Padre Andrew Phillips ci offre un commento sul principe Filippo d’Edinburgo e sul suo rapporto con la Chiesa ortodossa. Dopo la sua nascita, il principe era stato battezzato ortodosso a Corfu e aveva dovuto passare alla Chiesa anglicana in occasione del matrimonio con Elisabetta d’Inghilterra, senza peraltro essere passato attraverso alcun rito di accettazione. Questo aveva fatto pensare ad alcuni (tra cui lo stesso padre Andrew nei decenni passati) che il principe Filippo potesse essere ancora considerato, almeno allo stato potenziale, come un sovrano ortodosso (di fatto, l’ultimo in Europa a rimanere effettivamente su un trono, e non un semplice pretendente). Tuttavia, la pratica dell’Ortodossia del principe (prima e dopo il matrimonio) si può considerare inesistente, a differenza di quella della madre, Alice di Battenberg (che volle ricevere i voti monastici e proseguire la vocazione filantropica della zia, la santa martire Elizaveta Fëdorovna). La storia del principe Filippo ci ricorda che di fronte al giudizio di Dio la cosa più importante non saranno le circostanze anagrafiche di dove e quando siamo stati battezzati, ma la misura di come abbiamo vissuto la nostra vita di fede.
Per il duecentesimo anniversario della Rivoluzione greca, l'arcivescovo Elpidophoros ha visitato la copia del Partenone a Nashville, in Tennessee.
Lodare l'amore degli americani per la storia greca è, per quanto possiamo vedere, moralmente giusto e raccomandabile. Un po' meno giuste ci sembrano le lodi alla statua di una divinità pagana in un contesto come questo:
Troviamo sconveniente che un vescovo cristiano lodi un idolo pagano come simbolo del suo nazionalismo. Gli apostoli di cui si vanta di essere successore lo avrebbero seriamente visto come un apostata...
Nella notte tra sabato 10 aprile e domenica 11 aprile 2021, il nostro contatore dei visitatori ha raggiunto la quota di 1 milione, in meno di 9 anni dal rinnovo del sito nel maggio del 2012. La media di visitatori supera i 308 al giorno. Per un singolo sito parrocchiale, mirato a un pubblico per lo più di lingua italiana, è un risulato più che positivo. Soprattutto, ci rincuora il fatto di aver potuto fornire per anni, con una regolarità giornaliera, informazioni in un campo poco conosciuto, e di attirare ancora l'interesse e l'attenzione di tanti lettori. Grazie a tutti!
Nel progetto della mano tesa alla Chiesa Apostolica Armena, che vi abbiamo presentato lo scorso 16 febbraio, la nostra parrocchia ha offerto il locale per la celebrazione della Divina Liturgia armena (Surp Badarak, o "Santo Sacrificio") al mattino del 10 aprile 2021.
L'archimandrita Tirayr Hakobyan è giunto con i suoi collaboratori dalla parrocchia dei Santi Quaranta Martiri di Milano a celebrare il rito eucaristico per oltre cinquanta membri della crescente comunità armena di Torino. Vi invitiamo a vedere la galleria fotografica della funzione, e a pregare perché i fedeli armeni di Torino e del Piemonte possano far crescere una parrocchia dedita alla testimonianza della fede apostolica.
10/04/2021
Ne resterà soltanto uno: perché i "vescovi della Chiesa ortodossa dell'Ucraina" si prendono le chiese gli uni dagli altri?
Per anni abbiamo sottolineato come gli scismatici ucraini NON SONO LA CHIESA, non solo in base a qualche canone o principio ecclesiastico, ma nella loro stessa essenza. Oggi cominciamo a vederne una prova nei luoghi in cui, non potendo più cannibalizzare luoghi di culto della Chiesa canonica, i cosiddetti “vescovi” di questa struttura stanno iniziando a rubarsi a vicenda le chiese, in una disperata lotta darwiniana alla sopravvivenza del più forte e del più furbo.
09/04/2021
La voce di milioni di credenti della Chiesa ortodossa ucraina: un appello impossibile da ignorare
Vi presentiamo un’attenta analisi di Taras Rebikov sul milione di firme di credenti ucraini che si sono appellati al presidente Zelenskij per far cessare le leggi anti-ortodosse nel loro paese.
Vi presentiamo un video recente (in russo con sottotitoli in inglese) sulla figura di padre Seraphim Rose e sulla sua influenza su migliaia di cristiani ortodossi nel mondo:
Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti una nostra risposta a Maurizio Blondet (nella foto), che ha dedicato un articolo al tempo stesso elogiativo e critico al più recente libro del nostro parrocchiano Mario Marchisio. Al di là di un dibattito di idee tra autori, il nostro dialogo con Blondet è un confronto tra cattolici e ortodossi su un tema teologico, quello delle sofferenze riparatrici, che le dottrine degli uni e degli altri non vedono allo stesso modo, o con la stessa centralità.
Che i politici raccontino balle, è un fatto abbastanza comune; non sempre, tuttavia, si riesce a raggiungere un concentrato di falsità come quello mostrato nella recente intervista a Rostislav Pavlenko (nella foto), deputato del partito di Poroshenko ed ex negoziatore del Tomos per gli scismatici ucraini. Forse le menzogne devono servire anche come cortina fumogena per nascondere che è stata proprio la disgraziata vicenda del Tomos a portare Poroshenko alla più umiliante disfatta elettorale degli anni recenti. Seguiamo comunque l’analisi dell’intervista fatta da Jaroslav Nivkin dell’Unione dei Giornalisti ortodossi, per capire come ci siano ancora politici a cui non sono bastati settant’anni di lezioni di persecuzioni comuniste, per riuscire a imparare a non strumentalizzare la Chiesa.
05/04/2021
Domande e risposte dalla corrispondenza (gennaio-marzo 2021)
Eccovi una raccolta delle ultime domande e risposte presentate da padre Andrew Phillips sul suo blog. Gli argomenti riguardano la questione della fede e delle opere, i vaccini e le teorie del complotto, temi liturgici e di varietà rituali, alcune spiegazioni sulla storia della tensione tra il metropolita Antony Bloom e padre Sophrony Sakharov, oltre a note sulla creazione di una Chiesa locale.
Un recente rapporto su attività ecumenistiche davvero estremiste del patriarca Atenagora è stato pubblicato il 1 aprile (verrebbe da pensare a uno scherzo, se non ci fossero foto di documenti e riferimenti bibliografici precisi) su uno dei blog del nostro amico greco John Sanidopoulos. Vi presentiamo la versione italiana, che al di là dell’analisi delle eccentricità del patriarca (servire come rabbino per una congregazione di ebrei, scegliere un derviscio musulmano come confessore) può aiutare a spiegare molti degli aspetti della presente discordia tra il Fanar e l’Ortodossia.
03/04/2021
Appello di un milione di credenti ucraini al presidente Zelenskij
La maggioranza silenziosa dell’Ucraina sta cominciando a non essere più tanto silenziosa: ieri, un appello con oltre un milione di firme è stato consegnato al presidente ucraino Zelenskij perché annulli, usando le sue prerogative presidenziali, le leggi anti-ortodosse emanate negli ultimi tempi. Vi presentiamo il testo completo dell’appello, oltre al video della consegna delle firme, che potete vedere qui sotto.
02/04/2021
Intervista al metropolita Isaias della Chiesa di Cipro
Il metropolita Isaias di Tamassos e di Orinis, monaco del monastero di Kykkos (al secolo Spiridon Georgakis, nella foto), è stato citato più volte nel contesto della crisi ucraina, ma raramente ha avuto lo spazio sufficiente per raccontare il cammino della sua vita. Colmiamo questa lacuna con la traduzione italiana dell’intervista fatta a sua Eminenza da Emil Poligenis per Romfea, e vi presentiamo una originale e interessante testimonianza dalla Chiesa ortodossa di Cipro.
01/04/2021
La Chiesa slovacca protesta contro le restrizioni sanitarie invasive
Il metropolita Rastislav (Gont, nella foto) di Prešov e l'arcivescovo Juraj di Michalovce e Košice hanno espresso il 24 marzo la posizione della Chiesa ortodossa slovacca contro un regime tra i più restrittivi al mondo nei confronti delle attività religiose.
Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione tratta da una predica di padre Aleksandr Shargunov sul sale della fede cristiana che perde il suo sapore, riducendosi a banale e inefficace oggetto da museo: un pericolo degli ultimi tempi del cristianesimo, di cui dobbiamo essere tutti ben coscienti.