Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=33&id=205  Mirrors.php?cat_id=33&id=602  Mirrors.php?cat_id=33&id=646  Mirrors.php?cat_id=33&id=647  Mirrors.php?cat_id=33&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=33&id=2779  Mirrors.php?cat_id=33&id=204  Mirrors.php?cat_id=33&id=206  Mirrors.php?cat_id=33&id=207  Mirrors.php?cat_id=33&id=208 
Mirrors.php?cat_id=33&id=3944  Mirrors.php?cat_id=33&id=7999  Mirrors.php?cat_id=33&id=8801  Mirrors.php?cat_id=33&id=9731  Mirrors.php?cat_id=33&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=33&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 9
  Come recuperare credibilità dalla vergogna della Pasqua perduta

di Nicholas, membro del Vicariato di rito occidentale dell'Arcidiocesi antiochena in America

Orthodox Reflections, 16 aprile 2025

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Ci sono cristiani ortodossi a Gaza che stanno affrontando gravi difficoltà. La loro chiesa di san Porfirio è stata bombardata più di una volta. I nostri fratelli ortodossi vivono nel mezzo di un attacco genocida a cui non sono in grado di resistere. Bombardamenti e attacchi di cecchini sono all'ordine del giorno. Non ci sono medicine né un sistema sanitario funzionante. Anche una lieve ferita o malattia può rivelarsi fatale. Cibo e acqua sono stati tagliati e scarseggiano. La situazione appare desolante. Quindi, la Domenica delle Palme, cosa hanno fatto questi cristiani ortodossi? Si sono riuniti nella loro chiesa per accogliere Cristo a Gerusalemme.

E non sono stati gli unici. Da Gerusalemme alla Siria, dal Libano all'Iraq all'Ucraina, i cristiani ortodossi, nonostante la guerra e la persecuzione, si sono riuniti in processione, proclamando pubblicamente la loro fede in Gesù Cristo. A Gerusalemme, gli attacchi missilistici balistici degli houthi hanno fatto suonare le sirene antiaeree. Nessuno sa cosa potrebbe accadere da un momento all'altro. Anche se molti ortodossi palestinesi sono stati tenuti fuori da Gerusalemme, quelli che sono riusciti ad entrare in città hanno comunque portato coraggiosamente e orgogliosamente le loro croci di palma per le strade. A Damasco, nonostante i terribili livelli di violenza in un paese devastato, gli ortodossi hanno comunque proclamato con coraggio la loro fede nel nostro Signore Gesù Cristo.

Domenica delle Palme a Gerusalemme

chiesa greco-antiochena della Santa Croce a Damasco, Siria

Potremmo continuare a pubblicare foto di anziani, giovani, uomini, donne – tutti che vengono in chiesa in condizioni che gli americani non possono nemmeno immaginare. Per le funzioni della Settimana Santa e per la Pasqua, sarebbero tornati tutti. Indipendentemente da ciò che accade intorno a loro.

La loro testimonianza salverà le anime più di qualsiasi apologetica online, di qualsiasi predicazione da qualsiasi pulpito, di qualsiasi libro, di qualsiasi canzone o di qualsiasi film. Le parole sono facili. Proclamare il Signore Risorto dalla comodità del proprio divano non impressiona nessuno. Non ispira nessuno. Ciò che questi cristiani fanno, in circostanze estreme, dice al mondo intero: "Il nostro Dio è reale!". Non si limitano a parlare. Fanno quello che dicono.

I cristiani hanno sempre saputo che la santità personale è la testimonianza più efficace. I martiri cristiani che morirono in esecuzioni pubbliche attrassero più anime a Cristo di qualsiasi altra cosa nei primi secoli della Chiesa. Non è ciò che dici, ma ciò che fai che dimostra veramente ciò in cui credi. Ecco perché l'ipocrisia è così dannosa per la Chiesa. Un malvagio in tonaca che abusa dei bambini crede davvero in un Dio giusto e amorevole? Un palese codardo crede davvero che la Tomba sia vuota e che Cristo abbia sconfitto la morte?

Le scienze sociali hanno notato il fenomeno per cui le persone rimangono più colpite da ciò che vedono che da ciò che sentono. Le azioni che dimostrano concretamente la propria convinzione sono chiamate "manifestazioni che accrescono la credibilità". Le informazioni seguenti sono tratte da alcuni articoli accademici sull'argomento:

La ricerca sull'evoluzione culturale suggerisce fortemente che le persone siano più propense ad accettare credenze empiricamente non verificabili (per esempio l'esistenza di Dio o la sua esistenza eterna in tre persone) se hanno assistito all'impegno comportamentale di altre persone nei confronti di queste stesse credenze. Questi segnali comportamentali sono noti come "manifestazioni che rafforzano la credibilità". Le manifestazioni che rafforzano la credibilità consistono in azioni "costose" o "difficili da simulare", come la frequente partecipazione a rituali, rituali lunghi o impegnativi, l'osservanza di tabù, la scarificazione, il celibato, il martirio, la persecuzione sopportata, atti disinteressati di servizio o carità, ecc. Tali atti dimostrano che la fede è più di una questione di parole e dovrebbe essere presa sul serio. Gli esseri umani hanno un naturale desiderio di evitare l'inganno. Pertanto, preferiscono affermazioni verbali supportate da comportamenti difficili da simulare che forniscano la prova di una vera fede. Le religioni che associano le credenze a comportamenti costosi o difficili da simulare ottengono più successo di quelle che non lo fanno. Inoltre, quando le persone smettono di partecipare a rituali e altri comportamenti, diventa difficile trasmettere le credenze religiose alla generazione successiva. Le credenze religiose diventano quindi aggiunte periferiche anziché il nucleo dell'identità di gruppo. Col tempo, tali credenze vengono abbandonate in un continuo processo di secolarizzazione, simile a quello che stiamo osservando oggi in gran parte dell'Occidente.

Celebrare la Settimana Santa e la Pasqua, con tutte le difficoltà che ciò comporta, in mezzo a guerre, carestie e persecuzioni, è la massima "manifestazione che accresce la credibilità". Certo, i cristiani ortodossi coinvolti non seguono Cristo per impressionare qualcuno. Lo seguono e basta. Ma la loro devozione a Dio ispirerà comunque decine di milioni di persone.

D'altro canto, però, non rimanere saldi nelle proprie convinzioni cristiane è demoralizzante per sé stessi e per gli altri. Il che ci riporta tutti alla Pasqua perduta durante il COVID nel 2020. Ve la ricordate? Il sabato sera in cui la stragrande maggioranza dei cristiani ortodossi negli Stati Uniti se ne stava a casa a guardare online i sacerdoti che celebravano la Risurrezione di Cristo in chiese ortodosse vuote, o quasi vuote?

Abbiamo chiuso le nostre chiese nel giorno più sacro dell'anno perché ce lo hanno imposto burocrati e politici. Perché mai li abbiamo ascoltati? Avevamo davvero così tanta paura della malattia e della morte? Se sì, cosa dice questo a tutti sulla nostra fede in Cristo, che come proclamiamo, ha vinto "la morte con la morte"? La tomba è vuota o no? L'apostolo Paolo disse che morire non era altro che un guadagno. È davvero autentico, se noi ortodossi ci rannicchiamo nelle nostre case per paura di una malattia con un tasso di sopravvivenza del 99% per la maggior parte delle persone? Le prime generazioni di cristiani ortodossi uscivano per strada, nel mezzo di orribili pestilenze, per prendersi cura dei malati e dei sofferenti. Abbiamo saltato le funzioni in chiesa, abbiamo lavorato da casa, abbiamo guardato Netflix e ci siamo rilassati.

Anche solo guardare le foto dei nostri fratelli ortodossi, che attraversano grandi difficoltà ma che continuano a ringraziare Dio con cuore grato, mi riempie della più profonda vergogna possibile.

i cristiani siriani soffrono sotto il dominio islamico, ma si rifiutano di cedere o di essere messi a tacere. Gli ortodossi americani hanno permesso che le loro chiese fossero chiuse per proteggersi da un virus

Avevamo così tanta paura della morte, o forse avevamo davvero paura del governo? Il governo ora ha il controllo su ciò che possiamo e non possiamo fare nella pratica della nostra fede? Evidentemente il governo può semplicemente dichiarare lo stato di emergenza e chiudere le chiese. Nel frattempo, noi "credenti" sorseggiamo tranquillamente un caffè latte a casa senza un minimo di protesta. Accettando il decreto del governo, abbiamo creato un precedente molto pericoloso e distruttivo per la nostra credibilità. R.F. Kennedy Jr, capo del Dipartimento della salute e dei servizi umani, ha già dichiarato che la nostra nuova crisi è il crescente antisemitismo. Il governo federale e stati come il Texas hanno adottato per legge definizioni di antisemitismo che potrebbero facilmente essere interpretate come la messa al bando come atti antisemiti di alcune preghiere della Settimana Santa, di alcune letture del Vangelo e persino di specifici dogmi cristiani ortodossi. Il governo può chiudere le chiese ortodosse per sradicare l'antisemitismo? Il governo può censurare le nostre preghiere, le nostre letture delle Scritture, forse persino richiedere modifiche dogmatiche in cambio del permesso di gestire le nostre chiese?

Allora, noi cristiani ortodossi in America e in Occidente, siamo pronti a resistere a qualsiasi interferenza governativa nella nostra fede? Ci comporteremo come se Dio fosse reale e importante, o cederemo di nuovo? Forse potreste essere tentati di dire: "Ma il nostro Primo Emendamento ci proteggerà dalla persecuzione!". Dov'era il Primo Emendamento qualche anno fa, quando la vostra chiesa era chiusa e voi guardavate la Pasqua in diretta streaming a casa, sul divano? Non sottovalutate mai la malvagità contro cui ci troviamo, o i sacrifici che potremmo essere chiamati a fare come cristiani ortodossi.

Alcuni cristiani ortodossi potrebbero essere diventati "covidiani" per evitare di apparire "fanatici". Alcuni (troppi) vescovi e sacerdoti ortodossi definivano i loro critici come fanatici. In confronto a cosa, viene da chiedersi? In confronto ai martiri cristiani e ai nostri fratelli stranieri che sfidano la guerra e la carestia solo per adorare il Cristo Risorto? La moderazione attentamente elaborata nel servizio a Dio non ispira nessuno, anche se ti fa ottenere inviti ai giusti cocktail party.

Tuttavia, in Occidente non è tutto così cupo. Tra il 17 e il 22% delle parrocchie ortodosse non ha mai chiuso durante la "pandemia del COVID". Questa percentuale si confronta con una media del 7% in tutte le altre confessioni cristiane. L'Ortodossia si è distinta allora e continua a distinguersi perché la nostra religione è molto esigente. Noi digiuniamo, rispettiamo le regole della preghiera, ci confessiamo, cerchiamo attivamente di vivere una vita devota, abbiamo monaci e vescovi celibi, facciamo beneficenza e ci impegniamo a mettere Dio al centro di tutto. Non guasta essere associati a cristiani che, sotto una dura persecuzione, preferirebbero morire piuttosto che arrendersi al mondo.

Il nostro tasso di apertura delle parrocchie, nettamente superiore alla media, e la natura della nostra fede ortodossa ci hanno aiutato a recuperare parte della credibilità che ci è costata l'abbandono della Pasqua. La Chiesa ortodossa sta crescendo negli Stati Uniti e nel mondo occidentale. Lo vediamo nei gioiosi annunci di parrocchie che battezzano e accolgono decine, persino centinaia, di convertiti contemporaneamente in tutto il mondo. Persino in paesi molto laici come il Regno Unito, la crescita della Chiesa ortodossa è sbalorditiva. Negli Stati Uniti, abbiamo prove aneddotiche che il numero di convertiti è ampio, in rapida accelerazione e diversificato.

Possiamo anche vedere il successo nell'esplosione della copertura mediatica, sia positiva che negativa, dedicata all'Ortodossia e ai convertiti. Un articolo di questo tipo è stato pubblicato il 4 gennaio 2025 sul Telegraph britannico, intitolato Giovani uomini single stanno abbandonando le chiese tradizionali. Hanno trovato un'alternativa più 'maschile'. Per la maggior parte dei miei quasi trent'anni nella Chiesa ortodossa, non potevamo comprare una copertura mediatica, figuriamoci ottenerla gratuitamente. C'è un motivo per cui abbiamo definito la Chiesa ortodossa "il segreto meglio custodito d'America". Ora il segreto è trapelato.

Lo vediamo anche nei sondaggi e nei dati dei censimenti. Secondo i dati del censimento 2016-2021, l'Ortodossia è la confessione in più rapida crescita in Australia. Come il Regno Unito, l'Australia è un Paese fortemente laico in cui il cristianesimo organizzato era considerato in declino.

L'Ortodossia non è l'unica a crescere. Il Cattolicesimo romano, che nella sua forma tradizionale è anch'esso una fede molto esigente, sta registrando una crescita record in molti luoghi del mondo. Tra questi, il Regno Unito, dove i cattolici romani sono sulla buona strada per superare numericamente gli anglicani per la prima volta dai tempi di Enrico VIII. La crescita è trainata dai giovani praticanti, che superano numericamente i giovani anglicani di oltre due a uno. La Generazione Z e i Millennial più giovani avrebbero dovuto essere i cosiddetti "negatori" che abbandonano la religione organizzata in favore dell'ateismo o di una spiritualità vaga e autosufficiente. Invece, un numero considerevole di loro sta trovando rifugio nella Chiesa cattolica romana e in quella ortodossa, persino in paesi che si supponeva fossero totalmente inospitali per il cristianesimo tradizionale.

Forse le Chiese cristiane che sono riuscite a sopravvivere a Nerone, Diocleziano, ai musulmani, ai comunisti e agli israeliani, riusciranno a sopravvivere anche alla modernità?

Possono farlo. Cioè, possono farlo se mettono in pratica ciò che predicano. Un sondaggio chiamato "National Study of Youth and Religion" ha scoperto che uno dei principali fattori predittivi della permanenza o meno di un giovane in chiesa è la misura in cui i suoi genitori praticavano la fede cristiana in casa e nella vita quotidiana, non solo in contesti pubblici o religiosi. Ciò che vale per l'acquisizione di convertiti vale allo stesso modo per il mantenimento dei giovani. Dobbiamo vivere coi fatti, non solo con le parole. Nessuno vuole unirsi a un gruppo di imbroglioni. Dobbiamo trattare la nostra fede in Cristo, sotto ogni aspetto, come se fosse l'unica cosa che conta veramente. Perché in realtà lo è.

Mettete Dio al primo posto. Non temete la morte. Costruite comunità forti in cui vi prendete cura dei malati, nutrite i poveri, adottate gli orfani e confortate coloro che hanno bisogno di conforto. Amatevi gli uni gli altri come Cristo vi ha amato per primo. Osservate il digiuno con gioia e rispetto. Pregate ogni giorno secondo una regola di preghiera. Partecipate alla Divina Liturgia il più spesso possibile. Perseguite la giustizia. Operate la vostra salvezza con timore e tremore. Ricordate sempre che comparirete davanti al tremendo tribunale di Cristo.

Vi auguriamo una Pasqua benedetta quest'anno e per ogni anno in cui Gesù tarda a ritornare. Soprattutto, non dobbiamo mai più permetterci che ce la portino via!

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 9