La canonizzazione in questo mese di aprile di due papi di Roma del XX secolo è servita solo a sottolineare il divario tra la Chiesa ortodossa e il Cttolicesimo romano per quanto riguarda i criteri per la santità. Il primo papa ad essere canonizzato, uno scherzoso contadino italiano, e il secondo, un filosofo nazionalista polacco fortemente politicizzato, furono entrambi nemici della Chiesa ortodossa. Il primo prese parte ad attività anti-ortodosse in Bulgaria, il secondo in Jugoslavia e in Ucraina. Questa non è una sorpresa, dal momento che entrambi sono stati canonizzati da un papa gesuita, che è stato sostenitore degli uniati galiziani e lo scorso fine settimana ha ricevuto l'auto-nominato premier dell'Ucraina, lo scientologo Arsenij Jatsenjuk, promotore del terrorismo anti-ucraino.
Il sostegno del papa attuale per la disintegrazione dell'Ucraina deriva probabilmente dagli ordini degli Stati Uniti, in seguito alla recente visita del presidente Obama a Roma, così come Giovanni Paolo II si è reso disponibile agli Stati Uniti per contribuire ad abbattere il blocco sovietico negli anni '80. Fu sotto il pontificato di quest'ultimo, in particolare, che il cattolicesimo è stato penetrato da preti pedofili, le cui attività sono state camuffate da Roma. Naturalmente, la doppia canonizzazione a Roma ha visto la partecipazione di un vescovo del Patriarcato di Costantinopoli, che si è seduto tra gli altri uniati, non accanto ai protestanti (luterani e anglicani). In questo modo quel Patriarcato può vedere quale sarà il suo destino se si unirà del tutto a Roma – diventerà solo un'altra sottocultura coloniale cattolica romana.
Queste canonizzazioni papali, come quella che seguirà entro la fine dell'anno, illustrano la confusione del Vaticano degli ultimi 50 anni. Non è esatto dire che il Cattolicesimo ha perso la strada; piuttosto ha trovato un gran numero di strade sbagliate. Come si dice: quando si smette di credere in qualcosa, si crede in qualsiasi cosa. Il divario tra i proclami ufficiali del Vaticano e quello in cui credono realmente i cattolici ordinari è cresciuto sempre più. Tuttavia, la tendenza generale degli ultimi 50 anni è stata verso un cattolicesimo che è sempre più secolarizzato, protestantizzato, politicizzato, allontanato da Dio, simbolizzato da parte dei loro sacerdoti che oggi voltano le spalle a Dio durante le loro funzioni e invece guardano il mondo. La fusione cattolica con il mondo è simboleggiata anche dal 'design moderno' dei suoi edifici sacri, arredi e paramenti. E il design moderno degli anni '60 e '70 sembra molto antiquato nel mondo post-moderno di oggi.
Nel complesso, il cattolicesimo ha mostrato una perdita del senso del sacro, della divinità, della santità, un movimento verso la protestantizzazione e quindi verso la secolarizzazione. Di fronte a questo, molti dei cattolici più devoti – come pure molti cattolici comuni - hanno abbandonato il cattolicesimo, in quanto si sono sentiti abbandonati dai loro gerarchia. Il cattolicesimo ha perso il mondo occidentale. La sua realtà è oggi in America Latina, Africa e Asia, ma anche qui ci sono perdite, per esempio in Brasile, dove si dice che il 40% della popolazione abbia aderito a sette protestanti. Del futuro è difficile parlare. Il mondo settario musulmano e l'India induista rimangono misteri, anche se si dice che entro il 2030 la Cina sarà la più grande nazione cristiana sulla terra. E lì, come dappertutto, le persone spiritualmente sensibili e storicamente attente sapranno vedere attraverso la mitologia occidentale e trovare la loro strada verso la Chiesa ortodossa.
A seguito del crollo del cattolicesimo nel mondo occidentale, nelle ultime due generazioni i cattolici di destra hanno aderito ai tradizionalisti cattolici; quanto ai moderati e alle giovani generazioni, di fronte al deserto spirituale dell'Occidente, sono stati attratti da qualsiasi genere di sette e culti, cercandovi un senso di appartenenza. La degenerazione del culto cattolico moderno, caratterizzato da infantilismo, mentalità di intrattenimento e mancanza di comprensione spirituale ne sono i riflessi. Sono i riflessi della moderna mentalità consumistica. Questo ha condizionato e modellato il cattolicesimo moderno, come il moderno protestantesimo, trasformandoli in un 'supermercato della religione', un consumismo a 'scelta e fai da te'. Oggi la religione occidentale è di fronte a un vicolo cieco della civiltà; il filo della sua vita artificiale è al termine. Se l'Occidente vuole continuare come un'entità basata spiritualmente, e quindi un'entità con basi morali, dovrà guardare al di fuori della sua stessa apostasia per trovare sostentamento.
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