Sua Eminenza il metropolita Luka di Zaporozh'e è uno dei vescovi più schietti e autorevoli della Chiesa ortodossa ucraina di oggi. Ha pubblicato alcune lettere aperte riguardanti lo scisma ucraino e le azioni anti-canoniche del Patriarcato di Costantinopoli sul territorio della Chiesa ortodossa ucraina.
Nel 2018 si è rivolto al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, "fedele suddito della Repubblica Turca, signor Bartolomeo!" come lo chiama, a proposito degli inviti che stava inviando al "concilio d'unificazione" dove è stata creata la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica. In quella lettera, ha ringraziato il patriarca per aver contribuito alla discriminazione e alla persecuzione contro i fedeli ucraini, aiutandoli così a raggiungere il Regno dei Cieli.
Ha anche indirizzato una lettera aperta a sua Santità il catholicos-patriarca Ilia II della Georgia, invitandolo a rimanere fermo nell'Ortodossia nonostante le pressioni per riconoscere gli scismatici, e nell'agosto dello scorso anno, ha indirizzato una lettera aperta ai monaci athoniti, chiedendo loro di rimanere fermi nell'Ortodossia anche durante la prossima visita del patriarca Bartolomeo al Monte Santo. Il patriarca è "un uomo che il diavolo ha colpito con una terribile malattia: l'orgoglio", ha scritto sua Eminenza ai monaci.
In questa presente lettera, indirizzata all'arcivescovo Chrysostomos di Cipro, il metropolita Luka lo chiama al pentimento per il grave errore di aver riconosciuto la "Chiesa ortodossa ucraina" scismatica, ringraziandolo anche per aver contribuito alle prove spirituali che saranno portate ai fedeli ucraini, rafforzando così la Chiesa ortodossa ucraina canonica.
La lettera del metropolita Luka è stata pubblicata in greco su Romfea e in traduzione russa dal canale PravBlog su Telegram.
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La mia coscienza gerarchica non mi permette più di rivolgermi a voi come vescovo e ministro dell'altare, perché avete intrapreso la via del tradimento di Cristo, il capo della nostra Madre Chiesa!
Sono sicuro che il clero della Chiesa di Cipro che è fedele all'Ortodossia non può più pronunciare il vostro nome come primate nei servizi divini.
Prima di tutto, voglio ringraziarvi per essere diventato uno strumento della provvidenza di Dio, grazie alla quale Cristo dona al nostro gregge ucraino corone di confessione e forse di martirio.
Con il vostro riconoscimento [degli scismatici ucraini, ndt], voi sostenete dei bestemmiatori rivestiti di paramenti sacerdotali e contribuite al fatto che i loro seguaci si armeranno di seghe e martelli e si impadroniranno delle nostre chiese, mentre terrorizzano e picchiano chierici e fedeli.
Porterete ancora più lacrime, dolore e sofferenza alle famiglie dei figli fedeli della nostra Chiesa ortodossa.
Ma sono sicuro che nessuno di noi sarà scosso da queste afflizioni, perché sappiamo che a questo siamo destinati (1 Ts 3:3), e se soffriamo con lui (Cristo), allora saremo glorificati con lui (Rm 8:17).
Vorrei chiedervi: "Qual è stato il vero motivo del vostro tradimento?" Qualche materiale compromettente sulla vostra vita e la vostra pietà? [1] Ma c'è un solo Dio che è senza peccato, e conosce tutte le nostre debolezze e cadute come nessun altro. Se avete peccato, potete pensare che un Dio amorevole non vi perdonerà se vi pentite?
Ho un sincero desiderio nel mio cuore di dirvi: "Cristo è in mezzo a noi", ma voi mi avete privato di questa opportunità.
Il Vangelo ci insegna a non aver paura di ammettere che siamo peccatori, ma ci dice anche che non c'è caduta più terribile del tradimento di Dio.
Rendo testimonianza davanti al Signore che se vi pentite, sono pronto ad abbracciarvi calorosamente e a chiamarvi fratello, perché Cristo è stato crocifisso per voi e per me!
Ma se, insieme ai nemici della Chiesa, crocifiggete il nostro amato Salvatore, allora le mie parole per voi saranno: lungi da me, satana (Mt 16:23), perché non cercate ciò che è gradito a Dio, ma ciò che giova al diavolo!
Mio caro fratello in Cristo, pentitevi, perché il giudizio di Dio non è lontano e daremo conto di tutto!
Metropolita Luka di Zaporozh'e e Melitopol'
Nota
[1] L'anno scorso, dopo che l'arcivescovo Chrysostomos aveva dichiarato che non commemorava e non intendeva commemorare Epifanij Dumenko, il primate scismatico, nei servizi divini, e dopo che il Santo Sinodo cipriota ha rifiutato di riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e ha fortemente messo in dubbio la sua legittimità, i media ciprioti hanno iniziato a riferire di uno scandalo del 2015 che coinvolge l'arcivescovo, che avrebbe aiutato il fuggitivo uomo d'affari malese Jho Low a ottenere un passaporto cipriota.
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