Il 26 luglio 2015 il sacerdote Roman Nikolaev (a sinistra) di 41 anni, rettore della chiesa di santa Tatiana nel distretto di Obolon' a Kiev, è stato assalito in casa sua e ferito alla testa con armi da fuoco. È morto il 29 luglio in ospedale, stesso giorno in cui è stata trovata morta madre Alevtina (nella foto a destra), 62 anni, monaca del monastero dell'Ascensione (noto come monastero Florovskij) di Kiev. Madre Alevtina aveva avuto la benedizione di recarsi, in preparazione di un intervento chirurgico, nel suo appartamento di Kiev, dove poteva avere a disposizione l'acqua calda assente al monastero. Il suo cadavere è stato ritrovato con le mani legate e segni di torture.
Immaginiamoci cosa si scatenerebbe sui media se la stessa cosa fosse accaduta in una delle capitali dell'Europa occidentale... benvenuti a Kiev, la nuova frontiera della “scelta di civiltà europea”.
31/07/2015
Minatori ucraini costruiscono una chiesa alla profondità di 800 metri
Il blog I sentieri dell’icona, che non abbiamo mai ringraziato come si deve per le parole di apprezzamento che vi sono state più volte espresse nei confronti del nostro sito parrocchiale, ci ha offerto il mese scorso un interessante diagramma dei paramenti sacerdotali. Poiché ci sembra un buon aiuto alla comprensione di quelle particolarità che rendono unici i paramenti ortodossi della tradizione russa (il duplice epigonatio, la mitra sacerdotale, le particolarità della croce e del felonio), abbiamo pensato di tradurre le didascalie originariamente in inglese, e di metterle a disposizione in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti. A I sentieri dell’icona, il nostro incoraggiamento per la preziosa opera editoriale.
Fadi e Rana sono due tra i 2.000 rifugiati siriani rientrati da poco nella loro città di Homs, a nord di Damasco. Dando uno straordinario segno di tenacia e di speranza nel futuro, hanno voluto sposarsi nella chiesa del monastero di san Giorgio, devastata dai conflitti.
A Fadi e a Rana, e a tutti i siriani che ci danno una testimonianza di fede ortodossa contro ogni disperazione, i nostri complimenti. مبروك!
Il dialogo di Cristo con la donna samaritana (nel capitolo 4 del Vangelo di Giovanni) è una delle più lunghe letture nell’anno della Chiesa, ricca di particolari e di significati profondi, e già da molti anni ne abbiamo messo in rete un testo di omelia domenicale. Così come troviamo una ricchezza di insegnamento nelle parole del racconto, anche l’icona della Domenica della Samaritana (nell’immagine, un’icona greca e una russa a confronto) presenta alcuni particolari interessanti, tra cui la forma del pozzo di Giacobbe. L’iconologo Jonathan Pageau, in un recente post che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, offre spiegazioni che ci permettono di analizzare un particolare di questa icona, e, attraverso questo particolare, di approfondire il significato di questo straordinario dialogo evangelico.
“...avete notato come mariti e martiri sono quasi la stessa parola?”, diceva una barzelletta sulla vita coniugale. Eppure, un elemento di martirio (=testimonianza di Cristo) e di sacrificio è essenziale per iniziare a parlare di matrimonio cristiano, e per sottolineare cosa ha di unico il matrimonio ortodosso, purtroppo perso nella concezione giuridica medioevale del matrimonio tra i cristiani occidentali. Scopriamo questa dimensione nel breve saggio di padre Sergej Sveshnikov che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
27/07/2015
La situazione dell'Ortodossia inglese e una visione per il futuro dell'Ortodossia russa in Europa
Nella recente visita in Inghilterra, abbiamo chiesto a padre Andrew Phillips di offrirci un quadro più chiaro di come la Chiesa Ortodossa si è radicata negli ultimi decenni nel Regno Unito, e di quali sono state le lezioni più importanti apprese (anche in chiave negativa) dal passato. Pur consapevole che una storia obiettiva comprende molti aspetti polemici, padre Andrew si è messo al lavoro a stendere una ricostruzione storica delle presenze ortodosse nel suo paese, in particolare quelle in cui a vario titolo sono entrati anche ortodossi locali. Tuttavia, non ha voluto tracciare un quadro storico fine a se stesso, ma lo ha integrato con una visione del futuro dell’Ortodossia, non solo in Gran Bretagna e Irlanda, ma in tutta l’Europa occidentale. Siamo lieti di presentare il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, e speriamo che dalle sue proposte di un cammino verso una metropolia ortodossa russa dell’Europa occidentale vengano anche passi che potremo percorrere fattivamente nella nostra comunità parrocchiale.
26/07/2015
Intervista ad Andrej Gukov, ex seguace di Nikolaj Roerich
Nella ricerca sincretistica di spiritualità non cristiane, alcune figure russe hanno avuto un certo influsso in Occidente. La prima di queste figure è senza dubbio Helena Blavatsky, la fondatrice della Società Teosofica, e un secondo posto tocca a due coniugi, Nicholas e Helena Roerich (o Rerikh, a seconda delle traslitterazioni). Viaggiatori e orientalisti estremamente discutibili (il loro interesse per l’Asia centrale era sfruttato dai bolscevichi a fini spionistici), sono oggi noti per lo più per i quadri molto evocativi dipinti dal marito e per i libri di messaggi “canalizzati” dalla moglie. In un’intervista ricca di dettagli e di profonde considerazioni, padre Georgij Maksimov intervista Andrej Gukov, uno dei russi che sono rimasti per anni affascinati dagli insegnamenti dei Roerich, scoprendone infine la superficialità una volta ritornato in contatto con l’Ortodossia. Presentiamo l’intervista ad Andrej Gukov in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.
25/07/2015
Un vescovo ortodosso convince una ragazza a non gettarsi da un ponte
Nella sua diocesi in Bielorussia, una ragazza di 19 anni si è arrampicata sull'arcata di un ponte pedonale sul fiume Sozh, e piangendo ha minacciato di saltare da un'altezza di oltre 30 metri. Nonostante l'intervento della polizia, la chiave della risoluzione del dramma è stato vladyka Stefan, che ha il suo ufficio vicino al ponte, e che ha convinto la ragazza a non gettarsi, a entrare nell'ufficio della diocesi e a parlare con lui, accettando un aiuto psicologico. Il vescovo ha rifiutato di fare commenti, dicendo semplicemente "non sono un eroe".
Il diacono Andrej Psarjov, direttore del sito ROCOR Studies, ha intervistato l’arciprete Pavel Velikanov (nella foto) a proposito della crisi odierna nella Chiesa ortodossa russa. Tale crisi non è un problema istituzionale, ma piuttosto una presa di coscienza nella Chiesa russa ormai riunificata di una necessità di trovare significati più profondi del retaggio spirituale che si è sviluppato in modi un po’ differenti in madrepatria e nell’emigrazione. Per Padre Pavel la crisi fa nascere desideri di risposte, che possono stimolare un’interazione tra ambienti di chiesa in Russia e in diaspora con strumenti di connessione di una grande immediatezza, tra cui i seminari online e altre tecnologie che favoriscono il contatto reciproco. Presentiamo l’intervista a padre Pavel in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti il testo in russo e in italiano di un saggio del diacono Pavel Serzhantov sui neo-pentecostali e sulla loro predilezione per il libro del profeta Gioele, del quale usano alcuni versetti (ma non il messaggio generale del libro) per giustificare le loro pratiche.
23/07/2015
Archimandrita Placide (Deseille): "Il vescovo non è un funzionario della Repubblica"
Pochi giorni fa il sito moinillon.net ha pubblicato il testo di un’omelia dell’archimandrita Placide (Deseille, nella foto), che parlando dei compiti dei cristiani, ha voluto aggiungere una voce di buon senso alle polemiche che stanno infuriando in Francia attorno all’Esarcato di Rue Daru. Le parole di padre Placide, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, dovrebbero servire a metterci in guardia dalle prese di posizione acritiche, soprattutto da parte dei laici che pretendono di insegnare ai vescovi come fare i vescovi.
...mentre i leader degli USA e dell’Unione Europea si danno da fare, purtroppo, per distruggerla!
Il portale Russia Insider ci presenta due esempi di come oggi la Russia, dalla base della sua popolazione fino ai vertici del suo governo, si impegna a sostenere e alimentare una cultura cristiana. Nel primo esempio vediamo come la Russia rende omaggio ai santi della famiglia imperiale, con una processione di 60.000 persone da Ekaterinburg al santuario di Ganina Jama. Quest’anno i pellegrini più curiosi sono stati gli ortodossi giapponesi giunti alla processione in piena armatura tradizionale da samurai, che possiamo vedere nel video allegato al testo.
Il secondo esempio viene dalla biblioteca presidenziale russa, dalla quale sono stati recentemente digitalizzati e messi a disposizione del pubblico in rete molti libri antichi e rari di storia della Chiesa russa, tra i quali una notevole collezione di testi sul monastero di Valaam. La presentazione in russo e in italiano di questo dono si trova, così come il testo sulla processione imperiale, nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
In un post davvero mastodontico, abbiamo tradotto il rapporto speciale su Srebrenica (pronuncia: “Srèbrenitsa”) pubblicato nel blog di Saker, e ve lo presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Il rapporto contiene diversi testi e decine di rimandi di approfondimento: per difficile che sia da seguire, vi invitiamo a leggerlo attentamente, perché dal caso di Srebrenica è nata tutta una dottrina della “guerra umanitaria” che ha stuprato intere nazioni, a partire da una terribile ingiustizia unilaterale compiuta ai danni di una popolazione cristiana ortodossa.
20/07/2015
Un documento importante sul conflitto tra Gerusalemme e Antiochia
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti un testo eloquente del metropolita Saba (Isber, nella foto) del patriarcato di Antiochia, in risposta a un documento recentemente pubblicato dal patriarcato di Gerusalemme, che cerca di giustificare l’invasione canonica del Qatar di cui abbiamo parlato in un precedente articolo del nostro sito. Ci fa piacere notare che la posizione del metropolita Saba non è sostanzialmente diversa da quella che sostenevamo noi già alla fine di ottobre del 2013. Non pretendiamo di prevedere il corso della storia della Chiesa ortodossa, ma siamo comunque contenti che i lettori del nostro sito non perdano il loro tempo se ci prestano un po’ di attenzione.