Come da promessa, vi riportiamo le novità sull'icona dei santi Costantino ed Elena, che ci è arrivata il Giovedì Santo, e che abbiamo avuto la possibilità di portare con noi nella processione pasquale. Nel pomeriggio di sabato 17 aprile, l'icona è stata installata sulla parete di fondo della navata destra della Chiesa (occupando così una posizione simmetrica rispetto a quella di san Nicola, realizzata nello stesso laboratorio iconografico, e sistemata lo scorso dicembre nella navata sinistra).
Molte altre sorprese ci aspettano riguardo ai santi imperatori, la cui storia è legata a Torino in un modo molto particolare, Avremo modo di approfondire questa storia e la nostra conoscenza di questi straordinari santi, che la Torino ortodossa accolse in trionfo e che l'eterodossia ha relegato nella sfera del dubbio e delle polemiche.
Santi imperatori pari agli apostoli, Costantino ed Elena, intercedete presso Dio per noi!
Il sito della diocesi di Korsun riporta la fondazione di una nuova comunità nel principato di Monaco, nata per iniziativa dei fedeli locali, e a cui è stata assegnata una chiesa temporanea dalla diocesi cattolica. La comunità ha il suo prete, padre Vadim Zakrevskij, e tiene funzioni regolari.
Ancora una volta si conferma che la presenza del patriarcato di Mosca sulla Costa Azzurra è l’unica alternativa che permette una seria espansione, sia riuscendo a mantenere le storiche (e costose) chiese pre-rivoluzionarie, sia offrendo un impulso alla creazione di nuove parrocchie.
14/04/2018
I filippini costruiscono una chiesa in 3 settimane per la santa Pasqua
Vi presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la traduzione italiana di un articolo sull’insolita celebrazione di Pasqua da parte di una piccola comunità di ortodossi filippini.
Aggiungiamo alla nostra sezione di domande e risposte dei documenti la traduzione italiana delle domande poste a padre Andrew Phillips nei giorni della Quaresima appena trascorsa.
12/04/2018
Il patriarca Teofilo di Gerusalemme sul metropolita Onufrij di Kiev
Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un articolo che riporta il rinnovato sostegno del patriarca Teofilo III di Gerusalemme alla Chiesa ortodossa ucraina e al suo primate, il metropolita Onufrij di Kiev.
11/04/2018
Quarta chiesa ortodossa data alle fiamme nel 2018 a Kiev
Pur nella gioia della Pasqua, non dimentichiamoci degli ortodossi che soffrono in Ucraina: la chiesa dell’icona “Ierusalimskaja” della Madre di Dio (nella foto) è la quarta chiesa ortodossa a Kiev che hanno tentato di incendiare dall’inizio del 2018. Il rogo (grazie a Dio spento in tempo dai vigili del fuoco locali) è avvenuto al mattino del Venerdì santo.
Cliccate qui per vedere la galleria fotografica della funzione della notte di Pasqua alla nuova cattedrale dei santi Nuovi Martiri e Confessori presso il monastero Sretenskij di Mosca.
Il saluto pasquale ortodosso non è soltanto una tradizione sentita, ma è anche una precisa confessione di fede, che serve a far radicare le verità della fede, e al tempo stesso agisce come modo di identificazione reciproca tra i fedeli (in questo, ricopre lo stesso ruolo che aveva il Credo nei primi secoli cristiani). Quando poi il saluto si moltiplica in molte lingue, dà un’idea dell’internazionalità della Chiesa ortodossa.
Vogliamo proporvi qui una serie di lingue nelle quali è stato annunciato il saluto pasquale nella nostra parrocchia... ovviamente, non tutte le lingue hanno visto la stessa frequenza di impiego, ma che ci crediate o no, sono state tutte usate da noi in questi ultimi anni. Se volete divertirvi un poco, provate anche voi a scoprire di quali lingue si tratta!
Il Sabato Santo è un giorno tradizionalmente legato all’ingresso nella Chiesa dei catecumeni. Troviamo pertanto interessante dedicarlo all’intervista del nostro amico Tudor Petcu ad Agata Ester Naselli (nella foto), ortodossa italiana che affronta il tema dell’ingresso nella Chiesa con una particolare sensibilità.
Il 25 marzo, il vescovo Nestor di Chersoneso, assieme a chierici provenienti dalla sua diocesi e dalle Chiese serba e romena, ha consacrato la nuova chiesa dedicata alla Natività della Madre di Dio a Torrevieja, in provincia di Alicante, in Spagna. L’edificio dall’aspetto insolito, molto ben posizionato in un’area ricreativa del lungomare, è stato acquistato dai fedeli locali assieme al terreno circostante, ed è stato adattato in modo molto attento ai requisiti canonici di una chiesa ortodossa.
Nel mese di settembre del 2013 vi abbiamo presentato un articolo sulle vicende della chiesa greco-ortodossa di san Nicola a New York, unico edificio di culto a essere stato distrutto nella tragedia dell'11 settembre 2011.
L'articolo terminava con speranze di ricostruzione della chiesa, elevata in seguito allo status di santuario nazionale (nella foto, lo stato di avanzamento attuale dei lavori).
Purtroppo, nel dicembre 2017 i lavori si sono fermati con un deficit di bilancio di 11 milioni di dollari.
A questi problemi ha fatto seguito l'apertura di un contenzioso legale di non poca importanza: venerdì 30 marzo 2018 è stato convenuto un gran giurì per indagare sulle finanze della chiesa, e il procuratore generale dello Sato di New York ha avviato un'indagine sulle finanze dell'Arcidiocesi Greca d'America.
Tenuto conto della ritrosia dei procuratori generali americani a immischiarsi in conflitti interni alle chiese, il sospetto che ci siano state serie malversazioni è altissimo, e l'incubo che la chiesa possa non essere mai terminata grava sui molti donatori che hanno contribuito milioni di dollari alla ristrutturazione.
03/04/2018
Due punti di vista ortodossi su patriottismo e convertiti
Vi presentiamo le traduzioni italiane di due saggi recenti di padre Andrew Phillips, sul senso cristiano ortodosso del patriottismo e sul tema dei convertiti, due argomenti che ricorrono spesso nelle discussioni sull’Ortodossia contemporanea.
Vi presentiamo una nuova galleria fotografica, con le immagini della benedizione dei rami d’ulivo alla Veglia della Domenica delle Palme. Quest’anno avevamo più rami d’ulivo di quanti ne abbiamo avuti in tutti gli anni passati, e chi vorrà farci una visita nei giorni che verranno potrà portarsene a casa quanti ne desidera. Grazie di cuore ad Aleksandr che ci ha offerto i rami del suo ulivo, a Ivan che ha provveduto a potarli e a trasportarli, e a Dumitru che ci ha scattato le foto.