
il metropolita Timotheos (Margaritis) di Bostra. Foto: Romfea
Se le Chiese sono interessate all'unità, devono "rinunciare ai loro interessi e privilegi di origine" e accettare la proposta Gerusalemme di una Sinassi dei primati.
Ora è estremamente importante trovare una via d'uscita dall'impasse che la Chiesa ortodossa sta affrontando a causa della "questione ucraina", secondo il vescovo della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, l'esarca del santo Sepolcro a Cipro, il metropolita Timotheos (Margaritis) di Bostra. L'appello del vescovo è stato pubblicato il 27 novembre dalla risorsa greco-ortodossa Romfea.
Il vescovo ha ricordato che storicamente la Chiesa di Gerusalemme è stata un tempo la sede in cui i primati delle Chiese hanno preso decisioni storiche per difendere la fede.
"Alessandria, Antiochia e Gerusalemme non devono incontrarsi per la prima volta nella Città Santa su questioni di grande importanza per la Chiesa! Dopo il Concilio di Ferrara-Firenze (del 1443-1445, in cui la Chiesa di Costantinopoli riconobbe il primato di Roma e accettò i dogmi della Chiesa cattolica, ndt), i tre patriarchi si incontrarono a Gerusalemme e condannarono la firma dell'unione", ha ricordato sua Eminenza Timotheos.
Il vescovo invita a ricordare che Gerusalemme fu il centro al quale gli apostoli tornarono dopo l'evangelizzazione delle nazioni per discutere dei problemi sorti nel frattempo. Secondo lui, nelle menti dei cristiani, la Città Santa è rimasta la "città regale di Cristo", mentre Gerusalemme è venerata come la "madre di tutte le Chiese".
"In vista dell'impasse che è sorto nell'Ortodossia a causa della questione ucraina, le Chiese-figlie che stanno vivendo una grave divisione ora, se sono veramente interessate all'unità della CHIESA, [...] devono rinunciare al loro interessi e privilegi di origine e indossare una tunica di umiltà e riconciliazione, seguire l'appello di sua Beatitudine il patriarca di Gerusalemme, e incontrarsi dopo lunghe preghiere nello Spirito Santo per trovare una soluzione al problema che divide la Chiesa di Cristo in modo che l'unità degli ortodossi possa essere ripristinata", ha affermato il metropolita Timotheos di Bostra.
Ricordiamo che il 21 novembre 2019 il primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, il patriarca Theophilos III, ha annunciato che stava convocando i primati delle Chiese ortodosse locali in Giordania per discutere della questione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". La proposta del patriarca è stata sostenuta nelle Chiese russa e albanese, mentre il capo della Chiesa di Grecia, l'arcivescovo Hieronymos, che è stato il primo dopo il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli a riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", si è rifiutato di partecipare alla discussione pan-ortodossa e ha annunciato le sue possibili dimissioni.
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