
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunito ieri al monastero di Valaam, ha rilasciato una dichiarazione riguardante l'attuale persecuzione e la minaccia legale contro la Chiesa ortodossa serba sul territorio del Montenegro, come riferisce Patriarchia.ru.
A maggio, il governo montenegrino ha approvato un disegno di legge secondo cui "Tutti gli edifici religiosi che erano di proprietà dello Stato del Montenegro prima della perdita della sua indipendenza e della sua fusione nel Regno dei serbi, croati e sloveni nel 1918, e che successivamente non sono diventati proprietà di una comunità religiosa nel modo legale appropriato, saranno riconosciuti come proprietà dello stato".
I vescovi e i fedeli della Chiesa serba vedono nel disegno di legge un tentativo velato di impadronirsi delle loro legittime proprietà da donare alla "Chiesa ortodossa montenegrina", che il presidente Đukanović spera di trasformare in una Chiesa autocefala, e hanno raccolto più di 50.000 firme per protestare contro il disegno di legge.
Le autorità hanno anche tentato di demolire dei siti ortodossi serbi consacrati e hanno espulso un certo numero di sacerdoti e monaci che vivevano e prestavano servizio in Montenegro.
Dopo aver ascoltato una relazione sulla questione da sua Eminenza il metropolita Ilarion di Volokolamsk, capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa, e comprendendo bene il dolore dello scisma e della persecuzione, i vescovi del Sinodo russo hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa sulla situazione in Montenegro
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa esprime profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione delle diocesi del Patriarcato serbo sul territorio del Montenegro, dove l'unità dell'Ortodossia ha sofferto per molti anni per l'attività scismatica della cosiddetta "Chiesa ortodossa montenegrina".
In Montenegro è apparsa una preoccupante tendenza all'aumento delle pressioni da parte delle autorità sui chierici e sui fedeli canonici. Tenutasi dal 9 al 18 maggio 2019, la Santa Assemblea dei vescovi della Chiesa ortodossa serba ha affermato che nel moderno Montenegro ci sono "tentativi di rimuovere violentemente i nostri luoghi santi in favore della "Chiesa ortodossa montenegrina" canonicamente e realisticamente inesistente, e minacce di distruggere certe chiese". Durante una riunione di partito a Nikšić l'8 giugno 2019, il presidente montenegrino M. Đukanović ha espresso la sua intenzione di portare avanti la "restaurazione della Chiesa autocefala montenegrina".
Di particolare gravità è il disegno di legge sulla libertà di religione e credo e lo status giuridico delle organizzazioni religiose, pubblicato dal governo del Montenegro nel maggio 2019 e contenente una serie di misure discriminatorie, tra cui la confisca di una parte della proprietà del Patriarcato serbo per farla diventare proprietà dello stato, compresi edifici di chiese e monasteri. L'Assemblea dei Vescovi della Chiesa ortodossa serba definisce la bozza di legge come "anti-europea e anti-civile", mirata alla discriminazione contro le diocesi del Patriarcato serbo sul territorio del Montenegro, il che rappresenta "un'interferenza diretta negli affari interni della Chiesa" “.
La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (o Commissione di Venezia) ha espresso seri commenti su alcune disposizioni del disegno di legge.
Con preoccupazione per queste recenti iniziative delle autorità montenegrine, chiediamo loro di smettere di discriminare e minare l'unità della Chiesa ortodossa serba, alziamo la voce in sua difesa, vedendo nella tradizione spirituale che risale a san Sava il fondamento storico secolare sulla quale furono edificati la cultura e lo stato ortodossi montenegrini.
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa esprime il sostegno fraterno ai vescovi, al clero e a tutti i figli del Patriarcato serbo in Montenegro, che, seguendo i precetti di grandi santi ierarchi, san Sava il serbo, san Basilio di Ostrog, san Pietro di Cetinje e lo ieromartire Joanikije del Montenegro e del Litorale che hanno brillato su questa terra, nonostante le difficili condizioni di oppressione, preservando la fedeltà alla verità della santa Ortodossia.
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