Padre Andrew Phillips ci ricorda le quattro aree comuni che rendono duraturo un legame matrimoniale, in un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Etica” dei documenti.
cerca l'unione mistica con Dio attraverso i misteri ineffabili
cerca una chiesa nazionale per ragioni nazionaliste e non religiose
comprende che la Chiesa ortodossa è un'organizzazione al di sopra delle nazioni
sostenuto dal Dipartimento di Stato degli USA
ha cominciato a pensare all'autocefalia solo dopo che il presidente Kravchuk l'ha suggerita
ha oltre 5000 monaci
ha 200 monaci
sogna di impadronirsi della Lavra delle Grotte di Kiev
"non c'è giudeo ne greco, né schiavo né libero, né maschio né femmina; ma tutti siete uno in Cristo Gesù"
ha sostenuto la persecuzione degli uniati negli anni '80; ora vuole allearsi con gli uniati
non ha sostenuto alcuna parte durante l'Euromaidan
ha sostenuto l'Euromaidan
ama tutti i popoli
odia i russi
si è mantenuto fedele ai suoi voti monastici
ha rotto i suoi voti monastici, sposandosi e facendo tre figli in segreto
gode di piena autonomia
copia lo stile del patriarca di Mosca
scomunicato nel 1997
16/09/2018
La Chiesa russa sospende la commemorazione del patriarca Bartolomeo e la concelebrazione con la gerarchia di Costantinopoli, ma la comunione eucaristica non è interrotta
In seguito alla nomina da parte del Patriarca ecumenico di due vescovi come esarchi in Ucraina senza alcuna benedizione da parte della Chiesa ortodossa ucraina, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha deliberato nella sua sessione straordinaria del 14 settembre 2018 che sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' cesserà di commemorare sua Santità il patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli durante la Divina Liturgia.
I primati delle 15 Chiese ortodosse autocefale del mondo si commemorano tipicamente a vicenda in vari punti durante la Divina Liturgia.
Si è anche deciso di sospendere la concelebrazione con i vescovi di Costantinopoli e di sospendere la partecipazione ad assemblee episcopali, dialoghi teologici, commissioni multilaterali e a tutte le altre strutture presiedute o co-presiedute da rappresentanti del Patriarcato ecumenico, come sua Eminenza il metropolita Ilarion (Alfeev), capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, ha dichiarato in una conferenza stampa.
Tuttavia, queste misure non indicano una rottura nella comunione eucaristica: "La comunione eucaristica tra le Chiese non è stata interrotta. Questa decisione non priva il clero del patriarcato di Costantinopoli e della Chiesa ortodossa russa della possibilità di svolgere servizi congiunti", ha spiegato il segretario stampa del patriarca, padre Aleksandr Volkov.
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha precedentemente affermato che interromperà la comunione eucaristica con Costantinopoli nel caso in cui questa conceda l'autocefalia a una chiesa ucraina.
Sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina ha anche annunciato oggi che la Chiesa canonica non si incontrerà con gli esarchi, che sono già arrivati a Kiev, in quanto non hanno alcuna benedizione per essere sul territorio canonico della Chiesa ortodossa ucraina.
15/09/2018
Un ricordo di padre Seraphim (Rose) in un monastero in Bulgaria
Partendo da un recente pellegrinaggio in Bulgaria, Jesse Dominick ci fa partecipi di alcuni ricordi di padre Seraphim Rose (nella foto) raccolti in giro per il mondo, che dimostrano la sua ricezione come un testimone dell’Ortodossia a livello universale, e che vi presentiamo in traduzione italiana.
Proponiamo in traduzione italiana una breve rassegna delle dichiarazioni di primati, sinodi e autorevoli vescovi delle Chiese ortodosse ufficiali a proposito delle ingerenze ecclesiastiche in Ucraina. Non aggiungiamo altri commenti, essendo persuasi che le dichiarazioni si commentino già abbastanza bene da sole.
Padre Andrew Phillips commenta con il suo solito stile, di ampio respiro e senza false cortesie, il panorama e le conseguenze dell'attuale crisi interna al mondo ortodosso, in un articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione "Geopolitica" dei documenti.
La rivista The Orthodox Word riportava nel 1972 una panoramica sul Patriarcato ecumenico, scritta da san Giovanni di Shanghai (nella foto) per il Concilio della ROCOR nel 1938. I dati di questo rapporto, che evidentemente sembravano ancora attuali al futuro padre Seraphim (Rose) quando li riportò nel 1972, sono ancora straordinariamente attuali in questi giorni di conflitti giurisdizionali. Vi invitiamo a leggere il rapporto di cui abbiamo preparato la traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
11/09/2018
Patriarcato di Costantinopoli: Sul secondo matrimonio dei preti
Sempre sul tema della decisione di permettere ai preti un secondo matrimonio, leggiamo in romeno e in italiano cosa ne pensa il nostro confratello padre Petru (Pruteanu), che analizza i risvolti giuridici e pratici di questa proposta.
10/09/2018
Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa dell'8 settembre 2018
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa esprime la sua risoluta protesta e profonda indignazione in connessione con il comunicato pubblicato il 7 settembre 2018, della Segreteria Generale del Santo Sinodo del Patriarcato di Costantinopoli, che annuncia la nomina di due vescovi di questa Chiesa – l'arcivescovo Daniel di Pamphilon (USA) e il vescovo Hilarion di Edmonton (Canada) – come 'esarchi' del Patriarcato ecumenico a Kiev.
Questa decisione è stata presa senza un accordo con il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' e con il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, e costituisce una flagrante violazione dei canoni ecclesiastici che vietano ai vescovi di una Chiesa locale di interferire nella vita interna e negli affari di un'altra Chiesa locale (Canone 2 del II Concilio ecumenico; Canone 20 del Concilio Trullano, Canone 13 del concilio di Antiochia, Canoni 3, 11 e 12 del Concilio di Sardica). Contraddice del tutto la finora immutata posizione del Patriarcato di Costantinopoli e dello stesso stesso patriarca Bartolomeo, che ha più volte dichiarato di riconoscere il metropolita Onufrij come unico capo canonico della Chiesa ortodossa in Ucraina.
La decisione del Patriarcato di Costantinopoli di affidare la questione della concessione dell'autocefalia all'esame dei "credenti ortodossi dell'Ucraina" è stata presa contro la volontà dell'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina, che ha chiesto all'unanimità la preservazione del suo stato attuale.
Per giustificare la sua interferenza negli affari di una Chiesa locale, il patriarca di Costantinopoli ha prodotto false interpretazioni di fatti storici, riferendosi a presunti suoi poteri eccezionali, che egli in realtà non ha, e non ha mai avuto.
Queste azioni portano a una situazione di stallo le relazioni tra la Chiesa russa e la Chiesa di Costantinopoli, creando una vera minaccia per l'unità dell'Ortodossia in tutto il mondo.
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa dichiara che la piena responsabilità per questi atti anticanonici ricade personalmente sul patriarca Bartolomeo e su quelle persone nella Chiesa di Costantinopoli che sostengono tali azioni.
Gli atti di risposta del Patriarcato di Mosca seguiranno al primo momento possibile.
Nel recente articolo che vi abbiamo presentato, "La santa Rus' dell'attore americano Jonathan Jackson", si fa cenno a una famosa canzone sui martiri imperiali, della cantante Zhanna Bichevskaja. Eccovi la canzone completa in questo video:
08/09/2018
Il Patriarcato ecumenico permette ai preti di risposarsi: pareri di esperti a riguardo
È degli inizi di settembre una decisione del Patriarcato di Costantinopoli di permettere le seconde nozze dei preti (senza la loro riduzione allo stato laicale), in caso di loro vedovanza o abbandono da parte della prima moglie. La decisione segna un netto distacco dalla disciplina secolare della Chiesa, e suscita reazioni piuttosto differenti. Vi presentiamo in traduzione italiana i commenti di tre esperti (due sacerdoti e un professore laico) della Chiesa ortodossa russa.
07/09/2018
I copricapo, la modestia e i rimproveri alle donne ortodosse moderne
Di fronte all’ennesimo attacco al velo delle donne ortodosse su Public Orthodoxy, un sito rappresentativo del modernismo ortodosso, padre Lawrence Farley ci accompagna in una riflessione sulle motivazioni del velo da parte di una donna contemporanea, con un’attenzione alle donne che hanno deciso di entrare da adulte nella Chiesa ortodossa. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di padre Lawrence nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
È passata ormai quasi una settimana dall’assassinio di Aleksandr Zakharchenko (nella foto), presidente della Repubblica Popolare di Donetsk, in un attentato con autobomba in un caffè del centro di Donetsk. Abbiamo aspettato per ricordarlo anche qui, non per disinteresse, ma perché abbiamo analizzato varie reazioni nei giorni passati. Non possiamo dire di essere stupiti per il silenzio generale con cui il mondo sta a guardare la liquidazione progressiva di tutti i difensori del Donbass, giungendo ora fino ai capi. Da parte nostra, avevamo segnalato Aleksandr Zakharchenko fin dalla sua prima conferenza stampa da presidente, quattro anni fa (fine agosto 2014), e troviamo giusto ricordarlo con onore, come abbiamo fatto per tutte le altre vittime di attentati, come Mozgovoj, Drëmov, Pavlov (“Motorola”) e Tolstykh (“Givi”). Non possiamo non ripetere che queste eliminazioni non sono altro che una strategia del terrore: un autobomba in un caffè non si inquadra in alcuna strategia militare, per non parlare dello sfacciato ossimoro di una “operazione anti-terrorismo” che si alimenta di atti terroristici.
La guerra di Aleksandr Vladimirovich è terminata: Eterna Memoria! La nostra continua con le armi che la Chiesa ci offre, e che impieghiamo in continuazione:
Signore Gesù Cristo, nostro Dio, guarda con il tuo occhio misericordioso alla sofferenza e al grande grido di lamento dei tuoi figli nella terra ucraina.
Libera il tuo popolo dalla guerra fratricida, fai cessare lo spargimento di sangue, arresta il corso dei pericoli imminenti. Non lasciare senza rifugio chi è scacciato dalla sua casa, nutri gli affamati, consola chi piange, riunisci chi è stato separato.
Non lasciar diminuire il tuo gregge amareggiato dai propri vicini, ma nella tua generosità dona una rapida riconciliazione. Addolcisci i cuori di chi si è indurito e riportali alla tua conoscenza. Dona la pace alla tua Chiesa e ai suoi figli fedeli, affinché con un solo cuore e una sola bocca glorifichino te, nostro Signore e Salvatore, nei secoli dei secoli. Amen.
05/09/2018
Padre Seraphim Rose nei ricordi del suo biografo padre Damascene
Vi presentiamo la trascrizione italiana di un video di ricordi dello ieromonaco Seraphim (Rose), da parte dell’attuale abate del monastero di Platina, l’archimandrita Damascene (Christensen, nella foto).
Padre Damascene conobbe padre Seraphim solo negli ultimi due anni di vita di quest’ultimo, avendo appena il tempo di essere preparato da lui al battesimo. In compenso, padre Damascene è stato per oltre trent’anni il biografo del suo iniziatore all’Ortodossia, e i suoi ricordi e testimonianze hanno una particolare profondità.
Padre John Whiteford cerca di chiarire alcuni dubbi e contraddizioni relative alle note del Nuovo Testamento sui parenti di Gesù, a cominciare dall’identità di san Giacomo (nell’icona), “fratello del Signore” e primo vescovo di Gerusalemme, per poi riflettere sull’identità dei “figli di Cleopa” e sulla loro relazione con Giuseppe di Nazaret. Presentiamo le domande e le risposte di padre John in traduzione italiana nella relativa sezione dei documenti.