
il patriarca Kirill. Foto: screenshot di Youtube
Il patriarca Kirill si è detto solidale con le decisioni del metropolita Onufrij e dell'episcopato della Chiesa ortodossa ucraina.
Il 29 maggio 2022 il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus', dopo la Liturgia nella cattedrale di Cristo Salvatore, ha commentato per la prima volta i risultati del Concilio della Chiesa ortodossa ucraina, che si è tenuto il 27 maggio 2022 a Feofanija, come riporta il canale televisivo "Sojuz".
"Noi comprendiamo appieno come sta soffrendo oggi la Chiesa ortodossa ucraina. Comprendiamo che sua Beatitudine il metropolita Onufrij e l'episcopato devono agire oggi il più saggiamente possibile per non complicare la vita dei propri credenti", ha affermato il primate della Chiesa ortodossa russa.
Il patriarca Kirill ha detto che stava pregando "affinché nessun muro di divisione esterno temporaneo possa mai distruggere l'unità spirituale del nostro popolo e affinché che quei valori spirituali, che il nostro pio popolo ha formato sotto gli auspici dell'unica Chiesa ortodossa russa, siano radicati nei cuori e anime dei fedeli, per portare oggi frutto a favore dell'unità della Chiesa e della verità di Dio".
"Oggi non possiamo che addolorarci per ciò che sta accadendo nella fraterna Ucraina. Indubbiamente, gli stessi spiriti del male sotto il cielo si sono rivolti contro la nostra Chiesa, cercando non solo di dividere il popolo ortodosso di Russia e Ucraina, ma di creare un abisso tra di noi. Sono profondamente convinto che, poiché tutti questi sforzi non provengono da Dio e non hanno la benedizione di Dio, il loro obiettivo non sarà mai raggiunto", ha affermato il patriarca Kirill.
"La Chiesa dell'unico popolo uscito dal fonte battesimale di Kiev, così come la nazione stessa, conserverà senza dubbio nel suo cuore, nella sua memoria, nelle sue pie usanze questa grande eredità dei suoi antenati, che va dal principe Vladimir fino a oggi", ha aggiunto il primate della Chiesa ortodossa russa.
Come riportato in precedenza, sua Beatitudine ha commemorato il capo della Chiesa ortodossa russa alla Liturgia, tra gli altri primati.
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