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  L'Europa smantella le croci, la Russia parla a favore dei cristiani dell'Unione Europea: una storia tedesca di Natale

Global Orthodox, 13 gennaio 2023

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La Russia è una voce potente che difende il cristianesimo in Europa

Un evento dello scorso novembre in Germania illustra bene il contrasto tra un'Europa scristianizzata, una Russia sempre più cristiana e come la Chiesa russa stia diventando una voce importante a difesa dei cristiani dell'Unione Europea, le cui credenze ed eredità vengono gradualmente cancellate dallo spazio pubblico.

Nei preparativi per la riunione del G7 dello scorso novembre nella bella città tedesca di Münster, il dipartimento di protocollo del Ministero degli Esteri tedesco ha deciso che uno storico crocifisso appeso in una sala storica in cui si sarebbero incontrati i ministri degli Esteri del G7 fosse in qualche modo inappropriato, e lo ha fatto rimuovere, con le autorità cittadine di Münster che si sono conformate senza obiezioni, all'inizio dell'Avvento, nientemeno.

Evidentemente la decisione era in linea con la visione del mondo del ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, un membro "woke" di sinistra del partito dei Verdi al governo. L'evento ha causato un piccolo scandalo nella politica di Münster, ma è passato in gran parte inosservato nella discussione nazionale.

il crocifisso incriminato

La decisione del suo ministero è stata aspramente criticata dai conservatori di Münster, ma, e qui sta il punto cruciale, non in termini cristiani, cioè che questa rimozione dell'eredità cristiana dallo spazio pubblico è pericolosa per la società, piuttosto facendo appelli alla 'tolleranza', e al 'patrimonio storico', come se la natura cristiana del crocifisso incriminato fosse un dettaglio di poco conto. Non hanno nemmeno stabilito una connessione con l'Avvento.

Baerbock non ha mai spiegato esattamente quale dei suoi stimati ospiti potesse essere offeso dal crocifisso nell'opinione della sua squadra.

il centro storico di Münster con le bandiere del G7

L'unica voce che si è espressa a favore del significato cristiano della discussione, che è passata inosservata nel flusso delle notizie nazionali, è arrivata sotto forma di un aspro rimprovero da parte della Chiesa russa a Mosca. (Si veda sotto).

Questa piccola storia di Natale dal cuore dell'Europa, che ha fatto poco scalpore nel dibattito nazionale tedesco, descrive abbastanza bene il fatto che in un'Europa sempre più scristianizzata, la Chiesa russa di Mosca sta emergendo come l'ultima forte voce che si batte per il cristianesimo degli europei.

Rimuovere la cultura cristiana dalla vista del pubblico sembra essere un obiettivo del partito dei Verdi. All'inizio dello stesso mese, un altro influente ministro dei Verdi, Claudia Roth, ha chiesto che le iscrizioni bibliche all'esterno della basilica del castello di Berlino fossero nascoste, provocando una risposta rabbiosa da parte dei tradizionalisti tedeschi.

la citazione biblica incriminata

Nella confusione che ne è seguita, Roth ha spiegato di non essere d'accordo con il testo proveniente dalla Lettera ai Filippesi, che recita:

"Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, di quelli che sono nei cieli, e di quelli che sono sulla terra, e di quelli che sono sotto terra".

Roth ha spiegato che il testo è stato messo lì per giustificare la monarchia, mentre ritiene che l'attuale governo tedesco abbia più in comune con le rivoluzioni comuniste della metà del XIX secolo.

Quando la notizia della decisione è giunta a Mosca, il Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa ha rilasciato un duro comunicato in cui lamentava la "cancellazione" dell'eredità cristiana in Europa, ponendosi in "solidarietà" con gli europei che vi si oppongono, sottolineando che se i valori cristiani sono rimossi dallo spazio pubblico, vi prenderà il posto il loro diretto opposto, citando l'incredibile ascesa del satanismo tra il pubblico tedesco e affermando che questo fenomeno è una vera minaccia per la pace e il futuro dell'Europa.

Perseguendo la loro politica volta a cancellare dallo spazio pubblico la memoria dell'eredità cristiana, le autorità di alcuni paesi europei trascurano così i diritti dei credenti e la volontà del loro popolo.

Tale disprezzo per le radici cristiane mina l'identità europea e provoca la perdita delle secolari nozioni di moralità basate sulla fede in Cristo.

È ormai cosa comune che la stampa liberale europea denunci il primate della Chiesa ortodossa russa per le sue ripetute dichiarazioni in cui sottolinea che lo sradicamento deliberato della cultura cristiana in Europa rappresenta una minaccia non solo per il futuro del continente, ma anche per la pace tra le nazioni che da secoli sono unite dalla comune eredità cristiana.

Eppure, le recenti notizie dalla Germania confermano che il primate della Chiesa russa ha ragione nel valutare la situazione.

Lo sradicamento dei simboli cristiani dalla vita pubblica europea ha come diretta conseguenza l'immediata sostituzione dell'eredità cristiana con l'esatto contrario.

Così, per esempio, le statistiche ufficiali mostrano che negli ultimi 6 anni il numero dei satanisti in Germania è cresciuto di sedici volte e ammonta a 100.000 persone.

Esprimiamo la nostra solidarietà a quegli europei che si oppongono a qualsiasi tentativo di cancellare la loro memoria storica e affermiamo che la pace e il buon vicinato all'interno dell'area paneuropea sono possibili solo se poggiano sul comune fondamento cristiano.

I cristiani tedeschi assediati avrebbero difficoltà a trovare qualcuno nella loro discussione nazionale, anche proveniente dalle loro stesse Chiese o dai loro conservatori, che si batta così fermamente per la fede cristiana e per il suo ruolo essenziale nel mantenere una società sana.

Uno dei motivi per cui la Chiesa russa è in grado di essere una voce più forte delle Chiese europee è perché è grande e monolitica, mentre le Chiese europee sono divise e parlano per fazioni più piccole.

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