
A rigor di termini, no. San Costantino morì il 22 maggio 337 d.C., dopo essere stato battezzato in punto di morte da Eusebio, vescovo di Nicomedia, un suo lontano parente, che privatamente simpatizzava per la dottrina ariana.
Il motivo della scelta del vescovo è semplice: San Costantino morì nel sobborgo di Nicomedia, dove Eusebio era il vescovo locale. A quel tempo, Eusebio era un vescovo della Chiesa, e non era sotto alcuna forma di censura: quindi, in effetti, San Costantino fu battezzato nella Chiesa ortodossa, e quale dei suoi vescovi amministrò il battesimo non ha poi così tanta rilevanza. La questione sarebbe stata diversa solo se i battesimo fosse avvenuto dopo lo scisma del partito ariano.
Eusebio di Nicomedia iniziò a predicare apertamente l'arianesimo solo dopo la morte di Costantino. Ciò non invalida il battesimo dell'imperatore. Se sosteniamo una posizione "ex opere operato" dei sacramenti, il battesimo di san Costantino fu accettato, o almeno tollerato come sufficiente. A maggior ragione, il fatto che la Chiesa ortodossa abbia sempre considerato l'imperatore Costantino tra i santi depone a favore che la coscienza ecclesiale lo abbia sempre considerato come battezzato con un battesimo ortodosso da un vescovo ortodosso.
|