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Un momento gioioso nella vita della Chiesa ortodossa si è verificato oggi, poiché la Chiesa ortodossa macedone ha ricevuto il suo tomos di autocefalia dalla Chiesa ortodossa serba.
Sua santità il patriarca di Serbia Porfirije e Sua eminenza l'arcivescovo Stefan di Ohrid e Macedonia hanno concelebrato oggi, insieme ad alcuni altri vescovi serbi e macedoni, nella cattedrale dell'arcangelo Michele a Belgrado.
Dopo l'omelia patriarcale, il segretario del Sinodo dei vescovi serbi ha letto ad alta voce il tomos dell'autocefalia, garantendo la completa indipendenza alla Chiesa macedone-Arcivescovado di Ohrid, come riferisce il canale della Chiesa serba tvhram.rs.
"Oggi, per grazia di Dio, abbiamo l'opportunità di ratificare ciò che già esiste tra noi, questa unità che un tempo è stata turbata", ha sottolineato il patriarca Porfirije.
In precedenza la Chiesa macedone era stata in scisma dal Patriarcato serbo e dal resto della Chiesa ortodossa per un arco di 55 anni. A partire dal 2017, ha avviato uno sforzo concertato per risolvere il suo status. Infine, il mese scorso, il Consiglio episcopale serbo ha annunciato che la Chiesa macedone è stata accolta nuovamente nella Chiesa serba con lo status di ampia autonomia.
I vescovi serbi e macedoni hanno concelebrato a Belgrado, e di nuovo a Skopje, nella Macedonia del Nord, pochi giorni dopo. Durante la liturgia a Skopje, il patriarca Porfirije ha annunciato che il Concilio dei vescovi serbi aveva deciso di concedere la piena autocefalia alla Chiesa macedone.
L'intero processo si è concluso oggi con la concessione formale del tomos d'autocefalia.
Sua Santità ha predicato sull'indivisibilità della Chiesa ortodossa:
Quando la Chiesa si moltiplica, dobbiamo sapere che è nello spirito del Vangelo di Cristo e della sua Parola, che non si divide, ma si moltiplica e cresce nell'amore. La Chiesa non si divide secondo le sue parti costitutive nell'unità generale della Chiesa di Cristo e dei comandamenti di Cristo, chiudendosi su se stessa, per coltivare mete puramente terrene, ma si moltiplica ed è organizzata in modo tale che ciò che è terreno , ciò che è dono di Dio si moltiplica e cresce nel miglior modo possibile. Grazie a questa crescita, relativamente parlando, ogni parte della Chiesa può sacrificarsi ad altre parti, ad altri membri della Chiesa, e che tutti noi cresciamo insieme nell'amore e nell'unità della fede, e questa è la lezione e il messaggio della festa odierna dei Padri del primo Concilio ecumenico.
Anche l'arcivescovo Stefan di Ohrid si è rivolto ai fedeli riuniti.
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