
foto: ekaterinburg-eparhia.ru
Durante la sua sessione tenutasi ieri e oggi, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha adottato una dichiarazione sulla decisione delle autorità turche di trasformare nuovamente Santa Sofia in una moschea.
Il Sinodo esprime il suo dispiacere per l'uso improprio dell'iconica cattedrale di Istanbul, rilevando che la decisione è stata presa senza riguardo per le proteste delle Chiese ortodosse e di altre confessioni religiose e governi in tutto il mondo.
Facendo eco alla recente dichiarazione di sua Eminenza il metropolita Seraphim del Pireo della Chiesa ortodossa di Grecia, il Sinodo fa anche notare l'inetta interferenza del Patriarcato di Costantinopoli nella vita della Chiesa ortodossa ucraina come un fattore importante che oggi indebolisce l'unità della Chiesa ortodossa, e la sua capacità di affrontare e rispondere a una crisi come quella che circonda attualmente Santa Sofia.
Ecco qui la dichiarazione completa:
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa esprime profondo rammarico in relazione alla decisione della leadership statale turca di privare la chiesa di Santa Sofia del suo status di museo e di trasferirla all'uso cultuale della comunità musulmana.
La suddetta decisione è stata presa senza tenere conto delle petizioni e della posizione chiaramente espressa dei primati e dei vescovi delle Chiese ortodosse locali, di rappresentanti di stati stranieri, di numerose organizzazioni internazionali per i diritti umani e umani e di chierici di varie confessioni e tradizioni religiose. Tale decisione offende la sensibilità religiosa di milioni di cristiani in tutto il mondo, e potrebbe portare a un turbamento dell'equilibrio interreligioso e della comprensione reciproca tra cristiani e musulmani, non solo in Turchia, ma anche in altri luoghi.
In un momento in cui il cristianesimo è una religione perseguitata in molti luoghi del pianeta, in cui l'esodo dei cristiani dai paesi del Medio Oriente continua, questa decisione delle autorità turche provoca un dolore speciale. La chiesa di Santa Sofia fu costruita in onore di Cristo Salvatore e continua ad essere una chiesa nella coscienza di milioni di cristiani. Questa chiesa ha un significato storico e spirituale speciale per la Chiesa ortodossa.
Rivolgendoci alle Chiese locali sorelle, notiamo con particolare tristezza che il mondo ortodosso affronta oggi in modo disgiunto eventi tanto infelici per la Chiesa ortodossa, e questo è un risultato diretto della legalizzazione anti-canonica dello scisma in Ucraina e ha indebolito la nostra capacità di affrontare congiuntamente nuove minacce spirituali e sfide della civiltà. Ora, in un'era di crescente cristianofobia e aumento della pressione sulla Chiesa da parte della società secolare, l'unità è più importante che mai. Chiediamo alle Chiese locali sorelle di lavorare insieme nello spirito di pace e di amore per Cristo per trovare una via d'uscita da questa crisi.
Speriamo che le autorità turche facciano gli sforzi necessari per preservare gli inestimabili mosaici cristiani che sopravvivono miracolosamente e che ne consentano l'accesso ai pellegrini cristiani.
Esprimendo speranza in un'ulteriore conservazione e rafforzamento del rispetto reciproco e della comprensione reciproca tra i credenti di varie religioni del mondo, facciamo anche appello alla comunità mondiale affinché fornisca tutta l'assistenza possibile per preservare lo speciale status della Chiesa di Santa Sofia, di importanza eterna per tutti i cristiani.
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