Quella che segue è una lettera [1] scritta da padre Seraphim (Rose) a padre Alexey Young - ora divenuto lo ieromonaco Ambrose. Tratta del problema di alcune persone che non accettano i convertiti ricevuti nella Chiesa ortodossa attraverso la cresima o la confessione, ma insistono che tutti devono essere ri-battezzati.
In questa lettera p. Seraphim sottolinea il fatto che i convertiti possono essere ricevuti nella Chiesa attraverso la confessione o la cresima, e denuncia l'opinione che una tale ricezione faccia del convertito un cristiano ortodosso "irregolare" o "incompleto" . Egli sottolinea inoltre che si tratta di una questione in cui dovrebbe essere lasciato al sacerdote e al vescovo decidere come una persona deve essere ricevuta, e che questi non sono affari propri di alcun'altra persona.
Questa lettera riguarda in particolare un problema comune all'Ortodossia di oggi, che si ritrova spesso tra gli ortodossi più fanatici, specialmente nelle comunità monastiche qui in America e all'estero: il nuovo battesimo dei convertiti che erano già stati ricevuti mediante la confessione o la cresima. Questo è un grande male che si sta facendo nella Chiesa di oggi, spesso compiuto in segreto senza il permesso di un vescovo, e influenzato dalle presunzioni infondate di scismatici che hanno ben poco a cuore l'unità e il benessere della Chiesa.
28 gennaio / 10 febbraio 1976
Abbiamo dimenticato di chiederti come sta L.M. all'interno della vostra comunità. Le sta venendo un desiderio della vita di una grande città? Mi aveva detto che lei e J.K. non vanno d'accordo, e lei pensa che il motivo deve essere la gelosia. Ma potrebbe essere che J. non sopporti il tipo di persona che è L. - una senza peli sulla lingua, una che ha sempre ragione, che ancora riflette qualcosa dell'atmosfera da serra del tipo "di Boston"? [2]
Ho scritto e parlato con L. in merito a questo approccio da serra all'Ortodossia - pieno di pettegolezzi, sempre al corrente di "cosa sta succedendo", con la "risposta giusta" per ogni cosa secondo ciò che dicono gli "esperti". Comincio a pensare che sia questo il suo problema di fondo, e non padre Panteleimon direttamente.
Un esempio: lei è inorridita dal fatto che T. sia stato ricevuto nella Chiesa [dal cattolicesimo romano] senza battesimo o cresima. "È sbagliato", dice. Ma noi non ci vediamo niente di particolarmente sbagliato, questi sono affari che devono decidere il sacerdote e il vescovo, e non sono affari nostri (tanto più, non sono affari suoi). Il rito con cui è stato ricevuto è stato a lungo approvato dalla Chiesa per economia, e, probabilmente, in questo caso era il modo migliore, perché T. avrebbe esitato molto di più se fosse stato battezzato. La condiscendenza della Chiesa qui era una cosa saggia. Ma L. vorrebbe che qualcuno "leggesse a Vladika Anthony il decreto del Sobor" [su questo argomento]. Mio caro, lui era lì, a comporre quel decreto, che dà esplicitamente al vescovo il permesso di utilizzare l'economia quando vuole! Non ci piace per niente questo atteggiamento, perché introduce un disturbo del tutto inutile nell'atmosfera della chiesa. E se lei si metterà a dire a T. che ora lui non è "veramente" un membro della Chiesa ortodossa, può fare danni incalcolabili a un'anima.
Un altro esempio: L. è stata molto contenta che Q. sia stato battezzato [dopo essere stato un membro della Chiesa russa all'estero già da diversi anni]: Alla fine ha fatto la cosa "giusta"! Ma noi non siamo affatto contenti, vedendo in questo un segno di grande immaturità spirituale da parte di Q. e di stretto fanatismo da parte di coloro che approvano. San Basilio il Grande ha rifiutato di battezzare un uomo che metteva in dubbio la validità del suo battesimo, proprio perché aveva già ricevuto la comunione per molti anni ed era troppo tardi per dubitare allora di essere un membro della Chiesa di Cristo! Nel caso dei nostri convertiti, è ovvio che coloro che insistono o sono persuasi a ricevere il battesimo dopo essere già membri della Chiesa stanno cercando, per un senso di insicurezza, di ricevere qualcosa che il sacramento non dà: sicurezza psicologica, un rimedio ai loro fallimenti passati mentre erano già ortodossi, un appartenenza al "club" di quelli che "hanno ragione", un sistema automatico di "correttezza" spirituale. Ma questo atto getta dubbi sulla Chiesa e sui suoi ministri. Se il sacerdote o il vescovo che riceve queste persone si sono sbagliati (e si sono sbagliati così tanto che l'intero atto di ricezione deve essere rifatto di nuovo!), si crea una sorta di Chiesa all'interno della Chiesa, una cricca che, in contrasto con "la maggior parte dei vescovi e i sacerdoti", ha sempre ragione. E naturalmente, questo è il nostro grande problema di oggi - e ancor più nei giorni a venire. E' molto difficile da combattere, perché questi offrono risposte "chiare e semplici" a ogni domanda, e i nostri convertiti insicuri vi trovano la risposta alle loro esigenze.
A volte ci piace pensare che tutto il "problema di padre Panteleimon" nella nostra Chiesa è solo una questione secondaria, che, alla fine, non sarà così terribilmente importante. Ma più osserviamo, più ci viene da pensare che è molto più grave di quanto si immagina, che di fatto si sta formando un "settarismo ortodosso" a spese della nostra gente semplice. Pertanto, quelli che sono a conoscenza di tutto questo devono essere "zeloti secondo conoscenza." La Chiesa è sopravvissuta a peggiori tentazioni in passato, ma temiamo per i nostri convertiti, perché nella loro semplicità non siano portati in una setta e fuori della Chiesa.
Dio è con noi! Dobbiamo andare avanti con fede.
Note:
1. Pubblicata nel libro Letters from Father Seraphim.
2. I riferimenti a "Boston" in questa lettera si riferiscono al monastero scismatico vecchio-calendarista della Santa Trasfigurazione a Brookline, MA. I riferimenti a "padre Panteleimon" si riferiscono al padre fondatore e spirituale di quel monastero.
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