Alcuni, vedendo questo titolo, ne saranno sorpresi. Lo devono guardare con maggiore attenzione. Non dice che la democrazia è un male, solo che può essere un male. E può essere un male quando viene tolta dal suo contesto etnocentrico. Con questo intendo dire che la democrazia è un prodotto culturalmente limitato, un prodotto della storia protestante e delle società protestanti, innanzitutto dell'Inghilterra, poi della Gran Bretagna, dei Paesi Bassi, della Germania settentrionale e orientale, della Scandinavia e, soprattutto, ovviamente, degli USA e del resto dell'anglosfera, dal Canada all'Australia e alla Nuova Zelanda. Non suggerirei che la democrazia sia un male in quel contesto, anche se la questione è ancora dibattuta, data la monolitica corruzione bipartisan inerente alle élites istituzionali di tutte le società protestanti.
Quello che suggerisco, tuttavia, è che la democrazia diventa un male fuori dal contesto della cultura protestante. La democrazia (o demonocrazia, come è chiamata nella Russia di oggi) funziona solo nelle società protestanti e protestantizzate. Dobbiamo solo considerare il fatto che entro il 1939 ogni singolo paese cattolico romano d'Europa era diventato fascista, ammirando Adolf Hitler, cattolico romano eletto democraticamente - un dittatore come il cattolico romano Napoleone prima di lui. Ecco perché, dopo il 1945, gli Stati Uniti hanno deciso di protestantizzare il Cattolicesimo romano, cosa compiuta con successo una generazione più tardi nel Concilio Vaticano II, che ha desacralizzato e secolarizzato la macchina vaticana, anche se ha lasciato una profonda corruzione in tutti i paesi ex romano-cattolici Come l'Italia e la Francia.
Possiamo prendere come esempio il tentativo occidentale di esportare la democrazia nel 1917 nell'Impero Russo teocratico. Deridendo l'autocrazia russa, che non ha mai capito come sistema positivo e equilibrato a causa delle sue incoerenze culturali e dei suoi pregiudizi condizionati, l'Occidente ha deciso in modo arrogante e paternalista un cambiamento di regime per la Russia. Per fare questo, ha sfruttato la quinta colonna dei ricchi traditori interni che desideravano avidamente il potere per se stessi (proprio come fa oggi Navalnij). La democrazia imposta dall'Occidente ha causato rapidamente decine di milioni di morti attraverso l'ideologia occidentale del marxismo. Quando l'Unione Sovietica è crollata in bancarotta, dopo la "vittoria" della democrazia, milioni di persone sono morte prematuramente di disperazione per suicidio, alcolismo e mancanza di cure mediche. Ancora, la colpa di queste morti è stata della "democrazia".
Tuttavia, la CIA ha inviato migliaia di missionari protestanti nell'ex Unione Sovietica per "preparare" i nuovi paesi alla democrazia. Anche se i locali erano felici di prendere le loro patetiche tangenti in dollari per un'evangelizzazione da stadio, i missionari hanno miseramente fallito, perché il protestantesimo è un fenomeno culturale occidentale; i pochi missionari autenticamente cristiani tra questi agenti occidentali hanno finito per aderire alla Chiesa ortodossa, e gli altri, tutti dominati da emozione cieca o da imperialismo culturale, sono per la maggior parte scomparsi. Lo stesso fallimento è avvenuto in Cina e in Iran, dove sono stati inviati allo stesso modo missionari protestanti e settari culturalmente analfabeti, irrispettosi, utili idioti dell'influenza occidentale. In alcuni casi sono stati arrestati, da agenti della CIA quali erano.
Possiamo prendere come un altro esempio il tentativo fatto dall'anglosfera del 2003 di imporre la democrazia sul'Iraq (e anche di togliergli le sue risorse naturali) uccidendo il precedente dittatore imposto dalla CIA, Saddam Hussein. Il risultato sono stati centinaia di migliaia di morti nella guerra civile che ne è seguita, milioni di rifugiati, molti di loro cristiani, e lo sviluppo di un terrificante terrorismo sotto l'ISIS. È la stessa tragedia dell'America Latina, del Vietnam, dell'ex Jugoslavia (che è ancora una polveriera in attesa di esplodere), prima di allora e da allora in tutto il mondo musulmano, inclusi l'Afghanistan, la Libia, la Siria e l'Ucraina. Il risultato dell'imposizione della democrazia sulle culture non protestanti è sempre lo stesso: burattini statunitensi, clientelismo verso il più forte, dittature corrotte che dividono e massacrano i propri popoli.
In ultima analisi, i 'democratici' occidentali incredibilmente ignoranti, etnocentrici e culturalmente incapaci, che non capiscono niente di culture, razze e storie diverse dalla propria, devono assumersi la responsabilità. Il sangue è sulle mani di tutti questi neocon, dei Clinton, di Albright, di Powell, di Bush, di Blair, di Rumsfeld, di Cheney, di Wolfowitz, di Rice, di Obama, di Kerry, di Kagan e di tutti i loro vassalli dell'Unione Europea a Bruxelles e Berlino, sotto il controllo della NATO. Questi neocon si pensavano "moralmente superiori", ma in realtà mostravano la loro inferiorità morale con la loro stupida interferenza, facendo così di se stessi dei burattini nelle mani del diavolo, per il quale la morte e la violenza sono così dolci. Oltre a tutto il resto, ora hanno il sangue di decine di migliaia di ucraini sulle loro mani. Molto sangue.
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