
I soldati invisibili della Russia: invadono sempre, non li vedi mai
Ci risiamo. La NATO, ancora una volta (quante volte lo ha fatto?), sta facendo eco a Kiev e sta dicendo che la Russia ha invaso l'Ucraina. O almeno così dice il generale Breedlove della NATO.
'Negli ultimi due giorni abbiamo visto le stesse cose che l'OSCE sta riportando', ha detto il generale Breedlove in una conferenza stampa a Sofia, in Bulgaria. 'Abbiamo visto colonne di attrezzature russe, in primo luogo carri armati russi, artiglieria russa, sistemi di difesa aerea russi e truppe da combattimento russe, che entrano in Ucraina.'
Beh, qui ci sono i rapporti dell'OSCE, leggeteli e poi vediamo se penserete che Breedlove stia dicendo la verità: colonne in movimento nella zona orientale dell'Ucraina, sì; che attraversano il confine, no. Nel frattempo, al Pentagono, il portavoce ufficiale afferma che non esiste "alcun rapporto operativo indipendente che confermi un attraversamento del confine". Ma la NATO ha la sua realtà.
Duenque, è in corso un'invasione russa dell'Ucraina? Naturalmente, tutto dipende dalla vostra definizione del verbo "essere", o da qualche simile ingannevole esibizione da spaccacapelli, non è vero? Ma, per la maggior parte della gente, "invasione" significa truppe ed equipaggiamenti regolari che attraversano una frontiera entrando in un altro stato e ci rimangono. Mosca sta aiutando i ribelli nella parte orientale? Probabilmente. Ma questo non è ciò che viene affermato.
Il modo più elegante per rispondere a queste ciance senza fine è questo:
Se la Russia ha invaso, non dovreste aver bisogno di chiedervelo; se ve lo state chiedendo, non lo ha fatto.
Sarebbe successo in modo rapido e sotto gli occhi di tutti. Non ci sarebbero stati solo un migliaio di soldati e una dozzina o due di carri armati: sarebbe stata una cosa grande, improvvisa e rapida. Non ci sarebbe stato alcun bisogno di foto satellitari sgranate di mietitrebbiatrici o qualunque cosa fossero; non ci sarebbe stato bisogno di giornalisti che hanno dimenticato i loro telefoni cellulari e dicono di aver visto qualcosa: ci sarebbero soldati russi certamente sul Dnepr e forse a Kiev e a Leopoli; soldati russi, armi, elicotteri, carri armati e aerei da tutte le parti (è interessante immaginare, con l'arrivo del freddo e teppisti armati che imperversano intorno, come le truppe russe sarebbero ricevute oggi a Kiev, non è vero? Ma probabilmente non lo sapremo mai).
O almeno la prima parte sarebbe stata rapida. Proprio come l'invasione americana dell'Iraq. Arrivare al Dnepr, a Kiev o a Leopoli sarebbe stato facile, ma una volta lì, i russi sarebbero circondati da persone che non li vogliono lì. E questo, come hanno scoperto gli americani in Iraq, è una cosa ben diversa. Se si prendesse una fetta orizzontale di Ucraina da est a ovest, chiedendo agli abitanti di dare una valutazione da uno a dieci della presenza dei soldati russi nella loro zona, si potrebbe ottenere una risposta che va da dieci nell'estremo oriente a meno dieci nell'estremo occidente: fiori nella parte orientale, proiettili a ovest.
Le truppe russe nel centro e a ovest troverebbero l'opposizione di persone che hanno avuto una formazione militare nelle forze armate ucraine sovietiche, molti dei quali hanno avuto esperienza militare in Afghanistan. In altre parole, gli invasori russi incontrerebbero esattamente la stessa risposta che gli invasori ucraini occidentali hanno trovato nella parte orientale.
La Crimea era diversa: là erano tutti fiori, senza eccezioni, e i confini erano chiari, distinti ed evidenti. Non è lo stesso nel resto dell'Ucraina.
Sì, l'esercito russo potrebbe arrivare al confine occidentale in una settimana o due senza troppe difficoltà, ma non sarebbe in grado di restarci.
Quindi è per questo che Mosca non ha invaso e non invaderà l'Ucraina: non vuole trovarsi impantanata in mesi o anni di imboscate, ordigni esplosivi improvvisati e tutto il resto. E poi probabilmente dovrà andarsene alla fine, in ogni caso. Mosca ha osservato l'esperienza degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan. E, naturalmente, si ricorda la propria in Afghanistan. Un costo enorme per un guadagno banale e momentaneo.
La stessa ragione, a ben pensarci, perché Mosca, con la sua presunta volontà di ricostruire l'impero o qualsiasi altra cosa, non ha annesso la Georgia nel 2008. E perché non invaderà neppure l'Estonia. Potrebbe farlo, ma non ne varrebbe la pena.
Postfazione: tutto questo si basa sul presupposto che l'Occidente limita il suo sostegno alla fornitura discreta di addestramento e di armi (qualcosa di cui Breedlove e gli altri non parlano molto – la proiezione in questa vicenda è enorme). Qualora le forze della NATO entrino in Ucraina e si muovano verso est, potrebbe succedere di tutto.
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