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  Gli ortodossi russi sono pro-europei, pro-greci e pro-americani perché sono pro-cristiani

dal blog del sito Orthodox England

5 dicembre 2014

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Anche se la rivoluzione nei valori espressi e vissuti dalla Federazione Russa nel corso dell'ultima generazione è ben lungi dall'essere completa, tuttavia non è esagerato chiamare tale trasformazione una rivoluzione. Da un'ideologia atea costantemente militante, che ha prodotto gli orrori del gulag ed è durata per 75 anni, si è passati in 25 anni a una posizione sempre più cristiana, che fa vergognare l'Occidente moderno. Non c'è da stupirsi che i governi occidentali atei militanti di oggi, negli Stati Uniti, in Europa occidentale o tra i loro burattini nazionalisti in Europa orientale e a Istanbul, siano infastiditi. Questa rivoluzione dei valori è avvenuta attraverso il battesimo di massa e il ritorno di molti ortodossi russi ai valori cristiani senza compromessi, noti come valori ortodossi russi.

Questo significa che noi stiamo con tutti coloro che confessano quei valori o i valori a loro vicini, qualunque sia la loro etichetta. Mentre la classe dirigente occidentale ha sempre più rapidamente abbandonato quei valori cristiani negli ultimi decenni ed è ritornata ai valori pagani dell'antica Roma, ha preso le distanze e si è isolata dai propri popoli fedeli, le minoranze cristiane patriottiche in Europa occidentale e in Nord America. Inoltre, nello stesso momento quella classe dirigente ha preso le distanze dai fedeli nei paesi che sono almeno formalmente ancora rispettosi del cristianesimo, in Africa, Asia, America Latina o nell'Europa orientale ancora liberae non sioggetta all'UE, in Serbia, Montenegro, Moldova, Bielorussia, Georgia, Armenia, Ucraina e, soprattutto, nella Federazione Russa, che si distingue per le sue dimensioni e importanza.

Qui parliamo non solo dell'apostasia della classe dirigente occidentale per la sua imposizione con la forza e l'intimidazione dell'aborto e dell'eutanasia statali, delle 'parate gay' e del 'matrimonio tra omosessuali' o per la creazione di organizzazioni sataniche. Qui parliamo non solo dell'imperialismo morale e culturale che toglie agli altri paesi la libertà di vivere secondo i loro valori tradizionali. Qui parliamo non solo di correttezza politica, di quell'intollerante ideologia neo-puritana tanto priva di Spirito quanto il materialismo della vecchia Unione Sovietica. Parliamo anche di sanzioni imposte ad altri paesi per il loro comportamento cristiano e di guerre civili in esse fomentate, di forniture d'armi, di indebitamento, di sostegno al genocidio e alla loro invasione sia militare sia economica, al fine di sfruttare le loro risorse naturali e i loro mercati.

Questi valori ortodossi russi, o valori cristiani senza compromessi, non solo sono compatibili con quelli dei tradizionali cristiani occidentali, ma anche in misura sorprendente con i valori tradizionali islamici, giudaici, indù e buddisti. Il supporto ortodosso russo per la Tradizione è tanto più evidente quando guardiamo certe piccole Chiese ortodosse locali, le cui élites sotto pressione politica hanno mostrato tendenze ad abbandonare l'integrità della fede, nonostante la Tradizione ortodossa universale che risale a quasi 2.000 anni fa e le opinioni dei propri fedeli. Avendo vissuto e lavorato in Grecia per un anno, imparato il greco, amato la Grecia e fatto pellegrinaggi al Monte Athos, dove nel 1979 ho incontrato padre Ephraim (ora negli Stati Uniti), in questi giorni mi sento riscaldato dal sostegno dei fedeli greci alla Tradizione.

Così, la petizione in corso contro la 'nuova' ecclesiologia pro-vaticana del Fanar (in realtà un'ecclesiologia che si è evoluta negli anni '20) con la sua interpretazione neo-imperialista, 'papista orientale', del Canone 28 del Concilio di Calcedonia, si sta diffondendo attraverso Grecia e Cipro e la diaspora greca. Anche se è una petizione interna indirizzata ai fedeli greci, ha il pieno sostegno dei fedeli ortodossi della Russia e di molte altre Chiese locali le cui gerarchie sono libere e non sono state sottoposte a pressioni politiche e finanziarie estere. Infatti, come i fedeli russi sono pro-europei in quanto sostengono il vero Occidente, l'Occidente ortodosso del primo millennio, la Chiesa ortodossa russa non può essere altro che pro-greco-ortodossa, perché ha ricevuto la fede dai greci ortodossi.

E proprio così come i fedeli russi sostengono la vera Grecia, la Grecia ortodossa degli anziani dell'Athos, non la falsa Grecia massonica che le élites occidentali stanno cercando di imporre ai greci, così anche noi sosteniamo la vera America, non l'America guerrafondaia, anti-cristiana che vediamo oggi. Pertanto, l'attuale visita del metropolita Tikhon della Chiesa Ortodossa in America (OCA) alla Chiesa russa è il simbolo dell'amore della Chiesa russa per tutti coloro che confessano l'Ortodossia. Dopo anni e perfino decenni di problemi interni, l'OCA può finalmente tornare alla confessione dell'Ortodossia, come mostrano i suoi nuovi rapporti con gli ortodossi della Chiesa madre russa. Per l'OCA, è arrivato il tempo della decisione - reintegrarsi nella tradizione ortodossa russa, abbandonando le fantasie del passato decadente, oppure a rimanere al di fuori della corrente principale della Chiesa stando su un ramo compromesso.

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