
schermata da t.me/kozakTv1
Sebbene i fedeli cristiani ortodossi di Kiev siano riusciti martedì a proteggere la Lavra delle Grotte di Kiev dai tentativi dello stato di sfrattare i monaci e la loro chiesa da diversi edifici, ieri è tornata la commissione statale competente, sostenuta da agenti di polizia armati.
Alcuni agenti di polizia si sono presentati al monastero alle 6 del mattino per impedire ai fedeli di raggiungere e proteggere gli edifici che la commissione intendeva sigillare.

la residenza del metropolita Onufrij. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi
Alla fine, sono stati forzati e sigillati cinque edifici, compresa la residenza di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, il primate di quanti confessano la fede ortodossa in Ucraina, come riferisce il Dipartimento per l'informazione e l'educazione della Chiesa ortodossa ucraina.
La polizia ha persino trascinato via con la forza le donne da uno degli edifici, in modo che la commissione statale potesse chiuderlo.
Ai fedeli venuti per le funzioni non è stato permesso di entrare nel territorio del monastero, in violazione della legge ucraina, come riferisce la Chiesa, e i sacerdoti hanno dovuto dare la comunione ai fedeli attraverso un cancello chiuso.

schermata dal servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina
L'Unione dei giornalisti ortodossi ha pubblicato un video che mostra l'uso della forza contro alcuni fedeli.
Il dipartimento legale della Chiesa ortodossa ucraina ha nuovamente osservato che il 19 luglio 2013 la Chiesa ha firmato un accordo per l'utilizzo della Bassa Lavra, che rimane valido. La questione è attualmente all'esame dei tribunali, e quindi lo stato non ha alcuna base legale per irrompere, danneggiare e sigillare gli edifici in questo momento.
Sua Eminenza il metropolita Antonij di Borispol', cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, ha definito le azioni dello stato "guerra contro il proprio popolo". Ha anche osservato che lo stato ha fortemente limitato l'orario del monastero a partire da ieri, consentendo ai parrocchiani di visitarlo solo dopo le 11:00.
Un video della Chiesa ortodossa ucraina mostra varie scene di ieri.
Il Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e i media della Chiesa ortodossa russa ha rilasciato ieri una dichiarazione in cui afferma che la persecuzione dello Stato ucraino nei confronti della Chiesa e della Lavra in particolare è un tentativo di "liquidare la Chiesa ortodossa ucraina", motivato da falsi pretesti politici.
"La persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina ha l'obiettivo finale di riscrivere la storia del popolo ucraino, privando gli abitanti dell'Ucraina dell'identità associata al Battesimo di san Vladimiro, che è comune a tutti i popoli della Rus' storica", afferma il dipartimento. "Le autorità ucraine vedono la Chiesa ortodossa ucraina come un nemico, mentre sostengono la comunità scismatica creata dallo Stato e incoraggiano quest'ultima a compiere atti di violenza".
Il dipartimento chiede inoltre alle organizzazioni internazionali per i diritti umani di fare di più per proteggere la Chiesa ortodossa ucraina perseguitata.
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