padre Igor' Shaban, presidente della Commissione per la promozione dell'unità dei cristiani della Chiesa greco-cattolica ucraina
La consapevolezza del Fanar dell'importanza di servire come Protos per l'unità della Chiesa offre opportunità per un servizio comune, dice padre Igor Shaban.
Il Patriarcato di Costantinopoli capisce l'importanza del ruolo di Protos (il primo), e questo offre nuove opportunità per unire ortodossi e cattolici, condivide il suo punto di vista il presidente della Commissione per la promozione dell'unità dei cristiani della Chiesa greco-cattolica ucraina, padre Igor' Shaban, su news.ugcc.ua, la risorsa informativa della Chiesa greco-cattolica ucraina.
È arrivato a questa conclusione grazie alle dichiarazioni del metropolita Emanuel (Adamakis) di Francia.
"Il metropolita Emmanuel di Francia, nel suo discorso di benvenuto, pronunciato dopo l'intronizzazione del metropolita Epifanij, ha sottolineato che il trono di Costantinopoli è la principale tra tutte le Chiese ortodosse di Dio, perché la vita e la pratica della Chiesa hanno fatto sì che ci fosse un'istituzione sacra per risolvere le dispute in qualsiasi questione ecclesiale", ha ricordato Shaban.
Così, il metropolita Emmanuel indirettamente "ha sottolineato l'importanza del ruolo del Protos (il primo) nel mondo cristiano, il cui ruolo nel primo millennio è compiuto e continua a essere compiuto oggi per la Chiesa ecumenica dal vescovo di Roma", ha detto.
Il capo della commissione della Chiesa greco-cattolica ucraina è convinto che una tale consapevolezza dell'importanza di servire come Protos per l'unità della Chiesa "apre nuove opportunità per servire insieme allo stesso altare".
"Per questo fine non c'è bisogno di molto - si deve avere la stessa fede, la stessa comprensione dei santi sacramenti, obbedire al proprio vescovo, che ha una successione apostolica, ed essere in unità con il vescovo di Roma che è segno visibile dell'unità della Chiesa di Cristo", ha assicurato.
Shaban ha anche detto che l'unificazione tra la Chiesa greco-cattolica ucraina e la Chiesa ortodossa dell'Ucraina è possibile solo se la nuova struttura ecclesiastica riconoscerà la supremazia di Roma. "Il santo papa Giovanni Paolo II ha definito l'Ucraina 'il laboratorio dell'ecumenismo'. Forse, ecco perché, a livello locale, le Chiese ucraine come l'apostolo Giovanni, nella loro ricerca dell'unità, sono in anticipo rispetto alle antiche Chiese apostoliche, ma prendendo in considerazione l'obiettivo comune esse dovrebbero, seguendo l'esempio di san Giovanni, non fare passi troppo audaci e frettolosi senza le altre Chiese con cui sono unite nella comunione e nell'amore di Cristo", ha dichiarato.
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