Nell’occasione del primo anniversario del decesso di padre Herman (Podmoshenskij) il 30 giugno 2014, il diacono Andrej Psarjov, direttore del sito di studi storici sulla ROCOR, ci offre una conversazione con lui, risalente al 2012, quando padre Herman aveva già da lungo tempo abbandonato la guida del monastero di Platina e del movimento di convertiti all’Ortodossia ad esso collegati. Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della conversazione con padre Herman nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
30/06/2015
Eastring contro Balkan Stream: la battaglia per la Grecia
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un’analisi di Andrew Korybko, che ci spiega come gli interessi economico-strategici legati ai gasdotti possono ancor oggi portare una serie di conseguenze disastrose nei Balcani, inclusi nel recente passato i focolai di terrorismo albanese in Macedonia, e nel prossimo futuro la tenuta stessa del governo Tsipras in Grecia.
29/06/2015
Il fotografo dello tsar e il suo incredibile contributo alla conservazione della storia russa
Abbiamo già presentato sul nostro sito una collezione di immagini del grande fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij, pioniere della fotografia a colori agli inizi del XX secolo. Oggi vogliamo offrirvi una galleria più ampia, con ben 100 fotografie scelte da Russia Insider per commemorare il centenario del viaggio dell’artista ai confini dell’Impero Russo. Anche se non tutte le foto testimoniano il cristianesimo ortodosso, tutte contribuiscono a offrire la testimonianza di uno stato ispirato dalla fede ortodossa in tutti gli aspetti della sua vita.
Un articolo di Russia Insider firmato da Danielle Ryan (la giornalista irlandese che ha recentemente invitato a non generalizzare tutte le tensioni politiche come russofobia) denuncia una sfacciata propaganda russofoba ai danni degli studenti olandesi, mostrandone come prova una vergognosa presentazione della crisi ucraina su un libro di testo. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Con l’arrivo delle vacanze estive, cresce il numero dei fedeli che vengono a chiedere la benedizione della loro automobile, in previsione di lunghi viaggi. Nel Molitfelnic (Eucologio, o benedizionale) in lingua romena, la preghiera di benedizione di un'automobile o di qualunque veicolo terrestre è di solito tratta come un calco dalla formula di benedizione delle navi e delle barche. Recentemente uno dei nostri confratelli, per le sue necessità pastorali, ci ha chiesto di tradurre questa benedizione in italiano. Lo abbiamo fatto, e mettiamo volentieri la preghiera a disposizione di tutti quelli che potrebbero averne un simile bisogno.
Rugăciune
Domnului să ne rugăm.
Doamne, Dumnezeul părinţilor noştri, Care ai poruncit robului Tău Noe să facă corabia spre mântuirea lumii şi ai binevoit ca din lemne multe să fie alcătuită ca un singur lemn, Însuţi, Stăpâne al tuturor, Care ai binevoit a cârmui lemnele cele neînsufleţite şi cu dreapta Ta cea tare a mântui neamul omenesc, păzeşte şi acum corabia [maşina] aceasta şi dă ei înger bun şi paşnic. Păzeşte pe cei care vor călători cu ea; dă‑le lor să ajungă sănătoşi acasă. Cu rugăciunile Preacuratei stăpânei noastre, Născătoarei de Dumnezeu şi pururea Fecioarei Maria; cu puterea cinstitei şi de viaţă făcătoarei Cruci; cu ajutorul cinstitelor, cereştilor, înţelegătoarelor puteri cele fără de trup; al sfântului, măritului prooroc, Înaintemergătorului şi Botezătorului Ioan; al sfinţilor, slăviţilor şi întru tot lăudaţilor apostoli; al sfinţilor, slăviţilor, bunilor biruitori mucenici, al cuvioşilor şi purtătorilor de Dumnezeu părinţilor noştri; al sfântului (N), a cărui pomenire o săvârşim, şi al tuturor sfinţilor Tăi. Că Tu eşti Cel ce ocârmuieşti şi sfinţeşti toate, Dumnezeul nostru, şi Ţie slavă şi mulţumire şi închinăciune înălţăm, Tatălui şi Fiului şi Sfântului Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.
Şi luând preotul apă sfinţită, stropeşte cu ea corabia sau luntrea [maşina], zicând:
Se binecuvintează corabia (sau luntrea) cu mrejele acestea [sau maşina aceasta], prin stropirea cu această apă sfinţită, în numele Tatălui şi al Fiului şi al Sfântului Duh. Amin.
Preghiera
Preghiamo il Signore.
Signore, Dio dei nostri padri, che hai comandato al tuo servo Noè di creare l'arca per la salvezza del mondo e ti sei compiaciuto che essa, da molti legni, fosse composta come un unico legno, tu stesso, o Sovrano di tutti, che ti sei degnato di dirigere il legno inanimato e di salvare l'umanità con la potenza della tua mano destra, custodisci anche ora questa nave [automobile] e donale il tuo angelo buono e pacifico. Custodisci coloro che viaggiano con lei; fa' che giungano sani alla loro casa. Per le preghiere della nostra purissima Sovrana, la Madre-di-Dio e semprevergine Maria; per la potenza della preziosa e vivifica Croce; per il patrocinio delle insigni e celesti potenze incorporee; del santo, insigne profeta, precursore e battista Giovanni; dei santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei santi gloriosi e ben vittoriosi martiri, dei nostri padri venerabili e teofori; del santo (N) di cui compiamo la memoria, e di tutti i tuoi santi. Poiché tu sei colui che dirige e santifica ogni cosa, o Dio nostro, e a te innalziamo gloria, grazie e adorazione, al Padre e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
E il sacerdote asperge con acqua santa la nave o la barca [l'automobile], dicendo:
Questa nave (o barca) con le sue reti [o questa automobile] è benedetta con l'aspersione di quest'acqua santa, nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. Amen.
27/06/2015
L'inferno? Purtroppo sì: perché non posso essere un universalista
Una tentazione ricorrente presso i cristiani di oggi, in larga parte tra i protestanti, ma anche presente tra alcuni convertiti all’Ortodossia che non ne hanno assimilato a fondo lo spirito, è quella del dubitare dell’inferno a causa di tendenze universaliste (la convinzione dogmatica che tutti saranno salvati). Un parroco ortodosso negli Stati Uniti, padre Stephen De Young, analizza le posizioni universaliste, fornendo una dettagliata risposta ortodossa che possiamo leggere in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il 15 giugno 2015 si è avuta la notizia ufficiale che sua Beatitudine Jonah (al secolo James Paffhausen Jr.), ex metropolita della Chiesa Ortodossa in America (OCA), dopo quasi tre anni di attesa, ha ricevuto le lettere dimissoriali per la sua incardinazione nella Chiesa Ortodossa Russa Fuori della Russia (ROCOR). Eletto tra molte speranze nel 2008 come più giovane dei primi ierarchi della OCA (e anche come più giovane tra i suoi vescovi del tempo), e costretto alle dimissioni nel 2012 dal sinodo della OCA, ha avuto molti sostenitori e molti spietati critici. In questi ultimi tre anni ha avuto il sostegno della cattedrale della ROCOR a Washington DC, dedicata a San Giovanni Battista, dove ha potuto celebrare e tenere conferenze e corsi di catechesi cristiana. Ora è stato ricevuto nella ROCOR come metropolita a riposo, e ci vorrà forse ancora del tempo per stendere un resoconto obiettivo delle luci e ombre del suo episcopato. In onore al principio “dimmi dove vai, e ti dirò chi sei”, vogliamo mostrare ai nostri lettori il filmato di una recente Divina Liturgia proprio nella cattedrale di san Giovanni Battista, dove il metropolita Jonah ha avuto accoglienza in questi anni.
25/06/2015
Archimandrita Daniel (Byantoro): "Io credo nel futuro dell'Ortodossia in Indonesia"
Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista rilasciata da padre Daniel (Byantoro), il fondatore della missione ortodossa in Indonesia, durante il suo recente viaggio in Russia.
Abbiamo già presentato un’intervista a padre Daniel tre anni fa; In quest’ultima intervista vediamo approfondire alcuni aspetti del lavoro missionario e tracciare le linee per la futura generazione degli ortodossi indonesiani.
24/06/2015
Matushka Julia Sysoeva e il fondo di assistenza per le vedove dei sacerdoti
Chiunque abbia imparato ad apprezzare nella Chiesa l’apostolato dei sacerdoti sposati, può capire come la morte di un prete in servizio può avere conseguenze disastrose per i suoi familiari. Matushka Julia Sysoeva (nellafoto), vedova di padre Daniil Sysoev, ha affrontato il problema dell’assistenza alle vedove dei sacerdoti dopo l’assassinio di suo marito nel 2009, e ha dato corpo a un sogno assistenziale condiviso con padre Daniil quando questi era ancora in vita. Leggiamo anche noi di questa esperienza in un’intervista a matushka Julia, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, e ricordiamo che l’aiuto alle vedove e agli orfani è uno dei doveri più sacri per i cristiani.
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un doveroso commento di Gabe Martini, che ci aiuta a capire che l’antichità, nella visione della Chiesa ortodossa, è un’espressione della continuità della Chiesa apostolica, e non di un desiderio di far rivivere archeologicamente il cristianesimo antico (generalmente su base onirica, o nel migliore dei casi tramite ricostruzioni largamente ipotetiche).
L'arciprete Andrew Phillips ha scritto sul suo blog un articolo molto solidale con l'arcivescovo Job (nella foto), che ricostruisce alle radici storiche il presente conflitto con l'Istituto san Sergio. Pur nel nostro desiderio di non ingerirci nella disputa, presentiamo comunque volentieri l'articolo di padre Andrew, soprattutto per il suo aiuto alla comprensione di quanto sia complessa la costituzione ideologica della diaspora russa in Francia nell'ultimo secolo.
L’attuale dibattito in tema di “integrità territoriale dell’Ucraina” deve essere visto in prospettiva della totale abdicazione al buon senso che ha avuto luogo, purtroppo, con la frammentazione della Jugoslavia. In un articolo di Marko Marjanović da Russia Insider, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, sono elencati gli assurdi controsensi che hanno caratterizzato gli Stati Uniti e i paesi dell’Europa occidentale negli ultimi venticinque anni. Di fronte al livello di sfacciata ipocrisia mostrato purtroppo anche dall’Italia nelle questioni del rispetto dei confini nazionali e locali, sarebbe già gran cosa smettere di parlare in nome di qualche “principio”, per mero senso del pudore.
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” la traduzione italiana di un eccellente articolo di Israel Shamir, in cui un viaggio a Kiev dopo l’assassinio dell’amico Oles’ Buzina diventa un modo di riflettere sui cambiamenti in corso in Europa orientale, i conflitti di civiltà, le relazioni internazionali e il destino degli stati.
Nel giorno dell’inizio dell’estate, vogliamo offrirvi un curioso contrasto di climi e temperature con la mostra fotografica dell’inverno nel più grande dei monasteri nel Nord della Russia: quello delle isole Solovki, nel Mar Bianco. Dal portale Pravoslavie.ru, presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” le immagini di Nadezhda Terekhova, con commenti e didascalie in russo e in italiano.
L’officio della Paraclisi (che possiamo anche chiamare “Canone di supplica”) alla Madre di Dio e ai santi è una funzione derivata dal Mattutino, che proviene dalla Chiesa greca e si è diffusa anche in quella romena. Nell’Ortodossia russa, dove si è sviluppata su linee analoghe ma non uguali la funzione del Moleben (ovvero, officio di intercessione), la Paraclisi rimane una funzione piuttosto esotica, e in Moldova convivono entrambe le tradizioni cultuali. Con la sua fine conoscenza in materia liturgica, padre Petru (Pruteanu) ci presenta i caratteri di questo tipo di officiature, in un saggio che presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti.