24 giugno 2022: una data storica da ricordare, perché segna il ribaltamento di una sentenza che finora è stata la responsabile nei soli Stati Uniti di circa 60 milioni di morti (più o meno quanto la popolazione dell'Italia!), ed esclusivamente morti innocenti: nessuna guerra ha fatto tanta strage nella storia umana. La battaglia contro l'aborto non è per nulla conclusa, ma almeno oggi c'è una possibilità legale di affermare che il male non è più un "diritto". Grazie a Dio!
Vi presentiamo un saggio teologico di David Erhan, che esamina attentamente le obiezioni ortodosse al culto cattolico del sacro cuore, incluse le accuse di nestorianesimo, le dissonanze con la fede patristica, e le attribuzioni fallaci di un sostegno a questa dottrina nel quinto Concilio ecumenico.
24/06/2022
La cattedrale di Immerath: un esempio della distruzione delle radici cristiane in Europa occidentale
Vi presentiamo una testimonianza con foto di come una straordinaria chiesa cattolica è stata distrutta per fare spazio a uno squallido locale di culto, in una vicenda che ha a che fare con forti interessi economici e un ancor più forte disinteresse per la propria fede.
23/06/2022
Legalizzato in alcuni stati d'America un nuovo metodo di smaltimento dei resti umani: il compostaggio
Fin da uno dei nostri primi articoli abbiamo segnalato in dettaglio le obiezioni dei cristiani ortodossi alla cremazione dei defunti; abbiamo fatto seguito con altri studi e consigli, e non abbiamo mai fatto mistero della nostra convinzione che il trattamento dei defunti sia uno dei punti di maggiore testimonianza della fede cristiana. Oggi assistiamo a tentativi ancora più disumanizzanti della già piuttosto disumana cremazione, come il compostaggio dei cadaveri, di cui vi presentiamo alcune notizie recenti.
22/06/2022
Chiesa ortodossa ucraina e "Chiesa ortodossa dell'Ucraina": è possibile un'unione?
L'ultima analisi di Kirill Aleksandrov ci aiuta a districarci nel mare di dicerie che hanno fatto seguito al Concilio di Feofanija del 27 maggio 2022, e che prospettano una facile riunificazione della Chiesa canonica con gli scismatici ucraini. Scopriamo come questa unione non sia possibile principalmente per l'opposizione degli stessi scismatici.
Poiché prima o poi dovremo affrontare sulla nostra pelle (forse dai primi tempi dopo i razionamenti del petrolio degli anni '70) le conseguenze di sanzioni internazionali, non sarà male seguire padre Andrew Phillips in un breve saggio in cui impareremo qualcosa che forse non sapevamo sull'origine e sulla logica delle sanzioni.
20/06/2022
La Chiesa ortodossa ucraina e la diaspora: l'apertura delle parrocchie all'estero è ragionevole?
Riprendiamo a parlare di diaspora con un'analisi di Jaroslav Nivkin che copre le ragioni e i punti favorevoli e sfavorevoli dell'apertura di un servizio pastorale autogestito per gli ucraini che si trovano rifugiati nel resto del mondo.
Traendo come spunti le polemiche delle ultime settimane sulle diaspore dei macedoni e degli e ucraini, padre Andrew Phillips (nella foto) ci guida a una riflessione sul modello ecclesiologico della diaspora ortodossa nel mondo, sui suoi pericoli e sulle ragioni di esserne preoccupati.
Ringraziamo Valther per averci proposto, dopo la serata live sulle icone, un'altra serata di incontro online. Si tratta della prima di tre conversazioni sul passaggio da Cristo alla missione della sua comunità.
Buona visione, e vi ricordiamo di tenervi in contatto con il canale Teologia Uno e con la sua grande ricchezza di approfondimenti e proposte.
18/06/2022
Da una parte le parate del Pride, dall'altra le processioni della Croce
Il mese di giugno è dedicato in Occidente alle parate del Pride (ormai nemmeno più gay, resta solo l'orgoglio): il 18 ne è prevista una a Torino... e una pure a Kiev, ovviamente. In Russia, invece, ecco l'alternativa, che non ha come oggetto l'orgoglio ma il suo diretto opposto, l'umiltà, e i cui simboli sono la Croce di Cristo e le icone miracolose:
Per vedere qualcosa di più sulla processione di Velikoretskoe, che ha tenuto impegnati dal 3 all'8 giugno 23.000 partecipanti su un tragitto di 150 chilometri percorsi in andata e ritorno, date uno sguardo a questa pagina del portale Russian Faith.
18/06/2022
Il metropolita Ilarion commenta il suo congedo dalla carica di capo dipartimento
Nelle recenti decisioni del Sinodo del 6 giugno 2022, la notizia che ha suscitato il maggior scalpore è quella del congedo del metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) dalla presidenza del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Da una parte lo stupore è comprensibile perché il metropolita è uno dei volti internazionalmente più noti; d'altra parte la notizia ha provocato molte dicerie, e forse è meglio ascoltare lo stesso metropolita Ilarion mentre spiega il cambiamento che lo riguarda.
17/06/2022
La Chiesa ortodossa ucraina e la domanda "dove siete stati per otto anni?"
Di fronte al clima di guerra di questi mesi in Ucraina, troviamo molto lecito fare la domanda "dove siete stati per otto anni?" alla maggior parte dei media, ai movimenti pacifisti, e a una serie di individui che si sono distinti per la loro prevedibile applicazione di doppi standard, come per esempio passare sotto silenzio otto anni di guerra chiamati "operazione anti-terrorismo" e poi strillare come ossessi perché alcuni mesi di guerra sono stati chiamati "operazione militare speciale".
Ttoviamo invece molto meno lecito accusare la Chiesa ortodossa ucraina per tali doppi standard, e perciò abbiamo volentieri tradotto il saggio di Nazar Golovko che cerca di riportare un po' di ragionevolezza riguardo a quella che in Ucraina è stata finora la più significativa istituzione davvero super partes.
Vi presentiamo la storia di Natalija Afanas'eva, una donna affetta da una sordità che da anni i medici non avevano saputo curare, e che ha riacquistato l'udito al canto del Tropario pasquale in chiesa.
16/06/2022
La verità sul conflitto in Ucraina raccontata da un vero reporter
Siamo molto grati a Paolo Gulisano per averci ricordato sul blog Ricognizioni la figura di Vittorio Nicola Rangeloni (nella foto), il reporter italiano di madre russa che dal 2015 ci racconta il Donbass come i nostri media non sanno (o non vogliono) spiegare.
Il libro di Rangeloni, Donbass. Le mie cronache di guerra, è del 2021, ma è in grado di spiegarci gli eventi di questo ultimo anno come poche altre analisi possono fare.