
foto: orthodoxia.info
A seguito dell'iniziativa per il dialogo e la riconciliazione annunciata dal Patriarcato di Gerusalemme e da sua Beatitudine il patriarca Theophilos III nel novembre 2019, la riunione fraterna di Amman è stata ospitata oggi nella capitale della Giordania, con la partecipazione di primati e delegazioni di varie Chiese ortodosse. Lo scopo dell'incontro era di rinnovare il dialogo e promuovere l'unità tra fratelli all'interno della Comunione ortodossa.
Al termine della riunione, i primati e i delegati hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Il 26 febbraio 2020, si è tenuto un incontro di primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali ad Amman, in Giordania, con lo scopo primario dell'unità e della riconciliazione all'interno della santa Ortodossia. I partecipanti hanno preso atto dell'angoscia del Patriarcato di Gerusalemme per l'imminente pericolo di scisma all'interno della nostra comunione ortodossa.
All'incontro hanno partecipato delegazioni della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, guidata da sua Beatitudine il patriarca Theophilos di Gerusalemme, della Chiesa ortodossa russa, guidata da sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di Tutta la Rus', della Chiesa ortodossa serba, guidata da sua Santità il patriarca Irinej di Serbia, della Chiesa ortodossa romena, guidata da sua Eminenza il metropolita Nifon di Târgoviște, della Chiesa ortodossa polacca, guidata da sua Eminenza l'arcivescovo Abel di Lublino e Chełm, e della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia, guidata da sua Beatitudine il metropolita Rastislav delle Terre Ceche e della Slovacchia.
I partecipanti hanno espresso la loro gratitudine a sua Maestà il re Abdullah II, re del Regno hascemita di Giordania e custode dei luoghi santi cristiani e musulmani in Terra Santa, e al popolo giordano, per aver facilitato l'accoglienza di questo incontro nella loro capitale, Amman, e hanno notato l'eccezionale lavoro di sua Maestà nella promozione del dialogo interreligioso a livello internazionale.
I partecipanti hanno anche ringraziato il Patriarcato di Gerusalemme e sua Beatitudine il patriarca Theophilos per tutti gli sforzi incessanti volti a spianare la strada al dialogo e ad avvicinare i fratelli nel prezioso spirito dell'unità, osservando che la luce che emana da Gerusalemme testimonia quella Città santa che proclama continuamente il suo arazzo multireligioso e multiculturale, allietandosi della sua esistenza come casa delle tre fedi abramiche, cristianesimo, giudaismo e islam.
Le delegazioni hanno dichiarato che questo incontro serviva a rafforzare i legami fraterni tra i fratelli e le loro Chiese, a promuovere i legami di pace in Cristo tra loro, a sostenere l'unità delle Chiese ortodosse e a rinnovare il dialogo nella speranza orante di portare la riconciliazione dove c'è stata discordia.
In un'atmosfera di amore fraterno, coloro che si sono riuniti per l'incontro hanno convenuto che le decisioni riguardanti questioni di importanza pan-ortodossa, inclusa la concessione dell'autocefalia a particolari Chiese, dovrebbero essere portate a termine in uno spirito di dialogo e unità pan-ortodosse, e con un consenso pan-ortodosso.
Per quanto riguarda l'attuale situazione ecclesiastica in Ucraina, i partecipanti hanno riconosciuto che un dialogo pan-ortodosso è necessario per la guarigione e la riconciliazione.
Per quanto riguarda la Macedonia settentrionale, le delegazioni hanno affermato che la questione deve essere risolta attraverso il dialogo all'interno della Chiesa ortodossa serba e con sostegno pan-ortodosso.
Per quanto riguarda il Montenegro, le delegazioni partecipanti hanno esortato le autorità competenti a rispettare e difendere il diritto fondamentale alla proprietà, comprese le proprietà della Chiesa.
Le delegazioni hanno convenuto di riunirsi fraternamente, preferibilmente entro la fine di quest'anno, per rafforzare i legami di comunione attraverso la preghiera e il dialogo. I partecipanti sperano che sua Santità il patriarca ecumenico Bartolomeo con la sua nota anzianità d'onore (πρεσβεια τιμήs) si unirà a questo dialogo insieme ai suoi fratelli primati.
Le delegazioni hanno accolto l'appello del loro patriarca Theophilos III a tenere una preghiera per il mondo, per porre fine alla guerra, alle malattie e alle sofferenze e per tutti i cristiani, nonché per l'unità della Chiesa ortodossa. Questa preghiera dovrà essere celebrata nella Chiesa madre, la Chiesa della Resurrezione (Santo Sepolcro) a Gerusalemme, davanti alla santa Tomba di Cristo, da cui egli è risorto e proclama la pace nel mondo.
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