
La Liturgia dei Doni Presantificati non è un servizio eucaristico della mattina, come la Liturgia di san Giovanni Crisostomo o quella di san Basilio il Grande, ma un rito speciale di comunione ai doni eucaristici già consacrati, e che deve essere celebrato verso sera, in modo che i credenti si comunichino dopo un digiuno più lungo del solito. Questa è la logica della Liturgia dei Doni Presantificati, ed è per questo motivo che è unita al Vespro, per essere compiuta alla sera, e non alla mattina!
D'altra parte, anche in passato, la comunione non si faceva a tarda sera, ma attorno alle 3/4 del pomeriggio - un'ora in cui la maggior parte della gente di oggi non può partecipare a causa dei programmi di lavoro. Il digiuno fino alle 6 o alle 7 di sera, quando ci si potrebbe comunicare oggi, è una cosa difficile per la maggior parte delle persone nel mondo e anche per i monaci: dunque, la Chiesa è stata costretta a introdurre alcune norme speciali per determinare la lunghezza del digiuno prima della comunione, senza abolire alcuna regola del digiuno né la tradizione si celebrare questa Liturgia alla sera.
Faccio riferimento a una decisione del Sinodo della Chiesa ortodossa russa del 28 novembre 1968 (verbale 41).
Come risultato delle richieste del metropolita Antony di Sourozh e dell'arcivescovo Jonathan di New York, e sulla base della relazione scientifica del professor Nicholas Uspensky, il Santo Sinodo ha deciso:
1. Si benedice che nelle chiese del Patriarcato di Mosca la Liturgia dei Presantificati si celebri alla sera, laddove il vescovo diocesano lo ritiene opportuno.
2. Per celebrare la Liturgia dei Presantificati nelle ore serali, l'astensione da cibo e bevande per tutti coloro che desiderano comunicarsi deve essere di almeno sei ore; tuttavia, l'astensione prima della comunione a partire dalla mezzanotte è lodevole e può essere osservata da coloro che ne hanno la forza fisica.
Preciso inoltre che questa decisione è stata confermata dall'Assemblea consultiva dei vescovi della Chiesa ortodossa russa, svoltasi a Mosca il 2-3 febbraio 2015, con la partecipazione di 259 vescovi. Nel documento "Informazioni sulla partecipazione dei fedeli all'Eucaristia" (II.2) l'assemblea dei vescovi riconferma un digiuno minimo di 6 ore, sia per la Liturgia dei Doni Presantificati, sia per determinate categorie di persone che, a causa di varie malattie, devono mangiare la mattina prima di andare alla funzione della domenica o di una festa.
In conclusione, se la Liturgia dei Presantificati si celebra a partire dalle 6/7 di sera, rispettivamente, la comunione sarà attorno alle 7/8 o più tardi, i fedeli possono mangiare qualcosa di leggero a pranzo, calcolando almeno sei ore fino alla comunione. Naturalmente, il cibo dovrebbe essere semplice, solo per tenersi in forze, e non per piacere o per golosità. E non dimentichiamo che il digiuno non è la cosa più importante nella nostra preparazione alla comunione...
P.S.: Credo che questa decisione si possa utilizzare nel territorio canonico di altre Chiese ortodosse autocefale.
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