Padre Andrew Phillips continua ad aiutarci a capire l’incontro tra il patriarca Kirill e il papa Francesco, su cui molti chiedono ulteriori commenti e approfondimenti (segno che forse tutti si rendono conto che questo evento è destinato ad avere una portata ben più profonda dei tanti abbracci precedenti). Pubblichiamo un suo saggio di commenti in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
In questo intervento di padre Andrew, i lettori prevenuti contro il patriarcato di Mosca per i “compromessi con il vecchio regime” troveranno una spiegazione per loro inedita di che cosa fosse veramente la “Chiesa delle catacombe” nell’Unione Sovietica.
Ringraziamo il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty (nella foto), che con la sua competenza nell'innografia ecclesiale, ci ha fatto dono di un testo poetico che da lungo tempo abbiamo desiderato: l’inno Acatisto al patrono della nostra parrocchia. Già apparso in francese il 5 febbraio sul blog Orthodoxologie, il testo dell’Acatisto è ora disponibile in italiano nella sezione dei testi delle funzioni.
San Serafino (Sobolev), uno dei vescovi della diaspora russa del XX secolo recentemente canonizzato, è stato un acuto e instancabile difensore della fede, modello per ogni vescovo ortodosso. Dalla Bulgaria (dove si prendeva cura delle comunità degli esuli russi) era stato tra i primi a sottolineare gli aspetti eretici della dottrina di padre Sergej Bulgakov. Mise inoltre in guardia gli ortodossi contro il coinvolgimento nell’ecumenismo, mettendone in evidenza con lungimiranza gli aspetti pericolosi e fuorvianti. Allo stesso modo, fu sempre inflessibile nel sottolineare gli errori della riforma del calendario, come nel resoconto di cui oggi presentiamo alcune parti in traduzione italiana, e che costituì il suo principale intervento al Concilio pan-ortodosso di Mosca nel 1948.
Abbiamo visto che l’interesse generale del pubblico in questi ultimi giorni è stato, volente o nolente, “dirottato su Cuba”, come qualche aeroplano dei decenni passati. Lo testimonia, sul nostro sito, un numero di visitatori giornalieri mai raggiunto in precedenza:
Per ringraziare tutti quelli che ci hanno voluto visitare, e per non lasciarli senza elementi di riflessione, vogliamo aggiungere due documenti:
1) La versione italiana della dichiarazione congiunta del patriarca Kirill e di papa Francesco, che molti commentatori hanno ritenuto come opera redazionale essenzialmente fatta a Mosca, senza alcuna “dietrologia”, ma solo notando le corrispondenze con i documenti abitualmente stilati dalla Chiesa russa.
2) Il collegamento alla radio-intervista a padre Giovanni Guaita, il nostro confratello ieromonaco a Mosca, collaboratore del Dipartimento per le relazioni ecclesiastche esterne del patriarcato.
13/02/2016
I media ignorano l'incontro tra papa e patriarca, o lo travisano completamente
Terry Mattingly, un giornalista e scrittore ortodosso membro dell’Arcidiocesi antiochena d’America, esamina per Russia Insider i risvolti mediatici dello storico incontro (o per lo meno, del primo incontro nella storia) tra un papa di Roma e un patriarca di Mosca, e giunge alla conclusione che la copertura giornalistica è stata pilotata deliberatamente per insabbiare – o quanto meno per travisare – la portata dell’evento. Vi presentiamo il rapporto di Terry Mattingly in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Padre Andrew Phillips ci aiuta a capire come il conflitto che vediamo oggi nel mondo in termini politici e mediatici ha radici di contrasto di civiltà, di visione del mondo e di orientamento spirituale (o anti-spirituale); presentiamo la traduzione italiana del suo recente saggio sulle contrapposizioni imperiali nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
12/02/2016
Un miracolo di arte liturgica: la chiesa della Protezione della Madre di Dio a Jasenevo
Andrew Gould, il designer di chiese ortodosse che abbiamo già incontrato sul nostro blog, è stato a Mosca a visitare una chiesa di nuova costruzione, che con la sua profonda esperienza di arti liturgiche, non esita a definire un miracolo. Si tratta della chiesa della Protezione della Madre di Dio a Jasenevo (uno dei quartieri sud-occidentali di Mosca), rappresentanza del monastero di Optina nella capitale. Vi invitiamo a osservare nel resoconto di Andrew Gould (arricchito da un reportage fotografico mozzafiato) come in una delle nuove chiese di Mosca sono state realizzate le copie dei luoghi di pellegrinaggio più venerati della Terra Santa, assieme a un ciclo di mosaici che è al quinto posto nel mondo per importanza (un’opera che non ha pari in Russia) e che per di più è stato realizzato interamente da volontari dilettanti e senza altre sponsorizzazioni che quelle dei semplici fedeli.
12/02/2016
Una scuola ortodossa a distanza per studenti anglofoni
Aggiungiamo alla pagina dei collegamenti delle istituzioni accademiche la Scuola Pastorale Ortodossa, studiata dalla diocesi di Chicago della ROCOR per venire incontro alle esigenze di studi teologici di tutti gli ortodossi di lingua inglese che hanno difficoltà a frequentare seminari o facoltà teologiche.
11/02/2016
Il papa e il patriarca all'Avana: uno spartiacque in più di un senso
Russia Insider pubblica un articolo di Anthony Salvia (nella foto) fortemente favorevole all’incontro a Cuba tra il papa Francesco e il Patriarca Kirill che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Anthony Salvia, uno dei pochi membri del think tank americano sull’Europa Orientale ad aver capito qualcosa del dramma ucraino (e che per la sua posizione a favore della federalizzazione dell’Ucraina è stato prontamente rimosso nel 2014 dalla guida dell’Istituto americano a Kiev), sa interpretare bene le posizioni e le paure generate da questo incontro dalle modalità inattese, e ci aiuta a formare una valutazione equilibrata degli eventi.
11/02/2016
La Chiesa ortodossa ottiene il riconoscimento legale nel Gabon
5 febbraio 2016: il ministro Pacôme Moubelet-Boubeya consegna al vescovo Panteleimon (Arathymos) di Brazzaville, rappresentante del Patriarcato di Alessandria, il documento di riconoscimento che conferisce alla Chiesa ortodossa l'autorizzazione a esercitare il culto nella Repubblica del Gabon.
Il fenomeno delle preghiere esorcistiche nella Chiesa ortodossa è poco conosciuto al di fuori della Chiesa e molto strumentalizzato al suo interno, finendo per degenerare in un’occasione di sfruttamento dei fedeli a fini speculativi. In uno dei suoi recenti articoli, che riportiamo in romeno e in traduzione italiana, padre Petru (Pruteanu) insiste sulle basi necessarie perché possano esserci pratiche esorcistiche nella Chiesa ortodossa: l’approvazione del vescovo locale, e una vita di preparazione di tutti i coinvolti in questo processo, attraverso la frequenza ai misteri della confessione e della comunione. Presentiamo anche il testo romeno e italiano di una risposta di padre Petru sul tema della lettura pubblica di preghiere esorcistiche a Capodanno, in occasione della festa di san Basilio il Grande, a cui sono attribuite (forse a sproposito) alcune delle preghiere esorcistiche ortodosse.
09/02/2016
Il nostro agente all'Avana: dalle catacombe al palcoscenico mondiale
In attesa della visita del patriarca Kirill a cuba (nella foto, la chiesa dell’icona di Kazan’ all’Avana), padre Andrew Phillips cerca di calmare alcune delle preoccupazioni legate all’evento del primo incontro con papa Francesco, osservando i possibili esiti della vicenda, e ricordando come la Chiesa russa di oggi non sia più (salvo negli inganni dei propagandistici mediatici) il fenomeno marginale e ghettizzato degli anni ’70 e ’80, ma un protagonista a pieno titolo della scena internazionale. Presentiamo le note di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il metropolita Hierotheos (Vlachos) di Nafpaktos (nella foto) racconta la storia di come ha conosciuto il Monte Athos da studente, e come si è reso conto che la tradizione incarnata al Monte Santo è un organismo vivente, di cui chiunque si mette in ascolto e in obbedienza può ricevere la vita. Presentiamo il video della sua intervista con la trascrizione in italiano nella sezione “Preghiera” dei documenti
07/02/2016
Un patriarca e un papa si incontreranno a Cuba il 12 febbraio
La notizia del prossimo incontro tra il patriarca Kirill e il papa Francesco (nella foto) si è già diffusa a macchia d’olio in Italia, ma – purtroppo per gli ortodossi in questo paese – o è scritta in un vago diplomatese giornalistico, oppure riflette una visione di parte del cattolicesimo romano. Tale visione è più che legittima in Italia, ma... come vedere questa notizia da un punto di vista rigorosamente ortodosso? Ci ha pensato padre Andrew Phillips, nell’articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.
07/02/2016
Un gruppo passa dal vagantismo episcopale alla Chiesa ortodossa
Un gruppo indipendente denominato “Catholic Church of the East” ha iniziato la transizione verso la Chiesa ortodossa russa fuori della Russia (ROCOR). Il suo leader, il cristiano arabo Ramzi Musallam (nella foto), era cresciuto a Scranton in Pennsylvania nella Chiesa Cattolica Nazionale Polacca, e vi era stato ordinato sacerdote prima di diventare un arcivescovo vagante. Ricevuto nella Chiesa ortodossa, è stato ordinato diacono e sacerdote dal metropolita Hilarion (Kapral), e ora è lo ieromonaco Elias. Il sito della ROCOR ha pubblicato il 4 febbraio la notizia di questo passaggio all’Ortodossia, annunciando che ha avuto inizio il processo di catechizzazione ortodossa e di graduale accoglienza di clero e fedeli della “Catholic Church of the East” nell’Ortodossia, un processo che si prevede lungo e complesso. Tre parrocchie (due in Pennsylvania e una nel Connecticut), delle 60 vantate dal movimento, sono già state ricevute.
Questa notizia ci aiuta a fare il punto della situazione su cose simili che possono accadere anche in Italia, pur con tutte le possibili distinzioni di ambienti e persone. In particolare, notiamo che:
- ben difficilmente i vescovi di giurisdizioni indipendenti vengono accettati come tali, e in molti casi (come questo) si procede anche alla loro ri-ordinazione come diaconi e preti;
- si offre una precedenza a vere congregazioni composte da fedeli regolari, piuttosto che a piccoli gruppi di clero senza gregge;
- un conto sono le statistiche vantate, un altro quelle effettive: della “Catholic Church of the East”, che pure ha autentici luoghi di culto e un certo numero di fedeli, appena il 5% delle comunità è entrato finora nella Chiesa ortodossa;
- finora la Chiesa ortodossa che ha dato maggiore disponibilità a “de-vagantizzare” i gruppi indipendenti (pur subendo molte difficoltà e fallimenti) è la Chiesa russa.