
padre Kirill concelebra con il vescovo Mikhail, esarca di Costantinopoli a Kiev. Foto: spzh.news
Sua Santità il patriarca Kirill di Mosca ha emesso ieri un decreto che sospende l'archimandrita Kirill (Hovorun) dal servizio sacerdotale.
Sebbene formalmente fosse un chierico della diocesi di Mosca della Chiesa ortodossa russa, padre Kirill è noto da tempo come sostenitore degli scismatici ucraini e dalla creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina": nel 2018 ha concelebrato più volte con loro. È stato addirittura considerato un candidato al trono primaziale della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica.
Padre Kirill è meglio conosciuto nel mondo anglofono per il suo lavoro nel mondo accademico liberale e per le sue frequenti dichiarazioni ai media che lo presentano come un esperto di questioni ecclesiali. In passato era un chierico della Chiesa ortodossa ucraina canonica, e aveva ricoperto anche il ruolo di capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, anche se in seguito fu trasferito di nuovo alla Chiesa russa.
È interessante notare che è stato proprio il patriarca Kirill che lo ha ordinato sia diacono che presbitero quando era metropolita di Kaliningrad e Smolensk. Dal 2017 è ricercatore presso la Loyola Marymount University, un'università cattolica di Los Angeles.

padre Kirill (al centro) concelebra con gli scismatici. Foto: spzh.news
Sebbene abbia concelebrato molte volte con gli scismatici, sembra che sia stata la sua concelebrazione con il vescovo esarca di Costantinopoli a Kiev in agosto ad attirare l'attenzione dei funzionari della Chiesa russa, dato che la Chiesa russa ha rotto la comunione con Costantinopoli nell'ottobre 2018.
Il decreto del patriarca Kirill che sospende padre Kirill menziona specificamente la concelebrazione con il vescovo di Costantinopoli, ma non quella con gli scismatici. Si legge:
Lei ha ripetutamente violato il suo impegno scritto nei confronti della Chiesa ortodossa russa, espresso, tra l'altro, nella sua concelebrazione con i vescovi e il clero della Chiesa di Costantinopoli, con la quale il Santo Sinodo ha interrotto la comunione eucaristica a causa della grave invasione del territorio canonico della Chiesa ortodossa ucraina. A questo proposito, avendo violato il giuramento sacerdotale da lei prestato, secondo il Canone 25 dei santi Apostoli, lei è interdetto dal sacerdozio senza il diritto di indossare la rjasa e la croce sacerdotale e di impartire la benedizione sacerdotale durante l'esame del suo caso presso il tribunale diocesano di Mosca.
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