foto: www.pravmir.ru
La Chiesa ortodossa ucraina sotto la guida di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina non parteciperà al concilio per l'unificazione delle chiese pianificato dalle chiese non canoniche in Ucraina.
In seguito all'annuncio del Patriarcato ecumenico di ieri, che parla della propria restaurazione alla comunione del Patriarcato di Kiev scismatico e della Chiesa ortodossa autocefala ucraina scismatica, nonché della continuazione del processo di concessione dell'autocefalia, le chiese non canoniche hanno chiesto la preparazione di un concilio di unificazione che deciderà chi dirigerà la nuova chiesa.
In un comunicato stampa pubblicato oggi, il Patriarcato di Kiev si è rivolto all'episcopato della Chiesa ortodossa autocefala ucraina e ai vescovi della Chiesa canonica che desiderano unirsi alla nuova chiesa, con un appello per iniziare i preparativi per un concilio di unificazione, con il compito di approvare la decisione per l'unità della chiesa e di eleggere un primate per la nuova chiesa.
Filaret Denisenko, il capo del Patriarcato di Kiev scismatico, ha più volte espresso il desiderio di guidare la nuova chiesa, anche in una conferenza stampa di ieri, in cui dichiarava: "Io ero il patriarca, lo sono e lo sarò!"
Sua Eminenza l'arcivescovo Kliment (Vecherja), presidente del Dipartimento sinodale per l'informazione e l'istruzione della Chiesa ortodossa ucraina, ha detto a RIA-Novosti che la Chiesa ucraina non parteciperà al concilio.
Anche il capo del servizio stampa della Chiesa ucraina, Vasilij Anisimov, ha commentato a Interfax-Religion: "Noi siamo già la Chiesa locale canonica. Perché dovremmo partecipare alla creazione di un altra, e per di più, insieme a persone a cui abbiamo proibito di celebrare a causa di diverse infrazioni?!"
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