringraziamo di cuore i nostri benefattori Gaetano e Slavica per la loro paziente opera di mediazione, e naturalmente gli iconografi Vlatko e Slavica per questo splendido lavoro.
Questa domanda si sente spesso tra le persone che frequentano la chiesa, ma non è quella corretta. Anzi, come padre Andrew Phillips ci fa notare nella sua risposta, è una domanda pericolosa che può contenere orgoglio e paure immotivate. La domanda corretta, posta più volte nei Vangeli (e che più volte riceve risposta), è piuttosto “come farò io a salvarmi?”
06/03/2018
Una bufala smontata: il metropolita Joseph e le ricezioni per battesimo
Nel mese di febbraio si è sparsa la voce che sua Eminenza il metropolita Joseph (Al-Zehlaoui, nella foto) dell'Arcidiocesi Antiochena d'America aveva stabilito che nella sua eparchia le conversioni all'Ortodossia avessero luogo tramite battesimo, riservandosi lui solo di approvare le eccezioni.
Questa notizia ha fatto il giro della blogosfera ortodossa americana, finendo per essere approvata con calore soprattutto da ortodossi di origine greca, tra cui George Michalopulos sul blog Monomakhos.
La notizia era un falso, e il 22 febbraio il metropolita Joseph si è affrettato a confutarla sul sito ufficiale dell'Arcidiocesi Antiochena, con queste parole:
In risposta a questioni che sono state sollevate di recente, sua Eminenza il metropolita Joseph riafferma la politica di lunga data dell'Arcidiocesi Antiochena, che è in linea con la prassi del Patriarcato ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente, per quanto riguarda la ricezione dei convertiti alla Fede. Per essere chiari, il santo battesimo nel nome della santissima Trinità, seguito dalla santa cresima, è il mezzo normativo con cui si è iniziati alla santa Chiesa. Quando si ricevono quelli che entrano nella santa Ortodossia da confessioni religiose che professano una fede nella santa Trinità e battezzano con acqua nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, la Chiesa dai tempi antichi li ha ricevuti per mezzo della santa cresima o di una professione della fede – secondo le circostanze.
In altre parole, quando è necessario il battesimo, c'è un battesimo. Quando è necessaria la cresima c'è una cresima. Quando è necessaria una professione di fede, c'è una professione di fede. Quando sorgono questioni che richiedono discernimento su come una persona deve essere ricevuta nella Chiesa, un sacerdote deve consultarsi con il vescovo locale.