Padre Andrew Phillips risponde a una domanda che dovrebbe interessare a ogni ortodosso che vive in Italia, e che prima o poi deve saper dare un giudizio storico e teologico sul cattolicesimo romano, facendo attenzione a non trattare nello stesso modo le idee e i fedeli che credono sinceramente in tali idee.
29/04/2018
Una nuova festa di Tutti i Santi della Penisola Iberica sarà proclamata a ottobre
Grazie al paziente lavoro di riscoperta dei santi antichi della Penisola Iberica, preparato da padre Andrej Kordochkin di Madrid (lavoro di cui abbiamo parlato in un articolo del nostro sito), si è giunti a una decisione comune dell’Assemblea locale dei vescovi ortodossi, e la festa dei santi ortodossi della Penisola Iberica sarà presto celebrata a livello pan-ortodosso. Questa decisione (di cui presentiamo un articolo illustrativo in traduzione italiana) ci deve servire d’esempio per offrire simili testimonianze anche in Italia.
Padre Andrew Phillips ci spiega in modo semplice quali sono le deviazioni che possono rovinare la costruzione di una parrocchia, quando questa si dimentica di radunarsi attorno a Cristo: presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Hal Freeman, un ortodosso americano che vive in Russia, traccia un quadro della sua vita che abbiamo tradotto in italiano per chi vuole rendersi conto dei modi differenti di vivere la fede ortodossa in Russia e nei paesi occidentali.
26/04/2018
Padre Sofronij (Sakharov) e la comprensione ortodossa della redenzione
In un saggio dettagliato che presentiamo in traduzione italiana, padre Andrew Phillips, che di solito non risparmia critiche al retaggio spirituale contemporaneo di padre Sofronij (Sakharov, nella foto), analizza gli influssi positivi che si notano nella sua vita, tra i quali il contributo significativo del pensiero teologico di sua eminenza Antonij (Khrapovitskij), il primo metropolita a capo della ROCOR.
25/04/2018
Se la tua Chiesa accetta l'omosessualità, è tempo di cercarne una nuova
Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la trascrizione italiana di una video-intervista in cui il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk (nella foto) stigmatizza senza mezzi termini l’andamento delle chiese protestanti e della legislazione dei paesi dell’Unione Europea in termini di matrimonio e sessualità.
Al compimento dei 40 giorni dalla morte, il sito dell'OLTR (l'associazione degli Ortodossi Locali di Tradizione Russa) ha dato l'annuncio del decesso del suo presidente, Séraphin Rehbinder (nella foto).
Il ritardo è stato voluto per permettere il commiato funebre nel periodo pasquale, e per non turbare il quindicesimo anniversario della lettera del patriarca Alessio II, che nell’aprile del 2003 invitava le chiese ortodosse russe in Europa Occidentale alla riunificazione per una testimonianza comune: questo invito è stato fatto proprio dall'OLTR, e Séraphin Rehbinder vi ha dedicato tutto il resto della sua vita e delle sue energie. Possiamo ricordarlo leggendo sul nostro sito una sua intervista del 2011, in cui spiegava con attenzione i problemi legati al compito della testimonianza ortodossa.
Al servo di Dio Séraphin Aleksandrovich: Eterna memoria! Вечная Память! Mémoire Eternelle!
23/04/2018
Proteste contro le interferenze di Poroshenko negli affari della Chiesa ortodossa ucraina
I membri del blocco di opposizione (nella foto) del parlamento di Kiev hanno inviato un appello al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, denunciando le richieste del presidente ucraino al Patriarcato ecumenico di benedire una Chiesa ortodossa autocefala ucraina.
I deputati dell'opposizione hanno espresso la loro indignazione per quella che ritengono un'ennesima interferenza nella vita della Chiesa ortodossa ucraina e un'usurpazione dei diritti della Chiesa e dei fedeli di decidere il proprio fato.
Da parte nostra, ci limitiamo a lasciarvi qui sotto una prova lampante della serietà dell'interesse di Petro Poroshenko per il bene dell'Ortodossia in Ucraina: la foto della sua comunione nella cattedrale uniata di Kiev per mano del "patriarca" Svjatoslav Shevchuk.
Il metropolita Cornelio (Jakobs, nella foto) di Tallinn e tutta l'Estonia si è addormentato nel Signore il 19 aprile del 2018, all'età di 93 anni (era il più anziano membro dell'episcopato della Chiesa ortodossa russa) e nel 72° anno di ministero clericale nella Chiesa.
Etnicamente estone, e al tempo stesso fedele figlio della Chiesa ortodossa russa (per la quale aveva subito anche anni di prigionia in un gulag sovietico in Mordovia), la sua vita è stata una confutazione di quegli indegni progetti di autocefalia ortodossa ai quali non importa un fico secco dell'autodeterminazione di un singolo popolo, ma solo dell'indebolimento della Chiesa attraverso la politica del divide et impera.
A sua eminenza il metropolita Cornelio: Eterna Memoria!
Alla sera del giorno di Pasqua del 2018, incarnando il desiderio di molti pii cristiani ortodossi (che considerano una somma benedizione morire a Pasqua), si è addormentato nel Signore il servo di Dio Michael McCall (nella foto), un ortodosso inglese di 62 anni e di origini scozzesi che viveva nell'isola di Wight.
Abbiamo potuto conoscere Michael nel corso dei nostri viaggi in Inghilterra, e in lui abbiamo visto uno di quei fedeli che con grande modestia e senso del dovere costituiscono le vere colonne delle loro parrocchie.
Anche se era un uomo di notevoli doti intellettuali (aveva un dottorato in matematica all'università di Cambridge), viveva nella più assoluta modestia, senza televisione, né automobile, né telefono portatile. Era da 25 anni un fedele della Chiesa ortodossa, e viveva da celibe in uno stile di vita quasi monastico. Andava spesso in pellegrinaggio a Gerusalemme e sull'isola di Iona in Scozia (da dove venivano i suoi antenati), e ci aveva fatto sapere che non avrebbe disprezzato un pellegrinaggio ai luoghi santi dell'Italia ortodossa.
Il suo stile di vita sobrio e ritirato gli aveva permesso di devolvere notevoli somme allo sviluppo di varie chiese ortodosse.
Il giorno dell'Ascensione celebreremo la memoria del quarantesimo giorno dal riposo nel Signore di questo fedele che ogni parrocchia avrebbe voluto avere tra i suoi membri. A noi che restiamo ancora in questo mondo resta la sfida di imitare il suo esempio.
Al servo di Dio Michael il Pellegrino: Eterna Memoria! Eternal Memory!
19/04/2018
Testimonianze dirette di padri da Damasco e Aleppo
Sul sito del Centro di iniziative per la Verità e la Giustizia, leggiamo e ascoltiamo le parole di padre Bahjat Elia Karakach (nella foto), superiore del convento francescano di Damasco, e di mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i latini: parole non equivoche su chi vuole una guerra in Siria e non solo, e su cosa dovremmo pensarne noi credenti.
Vi presentiamo la versione italiana della dichiarazione comune dei patriarchi cristiani della Siria dopo l’attacco missilistico (che sarebbe poi l’invasione di un paese sovrano) provocato dalle fake news (che sarebbero poi balle mediatiche) sull’uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano. L’appello dei patriarchi chiede anche alle NOSTRE Chiese di far sentire la loro voce contro questo stupro al buon senso.
17/04/2018
L'élite dell'Occidente fa marcia indietro – per il momento
Vi presentiamo la traduzione italiana del nuovo saggio geopolitico di padre Andrew Phillips, che analizza una serie di ingiustizie che stanno ormai colmando la misura.