La critica più seria delle ipocrisie di un paese non può che venire, a nostro parere, da chi cerca di vivere il cuore spirituale del paese stesso. Per padre Andrew Phillips, che ha passato decenni a riscoprire la vera anima ortodossa dell’antica Inghilterra dietro pesanti distorsioni storiche, è facile spiegare quanto siano vuote le attuali ricerche di ‘valori britannici’, pensate in chiave anti-islamica, ma in realtà nate dall’ipocrisia di un paese che nega le sue stesse radici. Scopriamo cosa ha da dire a proposito padre Andrew nella traduzione italiana del suo saggio.
È bello vivere in una Chiesa in cui anche i vescovi devono andare a lezione! Il sito del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ci annuncia che il metropolita Ilarion di Volokolamsk ha aperto il quinto corso avanzato per vescovi appena consacrati. I corsi, avviati con la benedizione del patriarca Kirill, aiutano i nuovi vescovi a familiarizzarsi con il lavoro di coordinazione delle diverse attività delle loro diocesi. Presentiamo nella sezione "Pastorale" dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di questa notizia.
30/03/2015
Rapporto speciale sulle violazioni dei diritti dei cristiani ortodossi in Ucraina nel 2014
Vi abbiamo preparato la traduzione italiana, con il relativo file in formato PDF, del primo documento importante diffuso da questo centro: il rapporto 2014 sulle violazioni dei diritti dei cristiani ortodossi in Ucraina nel 2014. Sarebbe bene diffondere questo documento il più possibile, per sottolineare i dati di fatto della persecuzione della Chiesa ortodossa in un paese in cui è paradossalmente la confessione maggioritaria.
29/03/2015
Le Vite dei Santi: l'agiografia attraverso gli occhi di Tolkien
Un articolo di Nicholas Kotar in Orthodox Arts Journal, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti, ci aiuta a capire quegli elementi leggendari nelle Vite dei santi, che rappresentano ancora oggi un ostacolo insuperabile per la mentalità razionalista. Curiosamente, è proprio un autore cattolico romano, il professor J. R. R. Tolkien (nella foto), che l’autore del saggio porta a testimone di una mentalità davvero ortodossa: una mentalità che sa integrare una visione fiabesca nella ricerca stessa della santità.
28/03/2015
La crisi ucraina nelle parole profetiche di due dei suoi startsy
Profezia di san Lavrentij di Chernigov (+19/1/1950)
Приходит время, когда и недействующие храмы будут ремонтировать, оборудовать не только снаружи, но и внутри. Купола будут золотить как храмов, так и колоколен. А когда закончат всё уже, наступит время, когда воцарится антихрист... Все храмы будут в величайшем благолепии, как никогда, а ходить в те храмы нельзя будет.
...Все лжеучения выйдут наружу вместе с бесами и безбожниками тайными (католиками, униатами, украинцами-самосвятами и другими) и сильно на Украине ополчатся против канонической Православной Церкви, её единства и соборности. Этих еретиков будет поддерживать безбожная власть, а поэтому будут отнимать у православных церкви и верных избивать. Тогда Киевский митрополит (недостоин сего звания) вместе со своими единомышленными архиереями и иереями сильно поколеблет Церковь Русскую. Весь мир удивится его беззаконию и устрашится. Сам уйдёт в вечную погибель, как и Иуда. Но все эти наветы лукавого и лжеучения в Руси исчезнут, а будет Единая Церковь Православная Русская... В городе Киеве никогда не было Патриарха. Патриархи были и жили в Москве. Берегитесь самосвятской украинской группы (церкви) и унии.
Arriverà un momento in cui anche le chiese inutilizzate saranno restaurate, abbellite non solo all'esterno, ma anche all'interno. Le cupole delle chiese e dei campanili saranno dorate. Ma quando tutto sarà finito, arriverà il tempo in cui regnerà l'anticristo... Tutte le chiese sarannno al massimo splendore come mai prima, ma non sarà permesso entrarvi.
...Tutti i falsi insegnamenti usciranno all'aperto con i demoni e gli atei segreti (cattolici, uniati, ucraini autoconsacrati e altri) e in Ucraina prenderanno armi con forza contro la Chiesa Ortodossa canonica, contro la sua unità e la sua sobornost. Questi eretici saranno sostenuti da un'autorità senza Dio, e quindi porteranno via le chiese agli ortodossi e uccideranno i fedeli. Poi un metropolita di Kiev (indegno di questo titolo), insieme ai suoi vescovi e sacerdoti di una sola mente con lui, indebolirà fortemente la Chiesa della Rus'. Tutto il mondo sarà sbalordito e spaventato dalla sua iniquità. Egli stesso andrà alla perdizione eterna, come Giuda. Ma tutte queste calunnie del maligno e insegnamenti falsi scompariranno, e ci sarà una singola Chiesa Ortodossa nella Rus'... Nella città di Kiev non c'è mai stato un Patriarca. I patriarchi dimoravano e vivevano a Mosca. Fate attenzione ai gruppi degli ucraini autoconsacrati e all'unia.
Profezia dell'anziano Iona (Ignatenko) di Odessa (+18/12/2012)
– Через год после моей смерти начнутся большие потрясения, будет война. Продлится это два года.
– А как все начнется? Америка нападет на Россию?
– Нет.
– Россия нападет на Америку?
– Нет.
– А что тогда?
– В одной стране, которая меньше, чем Россия, возникнут очень большие нестроения, будет очень много крови. Продлится это два года. После чего будет русский царь.
Как рассказывают, старец предсказывал, что первая Пасха после начала смуты на Украине будет кровавой, вторая – голодной, третья – победной.
- Un anno dopo la mia morte ci sarà un grande sconvolgimento, ci sarà la guerra. Andrà avanti per due anni.
- E come inizierà? L'America attaccherà la Russia?
- No.
- La Russia attaccherà l'America?
- No.
- E allora cosa?
- In un paese più piccolo della Russia, ci sarà un grande disordine, ci sarà moltissimo sangue. Durerà due anni. Poi ci sarà uno tsar russo.
Come raccontano, l'anziano predisse che la prima Pasqua dopo l'inizio dei Torbidi in Ucraina sarà una Pasqua di sangue, la seconda sarà una Pasqua di fame, la terza sarà una Pasqua di vittoria.
Il 26 marzo, Igor' Kolomojskij, oligarca di Dnepropetrovsk e indiscusso padrone del sud dell'Ucraina, ha fatto un appello al popolo ucraino, esortandolo a scendere in piazza il 28 marzo contro il regime di Poroshenko.
Naturalmente, ci sono aspetti sommamente ironici in questo appello, a cominciare dall'oligarca ebreo che invita alla lotta in giorno di sabato, per continuare con l'appello al popolo ucraino scritto rigorosamente in russo (ma lo dicevamo da tanto tempo, che per farsi capire in Ucraina bisogna parlare russo), per finire in bellezza con il più fantastico esempio di chutzpah che abbiamo visto negli ultimi anni: «Революция достоинства» продолжается!, ovvero "La rivoluzione della dignità" continua! Vista la "dignità" a cui abbiamo assistito nell'ultimo anno, ci scorre un brivido nella schiena al solo pensiero della sua "continuazione"...
Dobbiamo preparare i popcorn, come suggerisce con sarcasmo Russia Insider prevedendo un'altra orgia di rivoluzione in TV, oppure una coliva, in attesa di ben più tragiche conseguenze?
Sia quel che sia, sabato 28 sarà per noi un giorno di preghiera per la martoriata terra ucraina.
Aggiornamento: il testo dell'appello è scomparso dalla pagina di newsonline24.com.ua che lo ospitava, e una rettifica su Ukrainska Pravda invita a diffidare delle dichiarazioni di Kolomojskij non supportate da lui stesso sui suoi canali, come possibili provocazioni. Grazie allo staff di Russia Insider che ha subito segnalato il problema, e la sua indagine sulla veridicità della notizia.
Se c’è qualcuno competente a tracciare le origini dell’attuale crisi mondiale nel grande scisma dell’XI secolo, questi è padre Andrew Phillips. Seguiamolo in un parallelo storico, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “confronti dei documenti”, e vediamo come il feudalesimo che ha strappato alla Chiesa l’intero Occidente cristiano è ancora all’opera, con altri nomi e vesti esteriori, ma con gli stessi identici programmi che spinsero i cavalieri teutonici (nell’immagine) a tentare la conquista (fallita) della Russia.
27/03/2015
La crisi ucraina nel racconto di un ortodosso russo
Sul blog Settimo Cielo di Sandro Magister, uno dei più noti commentatori di novità religiose in Italia, è stata pubblicata il 26 febbraio una notevole lettera, in controtendenza alla vulgata sulla crisi ucraina (generalmente appiattita sulla versione degli uniati). Mentre ci scusiamo con i nostri lettori per averci messo un mese intero per notare e segnalare la notizia, facciamo i nostri complimenti a Magister per avere avuto l'onestà e il coraggio di presentare il punto di vista di un russo-francese davvero competente sugli affari dell'Ucraina.
26/03/2015
Passatempi di una domenica pomeriggio nella Galizia occupata
Dalla testimonianza di padre Vasilyi Moysyuk, sacerdote della chiesa ortodossa della Natività della Madre di Dio nel villaggio di Stinka, distretto di Buchatsk, regione di Ternopol:
Domenica 22 marzo 2015, alle 3 del pomeriggio, una dozzina di preti uniati in paramenti sacerdotali ha accompagnato il parlamentare di "Svoboda" Andriy Buchynskyi, assieme a una cinquantina di rappresentanti di "Pravy Sektor" in mimetica e passamontagna. Tale gruppo ha cercato di entrare nella chiesa ortodossa. I fedeli hanno chiuso loro in faccia i cancelli della chiesa, dicendo che la chiesa è aperta a tutti, ma chi vuole entrare a pregare deve entrare disarmato e a volto scoperto.
Saker ha realizzato un’interessante intervista a Gilad Atzmon (nella foto), celebre jazzista di origini ebraiche, nonché uno dei più attivi critici del sionismo a livello mondiale. In uno scambio di idee che getta luce su molti aspetti legati a religione, identità, razzismo, etica e valori, aiutandoci a capire le ragioni della persistente presenza del sionismo nelle crisi contemporanee. Presentiamo la traduzione italiana dell’intervista nella sezione “Confronti” dei documenti.
26/03/2015
Inquadrare la guerra di liberazione nel Donbass: oltre la destra e la sinistra, oltre i bianchi e i rossi
Il Saker blog italiano presenta un articolo di Nina Kuprianova che ci aiuta a capire il conflitto del Donbass al di là delle ideologie politiche che si è cercato a tutti i costi (e talvolta, purtroppo, a sproposito) di attribuire alle vicende dell'anno passato.
Non avremmo saputo far di meglio noi stessi, nel presentare i sottili aspetti dell'interazione della crisi ucraina del 2014 con il complesso simbolismo storico-religioso del paese, e raccomandiamo caldamente una lettura attenta dell'articolo a chi sente di avere ancora alcuni punti da connettere nel quadro generale.
25/03/2015
Il Patriarcato di Mosca si impegna a monitorare le violazioni dei diritti dei cristiani ortodossi in Europa
Il Centro per il monitoraggio dei diritti e delle libertà dei cristiani ortodossi in Europa ha lanciato un sito web con il sostegno dell'ufficio di rappresentanza del Patriarcato di Mosca presso il Consiglio d'Europa.
Il sito in lingua inglese, Orthodoxrights.org, riporterà le informazioni sulle violazioni dei diritti e delle libertà dei cristiani ortodossi in Europa, nonché rapporti speciali, secondo il servizio stampa della rappresentanza del patriarcato russo nel Consiglio d'Europa.
Numerose violazioni dei diritti dei fedeli della Chiesa ortodossa ucraina sono stati segnalati nel 2014, e sono stati documentati in un rapporto speciale sull'Ucraina per il 2014, pubblicato sul sito web.
I risultati e le indicazioni sul lavoro da svolgere saranno forniti al Consiglio delle agenzie europee e al pubblico europeo, e si prevede che questo possa ampliare e specificare l'ordine del giorno del dialogo delle Chiese ortodosse con le organizzazioni internazionali europee e fornire fatti da utilizzare in varie discussioni pubbliche, dice il sito.
"Credo che tale lavoro avrebbe dovuto essere avviato molto tempo fa. Non ho familiarità con altre iniziative volte a monitorare regolarmente il rispetto dei diritti e delle libertà dei cristiani ortodossi in Europa. Allo stesso tempo, ci sono molti progetti per monitorare la libertà religiosa in Europa e nel mondo intero. Ma la situazione dei diritti dei cristiani ortodossi è scarsamente coperta da tali rapporti", ha detto l'igumeno Filipp (Rjabykh), rappresentante della Chiesa ortodossa russa al Consiglio d'Europa, secondo il servizio stampa.
Aggressività, discriminazioni e atti di violenza contro i cristiani ortodossi, in relazione con la loro fede, sono in crescita nella vita quotidiana, ha aggiunto. "Questo non proviene solo da rappresentanti dello Stato, ma sempre più da gruppi politici, religiosi e sociali, e da individui impegnati in attività estremiste", ha detto il sacerdote.
Abbiamo già parlato sul nostro sito di Anatolij Sharij, un giornalista ucraino "scomodo" (come dovrebbe essere ogni giornalista che si rispetti), ma di un notevole equilibrio, che sa trattare i fatti tragici e controversi con obiettività, e quelli manifestamente assurdi con umorismo.
Oggi Anatolij Sharij vive come rifugiato politico in Lituania, e rischia di perdere tale status semplicemente per aver osato criticare il governo ucraino. Osservate con attenzione il filmato del suo appello, una vera lezione di democrazia:
[NB. Video non disponibile - chiedetevi perché...]
24/03/2015
Lettera degli abitanti della Transnistria a Poroshenko, in risposta all'offerta di aiutarli a integrarsi nella Moldova
Noi, abitanti della Transnistria, siamo rimasti molto sorpresi dall'evidente preoccupazione per il restauro dei confini statali storici da parte di Petro Poroshenko e, a nostra volta, intendiamo esprimere il nostro consenso, a condizione, tuttavia, che l'Ucraina ritorni alla sua patria storica, cioè, alla Russia, per ristabilire l'integrità territoriale delle terre russe. Cosa che in realtà i vostri cittadini dell'Ucraina stanno chiedendo da più di un anno.
Caro signor Poroshenko, siamo sorpresi che lei si sia occupato dell'integrazione di Stati esteri, senza cominciare da quella del suo. Per mostrarci un esempio di come fare i conti con la propria patria storica, ora lei non deve far altro che dare il suo esempio e ripristinare l'ingiustizia storica del crollo della grande Unione, la super-potenza nucleare.
Nel caso in cui lei neghi alla Russia il ritorno della terra che le spetta per diritto, allora saremo costretti a rifiutare la sua proposta, perché se lei non trova la forza per tornare a casa, che diritto ha di far tornare noi da qualche parte?
Sinceramente ci auguriamo che lei ritorni ai suoi sensi e si integri nella Federazione Russa, dove la popolazione ricomincerà a vivere normalmente, e non come ora, a limitarsi a esistere e a sopravvivere.
Con rispetto, gli abitanti della Transnistria.
24/03/2015
La Chiesa bulgara depone un prete italo-americano in Alaska
La deposizione di un prete ortodosso è sempre un colpo al cuore. In particolare, per noi ortodossi in Italia, quando il prete è di radici italiane. Più di tutto, quando il prete è stato per anni nostro amico e corrispondente.
Padre Paisius De Lucia (nella foto), ora ridotto allo stato laicale dalla decisione della corte diocesana del patriarcato bulgaro in America del 21 marzo 2015, è stato fino a poche settimane fa il direttore di un progetto chiamato St. Innocent Academy a Kodiak, in Alaska. Prima della sua ricezione nella Chiesa bulgara, era stato parte del movimento dei cristiani californiani giunti all'Ortodossia grazie al messaggio di padre Seraphim Rose. Come tale, lo avevamo incontrato più volte nei viaggi da lui fatti in Italia.
Le vicende che lo hanno portato a questa deposizione sono legate ad accuse di giovani e studenti dell'accademia (se sono accuse sufficienti a convincere un tribunale ecclesiastico, riteniamo che siano di una solidità a tutta prova): accuse di abusi di vario genere, per fortuna non di natura sessuale, ma dovuti a un carattere tirannico e all'imposizione di malsani meccanismi di controllo legati alla direzione spirituale. La decisione della corte diocesana è molto discreta e bilanciata, e non desideriamo aggiungere nulla in merito, limitandoci a pregare per un confratello che ha evidentemente ecceduto nei compiti a lui affidati, ma che non per questo ha meno bisogno delle nostre preghiere, così come le meritano tutti coloro che hanno sofferto in questa triste vicenda.