Per far luce sulle questioni della crisi ucraina da una parte terza (di provenienza antiochena), è interessante una lettura del blog Orthodox Synaxis, pubblicato da fedeli interessanti a un ripristino dell’unità ortodossa. Vi presentiamo ben tre testi tradotti in italiano da questo blog:
Il rettore della chiesa di Rue Daru a Stoccolma, l'arciprete Angel Velichkov, ha escluso 16 fedeli dalla parrocchia a causa della loro posizione contraria alle azioni di Costantinopoli in Ucraina.
Il decreto del rettore, fornito a Interfax Religion il 21 novembre, dichiara: "Le suddette persone, con le loro dichiarazioni pubbliche dopo il 15 ottobre 2018, sono entrate in conflitto con il nostro statuto, poiché hanno smesso di riconoscere la legittimità e l'autorità spirituale di sua Santità il patriarca ecumenico Bartolomeo e di sua Eminenza l'arcivescovo Giovanni di Charioupolis. Pertanto, il loro status di parrocchiani perde il suo significato e la sua legittimità".
In base alla decisione del rettore, le 16 persone non sono più membri della parrocchia e quindi non possono partecipare alle riunioni parrocchiali o esercitare gli altri diritti dei membri iscritti, incluso il diritto alle loro commemorazioni nell'elenco permanente, alla partecipazione gratuita alla scuola per bambini, all'uso dei locali della parrocchia, ecc.
Allo stesso tempo, il parroco ha notato che gli ex parrocchiani possono ripristinare la loro appartenenza alla parrocchia tramite una dichiarazione scritta di obbedienza e lealtà al clero che amministra la parrocchia.
21/11/2018
Particolarità politiche della subcultura ortodossa liberale
Vi presentiamo in russo e in italiano un’acuta analisi del fenomeno del liberalismo religioso contemporaneo ai margini della Chiesa, in un’intervista di Parlamentskaja Gazeta al professor Aleksandr Shchipkov (nella foto), di cui vi abbiamo già presentato una previsione sui comportamenti del patriarca Bartolomeo. Nei termini più consoni a un analista politico, Aleksandr Shchipkov sottolinea come nel seno della Chiesa ortodossa russa ci stiamo avviando verso un momento di separazione del grano dalla zizzania.
20/11/2018
La ROCOR e i filaretisti: l'analogia è appropriata?
Il metropolita Simeon di Vinnitsa (a sinistra nella foto) è l’unico dei vescovi ucraini che al Concilio di martedì 13 novembre a Kiev non ha sottoscritto le decisioni conciliari. Per lui la legalizzazione dello scisma dei filaretisti operata da Costantinopoli è possibile, nello stesso modo in cui la ROCOR si è riconciliata con il Patriarcato di Mosca 11 anni fa. Sergej Khudiev analizza le affermazioni di Vladyka Simeon in un saggio che vi presentiamo in russo e in italiano. Per chi è curioso di capire le ragioni di questa dissidenza nell’episcopato ucraino, non sarà fuori luogo ricordare che Vinnitsa è la città natale e il “feudo” oligarchico del presidente Poroshenko, che per lungo tempo non ha fatto mancare al metropolita Simeon il suo appoggio.
19/11/2018
Metropolita Ilarion: Gli atti del patriarca Bartolomeo non guariscono lo scisma, ma piuttosto lo approfondiscono
Nella sua intervista del 14 novembre all’agenzia di notizie greca Romfea, che vi presentiamo in russo e in italiano, il metropolita Ilarion di Volokolamsk si sofferma in particolare ad analizzare le decisioni del Concilio episcopale tenuto a Kiev il giorno precedente, e le conseguenze di queste decisioni nel mondo ortodosso.
Il sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi (spzh.news), oltre a essere la più aggiornata fonte di dati sulla crisi ucraina, è gestito da persone che hanno un senso di responsabilità per la verità, e che come tali, non si gonfiano d’orgoglio. Uno dei migliori segnali delle persone veramente responsabili è la loro capacità di ridere di se stessi, anche in mezzo alle proprie disgrazie, quando la verità non è direttamente minacciata. Non stupisce pertanto che in questo sito – di solito serissimo – ci sia un simpatico angolo umoristico, da cui abbiamo estratto un paio di barzellette in russo e in traduzione italiana per la nostra sezione dei documenti dedicata all’umorismo cristiano.
18/11/2018
Delusioni di autocefalia: l'esperienza amara della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia
Una settimana fa vi abbiamo presentato l'articolo di Jakub Jiří Jukl, teologo e membro del consiglio diocesano di Praga, intitolato "Il ruolo del Patriarcato ecumenico nel periodo di crisi della Chiesa ortodossa nelle terre ceche e in Slovacchia". A dimostrazione che quell'articolo non è l'espressione di una voce isolata, anche il lettore Vladimir Zhurkin interviene con un saggio che vi presentiamo in russo e in italiano, e che riprende ed espande molti punti dell’articolo precedente, sottolineando la verità amara ma comprovata che il Patriarcato di Costantinopoli non è disposto a concedere a nessuno una vera indipendenza ecclesiale.
James L. Kelley (nella foto), filosofo e scrittore che vive a Norman, in Oklahoma, è stato intervistato dal nostro amico Tudor Petcu. Riportiamo volentieri la traduzione italiana di quest'intervista, ricordando che proprio il parroco di James Kelley, l'arciprete Anthony Nelson, rettore della parrocchia di san Benedetto a Oklahoma City, è stato uno dei nostri primi corrispondenti ortodossi in America nella seconda mettà degli anni '90.
17/11/2018
Storia del rinnovazionismo e della "chiesa locale unita" in Ucraina: strane coincidenze
Sergej Komarov ci aiuta a capire in russo e in italiano i nessi tra la "Chiesa vivente" dei rinnovazionisti al tempo del regime bolscevico di ieri a Mosca, e gli attuali scismi ucraini al tempo del regime nazionalista a Kiev.
16/11/2018
Preghiera liturgica nei monasteri athoniti per il metropolita Onufrij e il suo gregge ucraino
Riportiamo in traduzione italiana una notizia piuttosto incoraggiante dal Monte Athos, dove diversi monasteri greci hanno iniziato a pregare pubblicamente per la Chiesa ortodossa ucraina sofferente, mandando in tal modo uno dei messaggi più chiari e limpidi sulla posizione più autentica dei cristiani ortodossi.
Presentiamo il testo italiano dell'intervista di Tudor Petcu a padre Guy Fontaine (nella foto), ieromonaco dell'Esarcato di Rue Daru in Belgio.
Ricordiamo che, anche se non abbiamo mai fatto mistero dei nostri dubbi sulla raison d'être dell'Esarcato russo di Costantinopoli, ritenendolo al meglio un'istituzione anacronistica e al peggio un esempio di ecclesiologia aberrante, tuttavia non abbiamo nulla di personale verso i suoi chierici come padre Guy, e ascoltiamo sempre volentieri le storie del loro viaggio verso l'Ortodossia.
15/11/2018
Il Concilio dei vescovi a Kiev conferma l’invalidità delle ingerenze del Fanar
Vi presentiamo in russo e in italiano il testo delle risoluzioni prese martedì 13 settembre dal Concilio dei vescovi a Kiev. Da queste possiamo vedere l’attitudine di fede e di serenità della vera Ortodossia in Ucraina, che non si lascia smuovere né da propaganda né da minacce, e nemmeno da eventi plateali come il mancato arrivo del presidente ucraino all’incontro da lui programmato con i vescovi.
Vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti il testo di una conferenza del nostro confratello padre Eugenio Miosi sul tema, mai troppo approfondito, del rapporto tra gioco e spiritualità. Il testo è stato ispirato da una visita al Museo del Giocattolo di Bagheria, curato da una famiglia siciliana di origine russa.
14/11/2018
Alla Lavra delle Grotte di Kiev è iniziata la sessione del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina
i membri del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina
All'incontro, i membri del Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina prenderanno in considerazione le questioni attuali della vita della Chiesa.
Il 13 novembre 2018, una regolare riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina ha avuto inizio nella residenza del primate della Chiesa nella Lavra delle Grotte di Kiev, come informa il dipartimento della Chiesa ortodossa ucraina per l'informazione e l'istruzione.
L'incontro è stato presieduto da sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina.
"Oggi abbiamo bisogno di discutere un problema molto importante – la situazione ecclesiale nel nostro stato ucraino", ha detto il primate della Chiesa ortodossa ucraina, aprendo la riunione. "Molti eventi si stanno sviluppando intorno alla Chiesa oggi. Stanno cercando di coinvolgere la Chiesa in giochi politici. Vogliono trasformare la Chiesa in uno strumento politico che consenta di raggiungere alcuni dei loro obiettivi terreni. Il nostro obiettivo ultimo è preservare la purezza della fede ortodossa, preservare la nostra fedeltà a Cristo".
Si noti che durante i lavori del regolare incontro del santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, i vescovi considereranno questioni attuali della vita della Chiesa. I verbali del sinodo saranno pubblicati successivamente sul sito Web del dipartimento per l'informazione e l'istruzione.
Come ha riferito l'Unione dei giornalisti ortodossi, il 13 novembre alle 14 si terrà una riunione del presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko con l'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina.
14/11/2018
Pubblicati i dettagli del prossimo incontro di Poroshenko con l'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina
il primate della Chiesa ortodossa ucraina, sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, e il presidente Petro Poroshenko
Il presidente incontrerà il primate e i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina il 13 novembre. Una riunione episcopale avrà luogo alle 13:00, il capo dello stato arriverà alle 14:00.
Secondo i media, l'incontro si svolge sullo sfondo della crisi nel processo di creazione della Chiesa locale unica, come scrive "Vesti".
L'edizione ha scoperto che il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha avviato un incontro con il primate e i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina. Allo stesso tempo, il presidente ha insistito sul fatto che i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina dovessero venire da lui per l'accoglienza alla Casa ucraina. Ha discusso la questione con sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina in un discorso telefonico la sera del 9 novembre.
Secondo una fonte dell'amministrazione presidenziale, la ragione per tentare di spostare l'incontro dalla Lavra delle Grotte di Kiev, dove questo era stato originariamente programmato, era di natura protocollare. Il presidente ha insistito per incontrarsi nella casa ucraina, poiché temeva che la sua visita al Lavra potesse essere percepita dal pubblico come espressione di sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina.
L'edizione spiega: la conversazione telefonica è durata a lungo. Sua Beatitudine il metropolita Onufrij non ha accettato di trasferire l'incontro alla Casa ucraina e ha insistito affinché il capo dello stato venisse alla Lavra. Dopo molte esitazioni, il Presidente ha accettato.
Secondo la fonte, Poroshenko si è lamentato in una conversazione che non voleva che le informazioni sulla riunione imminente venissero divulgate alla stampa. Tuttavia, al momento della conversazione, l'informazione che tale riunione era programmata era già diventata nota al pubblico.
La risorsa riporta anche che, secondo dati non ufficiali, il metropolita Simeon di Vinnitsa e Bar, che, secondo quanto riferito dai media, era previsto come candidato alla carica di capo di una Chiesa ucraina unificata, non sarà presente all'incontro con Poroshenko. All'improvviso si è ammalato ed è in ospedale.
Come ha riferito l'Unione dei giornalisti ortodossi, in precedenza l'esperto politico Ruslan Bortnik ha spiegato che il processo di creazione di una nuova struttura ecclesiastica si è tradotto in una situazione di stallo e non è andato nel modo che vorrebbe l'amministrazione presidenziale. Secondo lui, senza i rappresentanti della più grande denominazione, la Chiesa ortodossa ucraina, il Concilio di unificazione si trasformerà in un Concilio di fondazione: il Patriarcato di Costantinopoli dichiara che lo scisma non è stato superato, e quindi non vede ancora il proprio Patriarcato in Ucraina. Ecco perché il presidente sta cercando di persuadere i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina a cooperare e a partecipare al Concilio di unificazione, ha detto l'analista politico.