
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa serba respinge assolutamente qualsiasi tentativo di minimizzare il numero delle vittime serbe nel campo di sterminio di Jasenovac in Croazia durante la seconda guerra mondiale.
I vescovi esprimono "rammarico e indignazione" per la recente campagna mediatica iniziata a Sarajevo, diffusasi in Croazia e Montenegro e ripresa dalla CNN a Belgrado, secondo cui la stessa Chiesa serba sta "sfatando il mito dei 700.000 serbi uccisi a Jasenovac".
Tuttavia, come spiega il Sinodo nella sua nuova dichiarazione, i rapporti non si basano su alcuna dichiarazione della Chiesa, ma sulla convinzione di un vescovo, il vescovo Jovan di Slavonia, che il numero delle vittime fosse inferiore. Quando il vescovo ha espresso il suo punto di vista al Sinodo, ritenendo tale punto di vista "arbitrario e storicamente infondato", il Sinodo ha invitato il vescovo Jovan a non rendere pubblica la sua opinione, sapendo che avrebbe attratto i nemici della Chiesa e del popolo serbo. Il Sinodo rileva che il vescovo Jovan si è attenuto a questa decisione sinodale nel corso degli anni.
Pertanto, il trionfalismo dei media è "mero autoinganno", si legge nella nuova dichiarazione. "La verità storica che è stato commesso un genocidio contro il popolo ortodosso serbo nello Stato indipendente di Croazia, così come contro i nostri fratelli ebrei e rom, non può essere negata da nessuna menzogna, indipendentemente da chi la pronuncia".
"La nostra Chiesa è da secoli vigile custode dell'autentica memoria storica nazionale, soprattutto della memoria eterna dei santi martiri, confessori e sofferenti, 'per l'onorevole Croce e l'aurea libertà' (за крст часни и слободу златну). Inoltre, è sempre stata la prima e la più grande vittima di ogni persecuzione e di ogni pogrom", si legge nel Sinodo.
Tale revisionismo storico "è solo parte di un processo globale i cui creatori stanno rivedendo e intendono distruggere tutti i valori della civiltà umana: la nazione, la famiglia, la fede in Dio, la genitorialità, i generi e persino la nozione dei santi martiri cristiani".
Il movimento generale è che "gli autori del genocidio vengano prima scagionati, poi acclamati come eroi, per poi essere infine scambiati per vittime. Così, nelle campagne mediatiche come quella attuale, il nero diventa bianco, il bene e il male si scambiano di posto senza sforzo e la menzogna si impone come verità ultima", avvertono i vescovi.
In conclusione, il Sinodo invita tutti a offrire preghiere in ginocchio ai santi martiri di Jasenovac.
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