
l'arcivescovo Abel di Lublino e Chełm assime al primate della Chiesa ortodossa ucraina a Borispol
L'arcivescovo Abel di Lublino e Chełm ha sottolineato che la Chiesa polacca si regge saldamente sulle posizioni canoniche della fede ortodossa.
Quello che è successo nelle ultime settimane in Ucraina è una grande tragedia e un grande dolore per l'ortodossia mondiale, ha detto l'arcivescovo Abel di Lublino e Chełm in un'intervista al Dipartimento per l'informazione e l'istruzione della Chiesa ortodossa ucraina, commentando le recenti azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina.
Secondo l'arcivescovo polacco, la posizione della Chiesa polacca rimane invariata in questa materia.
"La Chiesa ortodossa non può approvare questi scismatici, che sembrano essere stati reintegrati nella comunione canonica", ha detto vladyka Abel. "E questa posizione è stata dichiarata dal primate della nostra Chiesa, sua Beatitudine Sawa, metropolita di Varsavia e di Tutta la Polonia, a nome della pienezza della nostra Chiesa: senza pentimento, gli scismatici non possono essere riuniti al Corpo mistico di Cristo, la sua santa Chiesa".
Commentando le dichiarazioni dell'Arcivescovo Daniil di Pamphylon, che la Chiesa polacca cambierà il suo punto di vista, vladyka Abel ha notato che in Polonia non prendono sul serio queste parole.
"... la disciplina canonica, la disciplina dogmatica non ci permetterà in alcun modo di cambiare la nostra posizione. Ancora una volta, sottolineiamo ad alta voce e ovunque che senza il pentimento, uno scisma non può essere riunito alle Chiese locali dell'Ortodossia mondiale", ha concluso l'arcivescovo Abel.
Come ha riferito l'Unione dei giornalisti ortodossi, il metropolita Sawa di Varsavia e di Tutta la Polonia non si è congratulato per la nuova elezione del "metropolita di Kiev e di Tutta l'Ucraina" Epifanij, perché lo considera un laico. Il metropolita Sawa ha ricordato che, secondo i canoni della chiesa, solo la Chiesa da cui sono decaduti può reintegrare gli scismatici nel seno della Chiesa.
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