Entrando nella Basilica di Maria Ausiliatrice, subito a destra dell'ingresso si nota un portale, sul quale è scritto "Cappella delle Reliquie". Da qui, una scala di marmo porta nella cripta, dove è conservata una delle più impressionanti collezioni di sante reliquie di tutto il mondo.
La cappella, inaugurata il 14 Settembre 1934, si presenta a navata unica, a croce latina, con volte a vela e a botte, basse e massicce, così da ricordare, anche per i motivi ornamentali e simbolici, le catacombe cristiane.
Appena discesa la scala, si trova sulla destra una cappella dedicata alla Vergine Santissima, Regina di tutti i Santi, Martiri e Confessori. Il luogo è chiamato "Cappella dell'apparizione", perché in questo luogo la Madonna apparve a Don Bosco. L'evento è ricordato dall'iscrizione nella parete dell'arco e dalla croce di metallo, nell'angolo a sinistra davanti alla cappella. All'interno di questa cappella vi sono una teca che contiene reliquie di Santi Patroni di Torino (San Giovanni Battista, i Santi Martiri della Legione Tebea, San Massimo di Torino) e del Piemonte (tra cui Sant'Eusebio di Vercelli), e una che contiene le reliquie di molti Santi Papi di Roma (tra cui San Gregorio Magno), oltre a reliquie di beati di Casa Savoia, e a numerosi oggetti sacri usati da Don Bosco. I due quadri alle pareti della Cappella dell'Apparizione sono del pittore Delle Ceste, e raffigurano l'apparizione della Madonna a Don Bosco, e il martirio dei Santi Solutore, Avventore e Ottavio della Legione Tebea.
Il corpo principale della cappella ha numerosi altari laterali, le cui nicchie custodiscono innumerevoli reliquie di Santi, suddivise per grandi categorie. Altre sante reliquie sono conservate in teche a vetrina disposte lungo le pareti.
A sinistra, prima degli altari, sulla parete della scala d'ingresso, vi è un quadro in cornice dorata, dove sono esposte le reliquie di alcuni dei principali Santi che la Chiesa festeggia in ciascun giorno dell'anno: infatti vi si rinnovano ogni giorno le reliquie.
Gli altari laterali sono dedicati rispettivamente alle Sante né vergini né martiri (Vedove), ai Fondatori di Ordini e Congregazioni religiose, ai Santi Dottori della Chiesa, a tutti i Santi Martiri, e alle Sante Vergini e Martiri. Attorno a ciascuno degli altari, sono raggruppate le reliquie dei Santi della categoria relativa. I quadri sugli altari laterali sono opera del Prof. Mario Barberis di Roma.
Nell'abside della crociera, ricoperta da un ricco mosaico a fondo oro, con la croce gemmata tra le palme, vi è l'altare dedicato ai Santi Vescovi e Confessori. Intorno, sul fondo marmoreo, gira una larga fascia metallica con circa mille fori, nei quali sono esposte altrettante piccole reliquie di Santi e di Sante.
Sull'altare maggiore sono esposte le reliquie più insigni della cappella. Le più preziose, una reliquia del Santo Legno della Croce e una del Preziosissimo Sangue del Costato del Signore, sono contenute in teche posate sullo sfondo di alabastro della Croce che sta al centro dell'abside. L'arco in mosaico d'oro che incornicia la volta dell'abside porta la scritta: "Ecco il Legno della Croce su cui fu appesa la Salvezza del mondo: venite, adoriamo."
La Reliquia del Santo Legno misura 17 x 10 cm., è disposta in forma di croce, ed è una delle più insigni del mondo. Al di sotto, in una teca ovale, si conservano alcuni piccoli grumi del Sangue disseccato del costato di Gesù, frammenti di una reliquia che si conserva a Mantova, donati dal Mons. Giuseppe Sarto (futuro Papa Pio X).
Nelle teche attorno all'altare maggiore, sono custodite alcune tra le reliquie più insigni di Santi e Sante.
Una nicchia nella parete di fronte alla scala marmorea reca l'iscrizione in mosaico: "O voi tutti, Santi e Sante del Signore, le cui reliquie sono qui venerate, pregate per noi".
Molte altre reliquie sono esposte nella sacrestia laterale, in cui è murata una piccola lapide che ricorda "il Comm. Michele Bert, pio cultore delle memorie dei Santi," che raccolse il tesoro di tante sacre reliquie e generosamente le donò al santuario di Maria Ausiliatrice.
Liberamente estratto dal testo della guida alla Basilica di Maria Ausiliatrice
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