Il metropolita Cornelio (Jakobs, nella foto) di Tallinn e tutta l'Estonia si è addormentato nel Signore il 19 aprile del 2018, all'età di 93 anni (era il più anziano membro dell'episcopato della Chiesa ortodossa russa) e nel 72° anno di ministero clericale nella Chiesa.
Etnicamente estone, e al tempo stesso fedele figlio della Chiesa ortodossa russa (per la quale aveva subito anche anni di prigionia in un gulag sovietico in Mordovia), la sua vita è stata una confutazione di quegli indegni progetti di autocefalia ortodossa ai quali non importa un fico secco dell'autodeterminazione di un singolo popolo, ma solo dell'indebolimento della Chiesa attraverso la politica del divide et impera.
A sua eminenza il metropolita Cornelio: Eterna Memoria!
Alla sera del giorno di Pasqua del 2018, incarnando il desiderio di molti pii cristiani ortodossi (che considerano una somma benedizione morire a Pasqua), si è addormentato nel Signore il servo di Dio Michael McCall (nella foto), un ortodosso inglese di 62 anni e di origini scozzesi che viveva nell'isola di Wight.
Abbiamo potuto conoscere Michael nel corso dei nostri viaggi in Inghilterra, e in lui abbiamo visto uno di quei fedeli che con grande modestia e senso del dovere costituiscono le vere colonne delle loro parrocchie.
Anche se era un uomo di notevoli doti intellettuali (aveva un dottorato in matematica all'università di Cambridge), viveva nella più assoluta modestia, senza televisione, né automobile, né telefono portatile. Era da 25 anni un fedele della Chiesa ortodossa, e viveva da celibe in uno stile di vita quasi monastico. Andava spesso in pellegrinaggio a Gerusalemme e sull'isola di Iona in Scozia (da dove venivano i suoi antenati), e ci aveva fatto sapere che non avrebbe disprezzato un pellegrinaggio ai luoghi santi dell'Italia ortodossa.
Il suo stile di vita sobrio e ritirato gli aveva permesso di devolvere notevoli somme allo sviluppo di varie chiese ortodosse.
Il giorno dell'Ascensione celebreremo la memoria del quarantesimo giorno dal riposo nel Signore di questo fedele che ogni parrocchia avrebbe voluto avere tra i suoi membri. A noi che restiamo ancora in questo mondo resta la sfida di imitare il suo esempio.
Al servo di Dio Michael il Pellegrino: Eterna Memoria! Eternal Memory!
19/04/2018
Testimonianze dirette di padri da Damasco e Aleppo
Sul sito del Centro di iniziative per la Verità e la Giustizia, leggiamo e ascoltiamo le parole di padre Bahjat Elia Karakach (nella foto), superiore del convento francescano di Damasco, e di mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i latini: parole non equivoche su chi vuole una guerra in Siria e non solo, e su cosa dovremmo pensarne noi credenti.
Vi presentiamo la versione italiana della dichiarazione comune dei patriarchi cristiani della Siria dopo l’attacco missilistico (che sarebbe poi l’invasione di un paese sovrano) provocato dalle fake news (che sarebbero poi balle mediatiche) sull’uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano. L’appello dei patriarchi chiede anche alle NOSTRE Chiese di far sentire la loro voce contro questo stupro al buon senso.
17/04/2018
L'élite dell'Occidente fa marcia indietro – per il momento
Vi presentiamo la traduzione italiana del nuovo saggio geopolitico di padre Andrew Phillips, che analizza una serie di ingiustizie che stanno ormai colmando la misura.
Come da promessa, vi riportiamo le novità sull'icona dei santi Costantino ed Elena, che ci è arrivata il Giovedì Santo, e che abbiamo avuto la possibilità di portare con noi nella processione pasquale. Nel pomeriggio di sabato 17 aprile, l'icona è stata installata sulla parete di fondo della navata destra della Chiesa (occupando così una posizione simmetrica rispetto a quella di san Nicola, realizzata nello stesso laboratorio iconografico, e sistemata lo scorso dicembre nella navata sinistra).
Molte altre sorprese ci aspettano riguardo ai santi imperatori, la cui storia è legata a Torino in un modo molto particolare, Avremo modo di approfondire questa storia e la nostra conoscenza di questi straordinari santi, che la Torino ortodossa accolse in trionfo e che l'eterodossia ha relegato nella sfera del dubbio e delle polemiche.
Santi imperatori pari agli apostoli, Costantino ed Elena, intercedete presso Dio per noi!
Il sito della diocesi di Korsun riporta la fondazione di una nuova comunità nel principato di Monaco, nata per iniziativa dei fedeli locali, e a cui è stata assegnata una chiesa temporanea dalla diocesi cattolica. La comunità ha il suo prete, padre Vadim Zakrevskij, e tiene funzioni regolari.
Ancora una volta si conferma che la presenza del patriarcato di Mosca sulla Costa Azzurra è l’unica alternativa che permette una seria espansione, sia riuscendo a mantenere le storiche (e costose) chiese pre-rivoluzionarie, sia offrendo un impulso alla creazione di nuove parrocchie.
14/04/2018
I filippini costruiscono una chiesa in 3 settimane per la santa Pasqua
Vi presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la traduzione italiana di un articolo sull’insolita celebrazione di Pasqua da parte di una piccola comunità di ortodossi filippini.
Aggiungiamo alla nostra sezione di domande e risposte dei documenti la traduzione italiana delle domande poste a padre Andrew Phillips nei giorni della Quaresima appena trascorsa.
12/04/2018
Il patriarca Teofilo di Gerusalemme sul metropolita Onufrij di Kiev
Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un articolo che riporta il rinnovato sostegno del patriarca Teofilo III di Gerusalemme alla Chiesa ortodossa ucraina e al suo primate, il metropolita Onufrij di Kiev.
11/04/2018
Quarta chiesa ortodossa data alle fiamme nel 2018 a Kiev
Pur nella gioia della Pasqua, non dimentichiamoci degli ortodossi che soffrono in Ucraina: la chiesa dell’icona “Ierusalimskaja” della Madre di Dio (nella foto) è la quarta chiesa ortodossa a Kiev che hanno tentato di incendiare dall’inizio del 2018. Il rogo (grazie a Dio spento in tempo dai vigili del fuoco locali) è avvenuto al mattino del Venerdì santo.
Cliccate qui per vedere la galleria fotografica della funzione della notte di Pasqua alla nuova cattedrale dei santi Nuovi Martiri e Confessori presso il monastero Sretenskij di Mosca.
Il saluto pasquale ortodosso non è soltanto una tradizione sentita, ma è anche una precisa confessione di fede, che serve a far radicare le verità della fede, e al tempo stesso agisce come modo di identificazione reciproca tra i fedeli (in questo, ricopre lo stesso ruolo che aveva il Credo nei primi secoli cristiani). Quando poi il saluto si moltiplica in molte lingue, dà un’idea dell’internazionalità della Chiesa ortodossa.
Vogliamo proporvi qui una serie di lingue nelle quali è stato annunciato il saluto pasquale nella nostra parrocchia... ovviamente, non tutte le lingue hanno visto la stessa frequenza di impiego, ma che ci crediate o no, sono state tutte usate da noi in questi ultimi anni. Se volete divertirvi un poco, provate anche voi a scoprire di quali lingue si tratta!